La Fabbrica dei Mostri 5 – I Vampiri di Eos

Questa serie di articoli potrebbe avere una breve durata. E sicuramente sarà una serie discontinua e con ritmi irregolari. Per le mie avventure modifico dei mostri, o li creo da zero. E di recente ho trovato questo sito che mi sta facilitando il lavoro. 
Di tanto in tanto posterò qui le mie creazioni, con qualche spiegazione.
I blocchi di statistiche saranno in inglese, perché… il sito è in inglese, e tradurre tutto mi richiederebbe più tempo di quanto non voglia dedicarci. 

Ci sono mostri che sono universalmente noti, perché fanno parte del nostro immaginario da moltissimo tempo. Un bel modo per rendere unica la propria ambientazione consiste nel prendere questi “mostri sacri” e trasformarli un po’. Non troppo, devono ancora essere riconoscibili, ma abbastanza da renderli unici e tipici.

Per un certo periodo di tempo ho pensato di non inserire i vampiri nel mondo di Eos. Per vari motivi: la mia campagna precedente era a base di vampiri, per esempio. Ma poi ho cambiato idea. Siamo appena passati per Halloween, e durante la mia one-shot horror ho informato i miei giocatori che i licantropi di Eos sono un po’ particolari. E dunque mi sono detto… perché non i vampiri? Perché non trasformarli in uno degli elementi tipici di Eos?


yppr, le piante vampiro

I vampiri di Eos, noti di solito con il nome di ypprypr ypir, non sono veri non morti, ma vegetali. Più precisamente sono il frutto dell’unione tra un cadavere umanoide e una pianta parassita senziente. Normalmente la pianta si trova in uno stato di quiescenza e resta ibernata sotto forma di spore indurite, simili a sabbia color ruggine. Queste spore possono trovarsi libere nell’aria o nel terreno, ma il più delle volte si radunano in piccoli blocchi granulosi simili a licheni, in caverne o vecchi edifici.

L’yppr attende con pazienza, per anni o decenni, che una creatura senziente gli passi vicino. A quel punto le spore si liberano nell’aria e, quasi impalpabili, si infilano nel corpo della creatura tramite il naso e la bocca. Una volta all’interno dell’ospite la pianta si incista di nuovo e torna ad attendere. Alla morte dell’ospite l’yppr prende il controllo del corpo sostituendosi fisicamente al cervello e spiritualmente all’anima del defunto.
Se il corpo ospite è quello di un aelfyr l’yppr può crescere direttamente nella sua fase adulta e comincia a sviluppare una coscienza e una personalità. Con il tempo diventa un vero e proprio individuo, con gusti, preferenze, ideali e obbiettivi.
Se invece il corpo ospite è quello di un altro umanoide l’yppr entra in una fase giovanile (il needle blight – ago maligno del Monster Manual) che riprende a vagare in cerca di una preda più adatta per maturare in forma adulta.

Uno yppr adulto può infettare una preda con le proprie spore, velocizzando il processo. Gli yppr che nascono in questo modo sono sotto il diretto controllo del “genitore”, sostanzialmente perché sono il genitore stesso: la coscienza della nube di spore è semplicemente divisa in due o più corpi.

La dieta degli yppr è a base di sangue fresco. In quanto piante ambulanti non hanno radici, e in quanto piante protette da un corpo di carne e ossa non hanno accesso alla fotosintesi. Per mantenersi sane e vivaci hanno bisogno di molto sangue: uno yppr denutrito appare rinsecchito e rugoso, magrissimo e in casi estremi quasi putrefatto. Quando la situazione si fa dura uno yppr comincia a consumare il corpo che lo ospita. I più vecchi e affamati possono finire per assomigliare a scheletri coperti di viticci e rami.

In situazioni davvero gravi può addirittura consumarlo interamente e incistarsi di nuovo, ma è una soluzione molto spiacevole per l’yppr, poiché un nuovo ospite lo costringe a mutamenti e alterazioni della propria individualità. Sostanzialmente sopravvive l’individuo ma non la personalità.
Per nutrirsi lo yppr usa un viticcio munito di numerose spine, che estroflette dalla bocca del corpo ospite.

vegetali malvagi

Gli yppr sono piante, ma sono anche immondi e sebbene non siano al diretto servizio di Moloch tendono ad essere avversari degli dei e dei loro servitori. Anche se sono effettivamente senzienti e dotati di libero arbitrio, gli yppr sono tendenzialmente malvagi. Non sono particolarmente empatici e tengono al primo posto l’autoconservazione, seguita dalla gratificazione personale. Uno yppr ucciderà per difendersi o nutrirsi, e senza esitazione. Molti uccidono per divertimento o noia. Lo scopo primario di uno yppr è sopravvivere, il secondo obbiettivo è di riprodursi. Entrambe le cose comportano la morte di numerose creature senzienti.

