I Nuovi Mostri – 25 – Death Knight

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

Ah, Lord Soth! Il buon vecchio Darth Vader dell’universo di Dragonlance. Caduto dalla grazia per colpa dell’amore, finisce carbonizzato solo per essere salvato in uno stato di (non) morte. Avvolto in un’armatura nera che lascia intravedere solo gli occhi ardenti come braci, armato di una spada magica. Un eccelso guerriero, ma anche un incantatore più che capace. Esatto, Darth Vader.

Lord Soth è senza dubbio il Death Knight più famoso, ma non è l’unico. Da un lato l’immagine di un cavaliere scheletrico è molto evocativa. Dall’altro la figura tragica del Death Knight è attraente sia per i Master che per i giocatori.

Esattamente, cos’è un Death Knight? Prima di tutto, un non-morto. Uno potente, in grado di resistere agli incantesimi e di proteggere le sue truppe di cadaveri dall’influenza divina. Oltre ad essere un combattente formidabile (tre attacchi con la spada lunga che infliggono in media 27 danni cadauno!) è un incantatore che arriva alla 5a cerchia. La lista degli incantesimi è decisamente calibrata per sterminare gruppi di avventurieri. Il Death Knight, essendo uno spadaccino molto abile, una volta per turno può parare aggiungendo un gustoso +6 alla Ca contro un singolo attacco in mischia. Sommata alla Ca 20 che ha di solito non è affatto male ed è ragionevole credere che un attacco per turno vada così sprecato.

Infine il Death Knight ha una cosetta che si chiama Hellfire Orb, una palla di fuoco da lanciare una volta al giorno per 20d6 danni (metà da fuoco, metà necrotici). In media 70 danni a tutti coloro che si trovano nell’area di 12m della sfera: possono guastare la festa al party più duro e tenace.

Naturalmente il vero punto di forza del Death Knight sta nel fatto che è senziente e decisamente sveglio (Saggezza 16) nonché carismatico (18) ed è assai probabile che combatta attorniato da seguaci e servitori. In caso si tratta quasi sempre di non morti, così può capitalizzare sulla resistenza aggiuntiva che può concedere loro. Un Death Knight affronterà comunque i personaggi da una forte posizione di vantaggio: ha perso la componente eroica e onorevole che poteva avere in vita, ed ora è un antagonista vile e spregevole.


Antichi cavalieri

I Death Knight sono già avversari piuttosto iconici e interessanti, e non ci vuole molto per perfezionarli. A mio avviso si può giusto giocare un po’ sul background del mostro ricordandosi che è un antagonista con nome e cognome: dovrebbe avere una storia interessante. Per questo il mio consiglio è di allontanarsi un po’ dal concept di “Darth Vader” e provare a combinare qualcosa di nuovo usando archetipi leggermente diversi. Un Death Knight non deve per forza essere un cavaliere caduto. E comunque esistono molti tipi diversi di cavalieri, paladini ed eroi. Anche giocare con l’equipaggiamento e le capacità di base del Death Knight può portare a risultati sorprendentemente divertenti. Basta davvero poco, a volte.

Vediamo qualche esempio:

