Yridian – Nell’Occhio di Dio

Questa è un’idea folle, venutami mentre guardavo gli spettacolari panorami di Gravity. E leggendo gli articoli di Goblin Punch, maledetto pazzo!

Ora ditemi che questo:

non vi ricorda questo:

L’occhio di Dio (di un qualsiasi dio, in realtà, e questa idea non ha implicazioni direttamente cristiane) è un simbolo potente e arci noto. Suona anche bene quando lo si dice: L’Occhio di Dio. Nell’Occhio di Dio. Wow.

Ora, immaginiamo un mondo che viva davvero nell’occhio di una divinità: è una divinità. Tralasciamo le problematiche a livello fisico e biologico. Il dio ha un corpo umanoide, almeno vagamente, e certi comportamenti umanoidi. Ma non è fatto di carne e sangue. Dunque l’iride del suo occhio è fatta di terre, il bianco è una grande distesa di mare e la pupilla è un baratro.
La cornea è il cielo sopra le nostre teste.

Il sole è effettivamente una stella, molto lontana, che il dio ha creato per piacere personale o per altre ragioni ignote.
Il dio passa l’eternità ad osservare il cosmo. Ha una vista potentissima e può contemplare ogni cosa a prescindere dalla distanza, quindi non deve fare altro che muoversi sul proprio asse per inquadrare una porzione di spazio per volta. Oppure il dio ha occhi su tutto il capo, e sta immobile. Visione a 360 gradi!

Io parlo di un dio, ma potrebbe essere un gigante di proporzioni siderali. Grande come il nostro sole, magari.

La nostra notte è il momento durante il quale la palpebra del dio si chiude. Cosa comporta? Tre cose importantissime!

  1. Niente cielo stellato. Le notti sono prive di luci celesti. La palpebra blocca la luce.
  2. Alba e tramonto giungono dalla stessa direzione geografica, ma non comportano il sorgere del sole. Il sole è immobile allo zenit e viene svelato piano piano dall’alzarsi della palpebra.
  3. Il giorno dura molto più della notte, di solito. Una notte è un battito di ciglia, ma un giorno è lo spazio tra un battito di ciglia e l’altro. Naturalmente ci sono delle eccezioni: di tanto in tanto il dio chiude l’occhio per riposare (di solito, ogni settimo giorno). E dorme una notte.

Facendo le debite proporzioni (il tempo del dio è il “nostro”, gli abitanti del mondo vivono in modo rallentato rispetto a noi e hanno una percezione del tempo altrettanto lenta) ci troviamo dinanzi ad una situazione molto strana.

Un battito di ciglia dura da 3 a 4 decimi di secondo. Facciamo 5 (il dio è placido, chiude gli occhi con maggior calma di noi!). Mezzo secondo. Una notte di circa 12 ore nostrane dura in realtà mezzo secondo.

Si battono le ciglia dalle 15 alle 20 volte al minuto. Ergo ogni 4/3 secondi. Facciamo 3. Un giorno su questo mondo dura 72 ore. Quindi da un tramonto al successivo ci sono 84 ore!

Poi il dio, ogni 1028 giorni “locali” (12 ore terrestri) si addormenta, facendo calare il buio per 86400 ore filate! Sono anche qui 1028 giorni “locali” da 84 ore!

Praticamente è come se per noi ogni tre anni circa ci fosse un periodo di tre anni di buio. Con un gesto di spregiudicata fantasia chiamerò questo periodo “la lunga notte”. La notte quotidiana la chiamerò “la piccola notte”.

 

UN MONDO CAOTICO MA ORDINATO

Il mondo si chiama Yridian, ed è un luogo molto bizzarro. La superficie è più o meno la stessa di quella terrestre, ma ovviamente non è un mondo sferico.

Senza dubbio ci sono implicazioni importanti per la vita quotidiana. Cosa succede nei lunghi periodo di sonno del dio? Le piante e gli animali come reagiscono? E le persone? Inoltre il mondo è un disco concavo circondato da un oceano salato e coperto da un cielo solido. Con una notte decisamente fisica e tangibile.

Tutti i fiumi nascono dalle montagne che si trovano verso l’interno della terraferma, e scorrono verso la costa. Ci sono precipitazioni (l’umidità sale e si condensa sulla corna), venti e tempeste. Non ci sono stagioni e fa mediamente caldo. Ma un caldo umido, spesso opprimente.