La natura particolarmente empia di queste piante le rende vulnerabili ai luoghi benedetti. Non possono entrare in un centro abitato a meno che non siano stati esplicitamente invitate. Ciò è dovuto all’origine degli yppr: il primo della sua specie venne creato da un mago botanico aelfyr e la sua prima azione fu quella di uccidere il proprio creatore e prenderne il corpo. Luthru, il primi yppr, uccise e trasformò molti aelfyr della sua comunità prima di essere scoperto e scacciato. Gli venne imposto un sigillo di interdizione, un legaccio spirituale che gli vietava di “tornare a casa”. Questo sigillo permane ancora oggi in tutti i suoi eredi, e impedisce loro di entrare in una casa, un villaggio o una città senza esplicito invito.

Possiedono tenui capacità magiche che permettono loro di calmare e circuire le prede, ma possono anche controllare alcuni animali della foresta. Il corpo fisico che occupano è talmente pervaso da spore, viticci e radici che è più che altro un burattino, un’armatura. Un guscio, forse. Può essere mosso in modi inusuali (uno yppr non ha concetto di “sopra” o “sotto” e può arrampicarsi a testa in giù se è la soluzione migliore in quel momento), può muoversi rapidamente e schivare colpi anche molto veloci. Uno yppr in salute può rigenerare le ferite con estrema facilità.

Sono due i grandi pericoli per uno yppr: il fuoco e il proprio rifugio. Essendo piante temono le fiamme, e anche in forma di spora uno yppr può essere facilmente distrutto dal fuoco. In seconda battuta queste piante immonde tendono ad essere abitudinarie e ad occupare sempre lo stesso rifugio. Il cavo di un albero, una capanna abbandonata nella foresta, una grotta o qualcosa del genere. In questo luogo si riposano e si leccano le ferite, ma con il tempo questo luogo diventa una “casa” e ciò in virtù del sigillo che portano li rende vulnerabili. Se colpiti con un’arma di ferro mentre sono nella propria casa perdono tutte le energie e non possono più fuggire.

Alcuni yppr evitano questo pericolo diventando nomadi, ma ciò li espone ad un maggiore pericolo e soprattutto può portarli in terre dove gli aelfyr sono ancora più rari del solito.

meccaniche degli yppr

Come potete vedere questi “vampiri vegetali” sono abbastanza simili agli originali, con poche vere differenze. La principale differenza consiste nel poter agire anche in pieno giorno. La luce solare non è un problema. Sono vulnerabili al fuoco e ciò li rende molto cauti vicino agli incantatori e alle armi magiche. Comunque hanno sia evasion che le resistenze leggendarie (e +9 al TS su Destrezza) perciò sono abbastanza al sicuro da palle di fuoco e affini.
Sono meno eruditi dei vampiri classici ma per il resto hanno statistiche molto alte.

In ambiente boschivo sono particolarmente pericolosi, perché hanno vantaggio alle prove di furtività (con +9) e possono “mordere” anche una creatura colta di sorpresa. Il viticcio che usano ha portata, tra l’altro, il che significa che un yppr può colpire una preda mentre si trova in relativa sicurezza.

varianti

Gli aelfyr (gli elfi di Eos, se non si era capito) sono capaci di mutare forma per adattarsi all’ambiente. Parliamo di un processo lento, personale e di solito poco invasivo. Un elfo che passi qualche anno nel deserto diverrà più resistente al calore e alla disidratazione. A volte questa trasformazione è più evidente, e un aelfyr che trascorre dieci o quindici anni su un’isola deserta può arrivare a sviluppare branchie e mani palmate. Questo offre dei vantaggi agli yppr, che possono quindi avere la medesima varietà degli aelfyr.

Su Eos non ci sono mezz’elfi, ma gli elath sono umani che hanno ricevuto una benedizione dagli elfi, e finiscono per condividerne alcune capacità e caratteristiche. Non possono essere trasformati in yppr adulti, comunque.

C’è chi dice che Luthru sia ancora vivo e che abbia trovato il modo per infestare altre creature non-elfiche. Se ciò fosse vero, questi nuovi yppr diventerebbero una seria minaccia per tutta Eos…

NOTA: Eos è l’ambientazione che uso quando gioco con il mio gruppo. Una delle nostre houserule stabilisce che tutte le CD debbano partire da 10 invece che da 8. Per questo motivo le CD dei mostri qui presenti sono più alte del dovuto. Non è un errore. Voi abbassatele pure (o no, se preferite così).

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