  • Capitan Barbaverde. Il più grande marinaio di tutti i tempi, il corsaro più gentile e cortese. Un capitano dal cuore d’oro. Nathanki Omu Rahani è stato un uomo di proporzioni epiche. Nato sul ponte di una nave, ha trascorso tutta la vita su vascelli di vario genere toccando terra solo occasionalmente. Ed è pure morto su una nave, macchiando la sua nomea con un unico (ma terribile) atto di codardia. Ha provato a salvarsi la vita abbandonando l’equipaggio, ed è stato trucidato dai suoi stessi uomini.
    Il problema è che Rahani non ha mai voluto restare morto. Così dopo qualche mese è ritornato grondante di acqua salmastra e con il cuore marcio. Gli è stato dato subito il nome di “Barbaverde” per via delle alghe che gli crescono sul volto. Ha conquistato da solo una nave, l’ha popolata della peggior feccia che ha potuto trovare nei porti di mezzo mondo, e ora solca i flutti in cerca di nuovi bottini e nuove stragi. Al suo comando gli equipaggi catturati vengono sgozzati e fatti a pezzi per dare nutrimento alla torma di squali che lo segue in ogni dove. Intere città sono state date alle fiamme, e nessuno viene lasciato in vita. (Nota: Barbaverde è un normale Death Knight, ma sostituite qualche incantesimo con magie più tematiche. La Hellfire Orb può essere rappresentata da un cannone spettrale montato sulla nave, oppure potete sostituire i danni da fuoco con danni da acido o freddo).
  • Re Thaldrik Cuore di Ferro. L’avidità dei nani è ben nota, e in particolare sembra che i loro sovrani siano propensi a farsi corrompere dalle ricchezze e dal potere. Molti re dei nani sono stati tiranni, o sono impazziti in tarda età, oppure sono morti per colpa della propria smania di oro. Re Thaldrik non era da meno: rifiutò per esempio di pagare un riscatto per il figlio e preferì vederlo morire tra le torture dei goblin piuttosto che separarsi di una singola moneta d’oro. Venne ferito gravemente con una daga avvelenata nel corso di una congiura. Si sarebbe anche potuto salvare, ma invece che fuggire verso il tempio in cerca di un guaritore rimase strenuamente a difesa della stanza del tesoro. Purtroppo per i suoi sudditi Thaldrik non rimase morto molto a lungo, perché il suo spirito non poteva tollerare l’idea che qualcun altro possedesse le sue ricchezze. Così il corpo si risvegliò, albergando una parte malata e mutilata dell’anima del re, e continuò a regnare. Giustiziò chi gli si oppose e si premurò di eliminare di propria mano tutti gli eredi. Così il re morto regna ancora oggi e continua ad accumulare tesori e monete, gemme, oggetti magici e soprattutto oro. Si è fatto coprire le ossa d’oro fuso e indossa un’armatura placcata del medesimo metallo. Gli occhi, due rubini malevoli, osservano il mondo con cupidigia.
  • Yldrasa LyegwinUn tempo Yldrasa era una valorosa paladina del popolo della foresta, il grande baluardo tra gli elfi e i mostruosi demoni invasori. Yldrasa venne tradita da un elfo corrotto dall’influsso demoniaco. Nel cuore della battaglia venne isolata dalla sua unità e fatta a pezzi dal nemico. Esposero la sua testa sulla cima dello stendardo demoniaco, e gettarono il suo cadavere scempiato contro le mura della capitale elfica. Ma gli abitanti della foresta non erano pronti a perdere il proprio campione. E usando la magia proibita riportarono Yldrasa in vita… o quasi. Un cavaliere senza testa, animato con incantesimi oscuri e desideroso di sterminare tanto i demoni quanto i colpevoli della sua morte. Elfi e mostri caddero tutti sotto le sue lame gemelle. Ancora oggi la Foresta dei Demoni è infestata dagli spettri delle vittime di Yldrasa, dai sopravvissuti di entrambi gli eserciti e dall’armata di scheletri che l’Elfa Senza Testa ha radunato sotto il suo vessillo.

un antieroe carismatico

C’è un’altra istanza adatta all’uso di un Death Knight. Ed è quella che lo vede non come un antagonista del party, ma come una specie di alleato. Un alleato non sempre affidabile, a volte pericoloso… ma comunque un sostegno e un aiuto. Naturalmente una cosa del genere deve essere gestita con molta cura e attenzione. Ancora una volta il background del mostro ci viene in aiuto: sul manuale è specificato che potenzialmente può ritornare alla non-vita più volte, anche se distrutto, finché non trova il modo di porre rimedio ai peccati commessi in vita. Dunque questo ci fornisce uno scopo: il Death Knight ha una missione da portare a termine.

Se una creatura malvagia ha un obbiettivo ragionevole è più facile inserirla come alleata del party. In questo caso il Death Knight potrebbe semplicemente essere in cerca di vendetta. Oppure potrebbe essere sulla strada della redenzione. Ancora, potrebbe voler evitare che i personaggi ripetano i suoi stessi errori.

Tenendo conto della forza di questo mostro ritengo sia necessario avere alcuni accorgimenti:

  • Sarà un alleato per qualche tempo, intervenendo in momenti topici della storia. Non resterà a fianco del party (dopo tutto, è pur sempre un non-morto Caotico Malvagio, non è proprio di buona compagnia).
  • Apparirà come antieroe e alleato solo quando i personaggi saranno già potenti e famosi. Da un lato è per evitare che un mostro di questa levatura rubi la scena durante i suoi interventi. Ma è anche naturale che un essere di questo tipo si interessi di individui importanti e già coinvolti in eventi notevoli… non aiuterà un gruppo di giovani avventurieri intenti a combattere bande di goblin e branchi di lupi.
  • Alla fine, potrebbe comunque rivelarsi un antagonista. Specie se i suoi obbiettivi e/o metodi finiscono per contrastare con quelli degli avventurieri. Forse il Death Knight vuole uccidere il Principe Demone che lo ha condannato a questa odiosa esistenza. Ma potrebbe essere disposto a sacrificare migliaia di innocenti per questa opportunità… e quasi di sicuro i personaggi non potranno tollerare la cosa!

Aggiungo, come consiglio, di fornire al Death Knight un piccolo gruppo di supporto: una cavalcatura magica (un Nightmare, per esempio), qualche servitore non-morto e un covo dove ritirarsi tra un’avventura e l’altra. Di tanto in tato questi alleati potrebbero tornare utili anche ai protagonisti.

2 Risposte a “I Nuovi Mostri – 25 – Death Knight”

    1. Ciao!
      Per ora non è in programma. Ho un po’ lasciato perdere (temporaneamente) le classi, e mi sto dedicando ai mostri.
      Però se c’è richiesta potrei anche pensare di fare una piccola eccezione! Tu intendi un articolo sulla falsa riga di quelli che ho già fatto un paio di anni fa?

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