I Nuovi Mostri – 16 – Centauri

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

I Centauri sono mostri mitologici, un gran classico. Metà uomo, metà cavallo, spesso rappresentato armato di lancia o arco. Nel mito originale i centauri sono tutti uomini, nel fantasy ci sono spesso anche centaure (o centauresse?). Come a volte capita ai minotauri e in qualche caso agli orchi, i centauri sono spesso associati nella letteratura fantasy ad uno stile di vita votato alla natura. Sono nomadi, cacciatori selvaggi, ma anche astronomi, sciamani e sapienti. Possono essere impulsivi (un tratto “ereditato” dai cavalli selvatici) e irruenti, ma anche molto solidali gli uni con gli altri.

Sono per antonomasia l’anello di congiunzione tra il mondo umano e quello animale, ma al contempo sono umanoidi senzienti dotati di un proprio raziocinio e di libero arbitrio. Perciò quando li inseriamo in una storia dobbiamo tenere conto che non stiamo parlando di un mostro, ma di una persona e quindi di un intero popolo.

Per cominciare dovreste decidere perché esistono i Centauri nella vostra ambientazione. Di certo non sono creature naturali, nate dall’evoluzione (normale o magica) di una razza specifica. Sono state create dalla magia, o hanno tale forma per il volere di un dio? I Centauri sono discendenti di un popolo maledetto o godono di un premio concesso ai loro antenati?

In secondo luogo, e qui sta il vero punto dell’articolo, dovreste decidere quale delle due parti volete assecondare di più: quella umana, o quella animale? Potete codardamente attestarvi sulla giusta via di mezzo, o essere creativi e pensare ai Centauri come ad una specie perfettamente bilanciata tra il corpo e lo spirito. Ma è davvero possibile che un’intera specie possa raggiungere questo perfetto equilibrio? Non credo.

Esploriamo entrambe le possibilità.


Uomini bestiali

I Centauri sono rimasti molto legati al mondo naturale, tanto che la loro forma riflette interamente questa filosofia: non voglio staccarsi dalla terra e dai propri antenati bestiali semi-divini, non possono separarsi dagli spiriti animali che vivono attorno a loro. Dunque, sono animali per metà. Dato che sono per metà umani, però, hanno creato una società con regole, usi e costumi, una cultura, diversi linguaggi, miti e leggende. Anzi, dato che i centauri sono soliti radunarsi in piccoli clan che vivono in grandi estensioni di territorio, spesso finiscono per isolarsi e creare sub-culture molto diverse le une dalle altre.

Restano però “selvaggi”, e non lo dico con una connotazione peggiorativa, ma come semplice constatazione. Vivono seguendo forti impulsi naturali e la loro società è solo un’estensione della gerarchia da branco tipica dei cavalli. Dato che possono parlare e hanno un’intelligenza umana, i Centauri sono in grado di dare ed eseguire ordini, pianificare in anticipo e fare progetti. Ma vivono il momento e spesso agiscono solo di puro istinto.

Sono comandati da una femmina, la più forte ed esperta. Di tanto in tanto viene sfidata da una delle figlie maggiori, spesso in un combattimento simulato che può comunque lasciare ferita gravemente una delle contendenti. Il resto del clan è formato dalle altre femmine, dai bambini-puledri e da un singolo maschio (o una coppia o un terzetto per clan molto grandi). Ad un osservatore esterno il maschio potrebbe sembrare il leader circondato da un harem di femmine, ma invece è il contrario. Il maschio deve essere giovane e appena comincia ad invecchiare viene allontanato e sostituito da un successore più vigoroso. I maschi che non vivono in un clan formano un para-clan molto lasco che a volte segue quello principale e a volte lo rifugge.

Le capoclan a volte praticano magia druidica in veste di sciamane, ma più spesso il ruolo è affidato a maschi solitari troppo anziani per darsi alla vita del branco, o a femmine storpiate da un combattimento ma ancora in grado di tenere il passo.

I Centauri sono onnivori, prediligono la cacciagione e le foglie di alcuni arbusti, ma all’occorrenza possono anche sostentarsi con erba e bacche.

Non amano gli stranieri e possono reagire con violenza contro chi sconfina nei loro territori. Un Centauro preso alla sprovvista fugge o combatte senza tenere conto di chi ha davanti, dunque non è raro che viaggiatori di passaggio vengano assaliti e uccisi perché si sono avvicinati troppo senza farsi notare, spaventando il branco. I nemici naturali dei Centauri sono le Arpie: le donne uccello usano il canto per allontanare i Centauri da una preda appena uccisa (e mangiarla al loro posto) oppure per attirarli in trappola e mangiare loro. Un giovane Centauro può essere facilmente afferrato e portato lontano da un’Arpia affamata. Per questo motivo i Centauri odiano il canto e non amano la musica in generale; inoltre sono abili arcieri che si addestrano fin da giovani ad abbattere i rapaci (e le Arpie).

signori dei cavalli

I cavalieri umani nascono dall’ammirazione e dal timore verso i Centauri. Un popolo fiero e potente che fin dall’antichità ha saputo ritagliarsi uno spazio nel mondo, quasi sempre tramite la violenza e l’aggressione.