Il mare è molto salato ma comunque popolato da creature di vario tipo. Chi vive sulla costa se la cava bene con il cibo, perché gli animali marini hanno minor dipendenza dal sole. Certo, durante la lunga notte il mare si popola di strane creature…

 

LA PUPILLA DEL SUO OCCHIO

Le uniche creature davvero senzienti di Yridian sono gli esseri umani. Non per razzismo, eh. Ma per tenere le cose semplici. Le persone qui vivono a lungo come noi, mangiano le cose che mangeremmo noi, pensano e vivono come noi. Con delle piccole eccezioni, certo. Avere periodi di buio assoluto influenza sia il lato fisico che quello psicologico. Per non parlare di quello sociale.

Partiamo dalle basi. Tutte le creature viventi sono adattate a lunghi periodi di buio e a lunghi periodi di luce (il dì dura più della piccola notte). Non sviluppano una vista notturna (inutile senza la luna e le stelle), ma un metodo per rallentare il proprio metabolismo. Lo fanno anche le piante in modo più radicale (ah-ah oggi sono uno spasso!): muoiono all’inizio della lunga notte e rinascono alla prima alba.
Gli animali e le persone si ibernano o entrano in una sorta di letargo. Allo stato di natura gli umani entrerebbero in letargo come gli orsi; ma millenni di vita civilizzata hanno cambiato le abitudini. Si assumono sostanze eccitanti per mantenersi svegli, e si conducono attività produttive per prepararsi al successivo ciclo di giorni e piccole notti.

Di solito la lunga notte è un periodo di paure e tensioni, perciò le persone si rinchiudono nelle città e nelle case. Pochi viaggiano, perché durante la lunga notte è difficile far rispettare le leggi. Le terre pullulano di malfattori e anche bestie feroci.
La lunga notte sancisce i ritmi delle comunità: si passa la vita a lavorare per mettere da parte di che nutrirsi durante la lunga notte. Durante la lunga notte ci si prepara per tornare a lavorare.
L’occupazione dei più è quella di allevatore o procacciatore di cibo. Anche i taglialegna sono molto importanti. La lunga notte richiede cibo e legna da bruciare. Si allevano animali a buona rendita che non richiedono cure troppo particolari. Ci sono grossi animali con molte zampe che funzionano come i nostri maiali (ma sono tardigradi). Un cibo che tutti mangiano alla nausea è la verdura in conserva.

Naturalmente la lunga notte ha un altro aspetto importante: la gente ha tempo di pensare. Questo è un mondo di filosofi e scienziati, teologi e mistici. I privilegiati, coloro che riescono a soddisfare i bisogni primari pagandoli con servizi particolari, sono i più propensi ad avere molto tempo libero. Diverse civiltà del mondo hanno delle “classi” che possono permettersi questo agio.

  • Artigiani specializzati. I carri sono importantissimi per portare tanto cibo in fretta dalla campagna alla città. Ma durante la lunga notte non vengono utilizzati. Certo i costruttori di carri perdono molto tempo in revisioni e rappezzamenti, ma hanno infinite ore di calma e noia… vale ovviamente per molti altri artigiani e mastri.
  • Guerrieri. La penuria di risorse porta ad occasionali guerre durante la lunga notte. Ogni comunità ha dei guerrieri che passano buona parte del tempo a mangiare, addestrarsi e sembrare temibili. I soldati-filosofi sono piuttosto comuni. Tra l’altro i guerrieri si trovano a volte costretti ad uscire dalle città durante la lunga notte: vuoi per saccheggiare un villaggio, vuoi per accompagnare un gruppo di taglialegna. I veterani hanno visto cose che gli altri umani possono a mala pena immaginare!
  • Prostitute. La nascita di figli durante la lunga notte è scoraggiata. Non c’è proprio bisogno di altre bocche da sfamare. Ma ci sono dei bisogni impellenti e naturali che devono essere soddisfatti. Nessuno vuole stare chiuso in città con un branco di uomini in fregola. Le prostitute sono la soluzione ideale, perché fanno uso di speciali erbe che le rendono sterili. E pur lavorando parecchio sono tenute in alta considerazione, e non viene permesso loro di affaticarsi troppo. Alcune delle migliori matematiche e fisiche di Yridian sono prostitute.
  • Sacerdoti. Ovviamente il clero ha davvero poco da fare, almeno a livello pratico. Coloro che possiedono un po’ di magia possono usarla a vantaggio della comunità… ma così facendo si scansano il lavoro manuale. Comunque la vocazione stessa dei sacerdoti spinge l’individuo ad librarsi oltre la carne in un mondo di spirito e ideali. Tutti i sacerdoti sono studiosi di qualcosa, e non c’è netta separazione tra clero e intellighenzia.

