I Nuovi Mostri – 39 – Elfi (Drow)

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

La lettera D, il ritorno!
Ebbene sì, pensavamo di aver finalmente concluso quella dannata lettera, e invece…

Tutti conoscono i Drow. Attorno alla loro figura sono state spese innumerevoli parole. Sono intrinsecamente cattivi? Sono necessariamente legati a Lolth? Personalmente trovo entrambe le possibilità interessanti, e credo che in certe ambientazioni o avventure sia meglio usare i Drow malvagi, mentre in altre ci sia spazio per diversificarli e umanizzarli.

Mi spiego meglio (e brevemente!).
Se i vostri giocatori stanno facendo un bel dungeon crawl e gli fate incontrare un drappello di Drow, tutti mostri senza nome emersi da una tabella degli incontri casuali… ebbene, lasciate che siano tutti Caotici Malvagi. A chi importa davvero?
Se però state costruendo un mondo sotterraneo, popolato da Drow e altre razze, e intendete intraprendere una campagna narrativa/di intrigo… siate più versatili. Molti Drow saranno malvagi, certo, ma è una questione di civiltà e cultura. Altri potrebbero sfuggire a questa trappola sociale ed essere neutrali o addirittura buoni. A mio avviso la parte importante è ricordarsi che un Drow buono nato e cresciuto in una società incentrata su Lolth potrebbe essere diverso da un comune umano buono.
Un altro consiglio: evitate il metodo Salvatore. Non mettere un singolo Drow buono, mosca bianca dell’intera civiltà. È ridicolo.

Ma sono qui per fare dell’altro no?
Per dirvi come i Dorw possano essere qualcosa di diverso dai classici adoratori dei ragni.


RAGNI, E NON SOLO

Come ho già fatto per le yochlol e i drider, possiamo immaginare che i Drow abbiano un culto verso una divinità che non predilige i ragni, ma altre bestiacce. Alla fine ciò che distingue un Drow da un altro elfo è l’adattamento al buio: la capacità di vedere davvero bene nell’oscurità, l’avversione alla luce del sole, e un paio di piccoli incantesimi. Tutte cose che si possono adattare con facilità e un po’ di inventiva, e tutte cose che non sono nemmeno legate ai ragni. Se anche vogliamo attenerci al tema degli animali spaventosi, notturni, sotterranei… abbiamo una scelta davvero ampia!

  • Pipistrelli. Sono animaletti molto carini e utili, ma la gente ne è spesso spaventata. Forse i Drow vivono in un sistema di caverne che comunica facilmente con l’esterno, e qui trovano dimora interi stormi di pipistrelli. Questi Drow sono seguaci di una divinità dei vampiri, oppure di un qualche dio dei ladri, della notte o delle caverne. Hanno mantelli simili alle ali dei chirotteri e costruiscono case pensili assicurate al soffitto. Alcuni potrebbero addirittura addomesticare i pipistrelli giganti e cavalcarli quando vanno a caccia di prede, o in battaglia. Di sicuro allevano quelli più piccoli e li usano come animali da compagnia.
  • Scolopendre. I Drow del clan Mukade venerano i centopiedi giganti. In particolare sono asserviti a Ten’no no Dokutsu, un colossale miriapode senziente che vive nel centro della terra e scatena terremoti e malattie. I Drow conducono una vita segreta dentro fortezze di pietra scavate nelle colline boscose del nord. Allevano creature velenose e si addestrano all’arte dell’omicidio. Sono pochi e decisamente ostili verso il resto del mondo, ma è noto che possano essere assunti come assassini e spie. In questi casi impiegano gli artropodi più piccoli e velenosi come assassini nascosti, oppure intingono di veleno piccoli dardi che scagliano con balestrini fragili ma letali. Le donne del clan Mukade si tatuano il corpo con le immagini di centopiedi bianchi, che spiraleggiano e strisciano come se fossero vivi.
  • Serpenti. Nelle giungle umide e soffocanti della penisola di Jurjat vivono degli elfi dalla pelle verde e i capelli neri. Passano tutta la vita nel buio del sottobosco più fitto, condividendo strane case di legno e liane con grossi cobra velenosi e possenti pitoni di dimensioni gigantesche. Gli elfi maligni, come vengono chiamati dalle genti del posto, venerano la raanee asura Jahareela Dil, Colei che ha il cuore pieno di veleno, una dea divenuta malvagia dopo le orribili sventure capitate ai suoi figli prediletti, gli elfi. Questi elfi non sono i sopravvissuti della terribile guerra che ha estinto la loro specie, ma si dice che siano serpenti velenosi che la dea ha trasformato in persone. Se quindi gli elfi della giungla uccidono gli innocenti e li impiccano agli alti alberi non è per un motivo razionale, ma per puro odio razziale. Per lo stesso motivo avvelenano i pozzi e uccidono il bestiame.

 

ALTRI LUOGHI, ALTRI ELFI

Però non è detto che i Drow debbano per forza venire dal Sottosuolo. Insomma, se vogliamo davvero svecchiarli un po’ e rendere i Drow del nostro mondo unici, allora dobbiamo assolutamente trovar loro una nuova casa. Ecco alcuni esempi:

  • Metà del mondo è perennemente immerso nelle tenebre. L’altra metà è sempre alla luce del sole, ed è un orribile deserto di lava e cenere. La gente per bene vive nel mezzo dell’eterno crepuscolo, ma i Drow abitano nel lato oscuro. Qui ci sono sorgenti termali e geyser, qualche vulcano e in generale molta attività sismica. Non fa poi così caldo, e la vita si è evoluta partendo da batteri fosforescenti invece che dalle piante. I Drow discendono dagli elfi che fuggirono qui eoni fa per scampare ad una guerra civile. Si sono adattati ad un mondo con poca luce e molte creature pericolose: usano la magia per occludere i sensi dei predatori, o per creare luci che attirino le prede.
  • Una casa nello spazio profondo. Come già i duergar del mio scorso articolo, anche questi Drow vivono nello spazio. Forse su una vecchia nave spazio-planare alla deriva, o in asteroide cavo. In ogni caso vivono in un luogo dove la luce è fioca e tenue. Non possono spendere molte energie per tenere accese le illuminazioni tutto il tempo, né possono accendere fuochi. La luce delle stelle è tutto ciò che hanno. Per sopravvivere in questo luogo si sono modificati usando la chirurgia o l’ingegneria genetica (o la magia) e ora sono super-adattati ad una vita nel buio siderale. La loro capacità di generare oscurità per un breve periodo di tempo ha la funzione di aiutarli a mimetizzarsi con l’oscurità dello spazio.
  • Creature della notte. Questi Drow escono solo dopo il calare delle tenebre. Perchè? Perché sono una razza malvagia e crudele, che rapisce la gente comune per banchettare con la carne umana, o per usare i prigionieri come schiavi. Vivono in tane sotto gli alberi, in piccoli gruppi o a volte in clan più numerosi. Sono pallidi e magri, con gli occhi neri senz’anima che possono scrutare nella più oscura delle notti. Venerano un vampiro-dio e in cambio ottengono poteri oscuri: possono evocare la più nera delle notti e creare fuochi fatui per sviare i viandanti. A volte tengono gruppi di goblin come schiavi, ma in certi casi hanno al proprio servizio megere, incubi ed altri orribili abitanti dell’oscurità.

 

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