I Centauri in origine erano umanoidi simili a molti altri, bipedi ed eretti. Avevano un grande amore per i cavalli e furono i primi a montarli in battaglia. Vuole la leggenda che nel passato più remoto quasi tutti diedero la vita per proteggere un dio ferito dall’assalto di un’entità malvagia. Perirono assieme ai loro destrieri, senza potersi difendere, ma il loro sacrificio consentì al dio di salvarsi. Come segno di gratitudine, esso creò una nuova razza prendendo i cadaveri degli umanoidi e dei cavalli e unendoli assieme. Qualcuno parla invece di una maledizione lanciata da uno spirito, infuriato dalla schiavitù cui erano sottoposti i cavalli addomesticati.

Comunque, oggi i Centauri sono metà umani e metà cavalli, ma non è una divisione equa. Infatti sono umani nel midollo, nello spirito e nella mente. Conquistatori, dominatori, sognatori, invidiosi, ambiziosi, astuti e creativi. Grazie alla velocità e potenza dei loro corpi ibridi i Centauri hanno sempre primeggiato in guerre e razzie. Hanno potuto schiavizzare i deboli “due gambe” e dedicarsi alle arti e alla scienza mentre gli umani coltivavano e sgobbavano per loro. Poi hanno scoperto l’uso dei metalli e hanno forgiato armi e poi anche armature. Infine hanno eretto città dalle grandi vie e dalle dolci rampe istoriate.

Ma non sono mai riusciti a padroneggiare la magia quanto le altre razze, e ciò li ha limitati nelle conquiste più grandi. Inoltre hanno una paura istintiva dell’acqua profonda, ed evitano di viaggiare via mare ogni volta che gli è possibile. Così il loro regno è limitato alla grandi pianure centrali e alle colline meridionali: negli ultimi decenni hanno conquistato solo piccole zone, con guerre di conquista di scarsa entità.

Questi Centauri sono praticamente degli umani più forti, veloci e feroci, dai grandi appetiti e con uno spiccato senso di dominio: io li immagino come un misto tra invasori mongoli e antichi romani stereotipati. Voi potete immaginarveli come cavalieri arturiani. L’importante è che siano umani, e che il lato animalesco sia soltanto un elemento peculiare, bizzarro e utile per farli spiccare nella folla.

non solo cavalli

Come per tutti i mostri con elementi bestiali, potete sempre cambiare le carte in tavola scegliendo animali diversi. I Centauri sono un mix tra umani (primati) e cavalli (ungulati). Possiamo cambiare la parte umana mettendoci orchi, nani, elfi, halfling e altre razze. O possiamo cambiare il tipo di ungulato.

  • Antilope. Le antilopi, le gazzelle e gli orici sono associati quasi sempre ai climi caldi: magari dei Centauri equatoriali sono metà umani e metà gazzella. Più piccoli ma più agili e veloci.
  • Cervide. Alcuni cervidi sono pressappoco della stessa taglia dei cavalli, o possiamo comunque immaginare una versione un po’ più piccola di un Centauro classico. Sono ottimo per dei Centauri più vicini alla cultura celtica che a quella mediterranea.
  • Elefanti. Anche gli elefanti sono ungulati, e dunque aggiungiamoli allegramente al mucchio. State scegliendo i nemici dell’avventura e siete indecisi tra Centauri e Giganti/Ogre? Perché non fare una bella crasi dei due mostri e mettere Centauri Giganti?

Ancora troppo banali? Spingiamo sull’acceleratore.

  • Cetacei. Ebbene si, le balene e i delfini sono ungulati. Perciò le sirene (che hanno coda orizzontale e hanno le mammelle, quindi sono mammiferi acquatici) sono effettivamente imparentate con i centauri. Per distinguere le cose, i nostri centauri acquatici sono metà uomini e metà ippocampi (intesi come cavalli marini magici, non il nome volgare dei cavallucci marini).
  • Draghi. Metà dragonidi e metà lucertoloni. Dopo tutto stiamo parlando di fantasy, non dobbiamo porci alcun limite.
  • Incubi. I Centauri che si votano al male diventano terribili seguaci dei demoni e dei diavoli. Di solito venerano entità malevole legate al mondo naturale o agli animali, ma anche divinità malvagie della guerra e della distruzione. Alcuni campioni del male finiscono per assomigliare a incroci tra diavoli e cavalli infernali, con code e zoccoli di fuoco e lunghe corna.
  • Pegasi. Centauri volanti. Alati, con la parte umana simile a quella di certi angeli, capelli dorati che splendono al sole e pelo bianco come la neve più pura.

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