 

IL BARATRO DELLA FEDE

Al centro di Yridian c’è il Baratro. A occhio appare perfettamente circolare (ah-ah), ma è di misura variabile. Si stringe visibilmente quando la notte si ritira per lasciare spazio al sole, e si allarga moltissimo quando la notte cala di nuovo portando il buio. Questi movimenti sconvolgono il paesaggio attorno, che con il passare dei millenni è diventato un terreno frammentato e spaccato, povero di vita. Durante le lunghe notti viene popolato nuovamente da persone o animali, ma al ritorno della luce gli sconvolgimenti climatici spazzano via tutto. Il Baratro è enorme. Anche se in proporzione la pupilla del dio è più piccola delle nostre, è comunque di dimensioni notevoli. A occhio e croce, quando è dilatato, potrebbe essere vasto come l’Australia?

Molti popoli non sanno nemmeno che il Baratro è un buco, ma credono che sia la fine del mondo. Solo quelli scientificamente o magicamente più avanzati sanno che è un cerchio al centro della terra.

Probabilmente ci sono creature che si adattano a questi ritmi!

Il baratro comunque è coperto da una specie di “pavimento” spesso e trasparente, rendendo apparentemente impossibile l’accesso. In verità esiste un’intera religione che verte attorno a questa specie di pozzo. Si crede che praticando specifici riti e conducendo una vita onesta un mortale possa gettarsi attraverso il muro trasparente e sprofondare nell’oscurità sottostante. La ritualità del gesto è sancita da un particolare incantesimo che trasforma la creatura in pura luce: a quel punto viene trasportata all’interno della pupilla.

La teoria religiosa è tutt’altro che infondata: solo coloro che compiono questo estremo gesto vengono notati dal dio/gigante. Vengono quasi sempre ritenuti corpuscoli o effetti della luce. Ma comunque tramite il nervo ottico raggiungono il cervello del dio, dove vengono scomposti e archiviati. Praticamente il paradiso!

Ironicamente nessuno sospetta che Dio sia letteralmente il mondo sul quale si vive. Tutti si aspettano di trovare un altro mondo, sotterraneo o meno, in fondo al Baratro. Un aldilà fisico.

Purtroppo è aperta una terribile diatriba su questa forma di viaggio verso Dio: va compiuto di giorno quando il Baratro è più stretto, o di notte quando è più ampio? Si combattono guerre su queste basi, gente. Crociate. Filosofi importanti sono stati arsi vivi per scaldare la folla durante le lunghe notti.

 

UN DIO INVISIBILE

Un’altra fonte di guai è l’aspetto del dio. C’è chi dice che sia il sole, che dona la vita. E chi sostiene che sia la notte. Dopo tutto il sole viene sconfitto per tutta la lunga notte, come può essere un dio onnipotente?

La divinità viene spesso rappresentata in questo modo:

Può essere più o meno benigna a seconda della regione che state visitando. Alcuni ordini clericali sono convinti che dio sia la fonte di ogni male e che il bene sia semplicemente ciò che dio non ha ancora toccato. Predicano una vita di furore e passione, volta a godersi ciò che ancora c’è di buono, prima di morire ed essere cancellati dall’esistenza dal crudele nume.
Altre branche della fede tendono a mettere il dio in una luce positiva: ci mette alla prova e ci punisce per i peccati, ma alla fine ci salverà tutti quanti.

Come funziona la magia divina su Yridian? Normalmente, direi. Tutta la magia divina viene dal dio stesso, e dopo tutto le persone che vivono nel suo occhio vivono dentro il dio, e sono pervase dalla sua magia. Distinguete tra l’origine effettiva della magia (dio) da quella ipotizzata dagli abitanti di Yridian: probabilmente esistono molti popoli che sono animisti, o politeisti, o che percepiscono il dio in modo diverso dalla norma.

 

I SOGNI DELLA RAGIONE CREANO MOSTRI

Questo mondo è pericoloso. Un uomo può incontrare la propria fine in molti modi. Soprattutto può morire di ipotermia o stenti o malattie, tre pericoli molto tangibili durante le lunghe notti trascorse all’interno di comunità chiuse.

Un grosso pericolo delle lunghe notti sono i temporali: le piante secche sono abbondanti e un fulmine può creare un roboante cataclisma di fiamme.
Poi ci sono gli animali. Con una dieta vegetale limitata a metà della propria vita, quasi tutti gli animali sono onnivori. E gli umani sono relativamente facili da uccidere, anche quando sono difesi da muri o armi di ferro.
Ci sono sciami di cavallette fosforescenti che si nutrono del legno morto e contribuiscono alla diffusione delle piante (che inglobano i semi non nei frutti ma nella struttura lignea e li fanno trasportare da diversi animali xilofagi. Ma le cavallette sono lunghe settanta centimetri dalla testa alla fine dell’addome, e possono benissimo mangiare una persona, se ne hanno l’occasione.
Esistono alberi che all’inizio della lunga notte abbandonano il tronco come un paguro fa con una conchiglia troppo piccola. Il loro corpo molle è serpentiforme e ricorda quello degli anellidi. Da un lato (di solito il “basso”) ci sono delle radici. Dall’altro una bocca irta di denti. Indovinate di cosa sono ghiotti? Ovviamente persone! E non sono le uniche piante che durante la lunga notte diventano predatori ambulanti: è un meccanismo molto comune tra la vegetazione terrestre.
E poi simil-orsi che generano un campo di silenzio, quasi-tigri volanti che trovano la preda percependone il calore corporeo.

Come se tutto ciò non bastasse, durante la lunga notte il dio sogna. Ed è così che prendono vita creature da incubo fatte di colori psichedelici, suoni angoscianti ed emozioni. Gli incubi emergono dal mare e marciano verso il Baratro. Si possono vedere le loro interminabili processioni illuminare il paesaggio notturno per chilometri e chilometri.
Se sul loro erratico cammino incappano in qualche creatura di solito la attaccano e la fanno a pezzi, ma non la consumano. Non si nutrono certo di carne e sangue. A volte singoli mostri nascono da un’ossessione del dio, e si muovono in modo diverso. Cercano un luogo dove nascondersi e dove saziarsi di energia psichica. Non sono meno pericolosi degli incubi comuni, perché le povere vittime vengono ridotte a idioti balbettanti privi di mente.

Quando sorge l’alba gli incubi vengono distrutti dalla luce. E la luce, oltre che il fuoco, può tenerli lontani per un po’. Possono anche essere distrutti dalla magia e dal ferro, ma sempre con il rischio di grandi perdite tra i difensori.

Alcuni incubi si nascondono in luoghi bui: caverne, cantine, rovine. Qui sopravvivono anche dopo l’alba e possono diventare pericoli considerevoli per intere regioni. La loro presenza corrompe i corpi e le menti di chi vive vicino. Malattie, raptus omicidi, guerre e delitti sono spesso attribuiti alla presenza di un incubo.

 

AVVENTURE SU YRIDIAN

Naturalmente Yridian è un luogo adattissimo ad un gran numero di avventure. La lunga notte può essere una fonte di guai ed eventi interessanti. Ma potete anche saltarla, e usarla per il downtime/level up dei personaggi. Dopo tutto è un periodo di pausa per tutto il mondo, ed eventuali macchinazioni dei cattivi si fermeranno al pari di ogni altra attività normale.

Gli avventurieri di Yridian sono probabilmente individui di spicco in una comunità, ma potrebbero benissimo avere avventure che li portino in giro per il mondo. Viaggiare durante la lunga notte non è poi diverso che compiere un viaggio su un mondo inospitale come Athas (Dark Sun): bisogna fare scorte abbondanti e fare attenzione al clima. E ai mostri.

Qualche spunto:

  • Manca poco alla lunga notte, e l’ultima carovana diretta alla città è stata assalita dai predoni. Non solo hanno rubato tutto il cibo e il legname, ma hanno rapito i due guaritori che erano stati chiamati a trascorrere la notte dentro le mura. Senza di loro la città sarà certamente colpita dalle pestilenze notturne! Bisogna trovare i predoni e sterminarli, recuperare il carico e portarlo a casa… il tutto in poche ore. Nessuno vuole aspettare l’arrivo della lunga notte!
  • Un sacerdote particolarmente carismatico ha dominato la città per anni, dettando il buono e il cattivo tempo. Le cose però andavano bene a tutti, perché bastava mostrarsi pii e religiosi per passare una vita più che decente. Ora però il sacerdote ha avuto una crisi mistica e ha preso una decisione: si getterà nel Baratro per raggiungere Dio. Il problema? Vuole che tutta la popolazione segua il suo esempio. Il vero problema? Circa la metà dei cittadini è d’accordo. Non sarà una situazione facile!
  • Un incubo di Dio è riuscito a sfuggire all’alba e si è nascosto in una cava abbandonata. L’entità è rimasta lì a lungo e ha corrotto diversi animali e piante, e ora sono cominciati i primi avvistamenti di creature deformi e bizzarre. Bisogna andare nella cava e stanare l’incubo portandolo alla luce del giorno… altrimenti alla prossima lunga notte emergerà più forte che mai e distruggerà ogni cosa!

La gente di Yridian è “gente normale”, e potete anche giocare classiche avventure di intrigo e guerra. Solo, ricordatevi di aggiungere qualche piccolo twist legato alle bizzarrie del mondo.

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