Dungeon 23 – quarantaquattresima settimana

Mi sono imbarcato in una challenge, cosa inusuale per me.

Si chiama Dungeon23 e questo è il link al post originale. Teoricamente lo scopo di questo esercizio sarebbe quello di scrivere una stanza al giorno, un livello alla settimana, e così creare un megadungeon di 365 stanze. Ogni settimana ha un tema suggerito dall’autore del post, ma in realtà è tutto molto libero. Tanto più che ho già visto molti usare la sfida per scrivere cose diverse. Per esempio una casa al giorno, per una strada la settimana, per definire una città.

Inizialmente non pensavo di aderire a Dungeon23, perché i dungeon mi piacciono… in teoria. Idealmente. L’idea di un megadungeon mi piace parecchio, ma poi metterla in pratica è un’altra cosa. Ho giocato e gioco ancora molto via forum, e i dungeon sono proibitivi, lunghi. Forse questo mi ha plasmato come narratore e giocatore, perché anche dal vivo di solito inserisco un dungeon ogni otto o nove sessioni. Anche così sono spesso opzionali e quasi sempre mi affido al Five Room Dungeon, quindi sono tutt’altro che MEGA-dungeon.

Però poi ho avuto un’idea, un’idea interessante: scrivere qualcosa di simile, e al contempo qualcosa di utile per me. Perché in fondo un megadungeon non lo avrei probabilmente mai usato (ma su Eos, la mia ambientazione base, forse esiste una nazione-dungeon… una cosa alla quale devo ancora pensare un poco prima di buttarla giù su carta, se mai lo farò). Però ci sono altri tipi di strutture che possono tornarmi comode.

Così ho deciso di compilare una raccolta di isole. Su Eos c’è un grande arcipelago che è già stato luogo di alcune sessioni e di due avventure brevi. L’ho però appena tratteggiato, quindi questa è l’occasione per fare di meglio.

Ho deciso alcune regole personali che cercherò di rispettare. Non mi ucciderò se poi non sarò del tutto aderente, ma dovrebbero darmi una linea guida da rispettare. Speriamo bene.

  • Ogni giorno descrivo un luogo di un’isola e un PNG che abita in quel posto.
  • Ogni settimana concluso un’isola.
  • Posso recuperare i giorni perduti, ma in ordine, e non posso anticipare i giorni futuri.

Come potete notare questa parte sarà uguale per tutti gli articoli. In merito alle isole di Khard nel loro insieme, vi rimando al primo articolo, Dungeon23 – L’inizio | Il Blog Bellicoso.

 

La quarantaquattresima isola

Il tema della settimana è Luce. Dato che sto descrivendo delle isole ho ritenuto che fosse il tema adatto per un faro. Il piccolo arcipelago di Zo’ra-Tai è molto pericoloso per la navigazione, ma è anche un luogo di passaggio obbligato per chi desidera recarsi in regioni più ricche. Le impetuose correnti rendono il viaggio molto pericoloso e molte navi sono state distrutte dagli scogli o divorate dai mostri marini. 

È stato così eretto un faro magico, la Mano degli Dei, che illumina i passaggi più sicuri. La luce magica rischiara la notte in questi luoghi, ed è naturale che gli abitanti dell’arcipelago abbiano costruito le loro città in quelle zone. Perciò la luce è qualcosa di importante sia a livello simbolico che nella realtà dei fatti. Per esempio il villaggio di Zo accoglie molti sacerdoti ispirati dalle luci della Mano (di origine terrena ma secondo la leggenda volute e protette dai poteri celesti). E diversi athad delle isole hanno cominciato a manifestare in modo innato poteri magici sotto forma di fiamme che non bruciano, “purificandosi” dalla malvagia presenza di Melnitar nel loro sangue.

Le luci hanno anche ispirato diverse forme di rispetto per i morti, e sicuramente ci sono maghi particolarmente abili nell’uso di queste o quelle magie che creano o cambiano la luce.

Zo’ra-Tai è un posto di passaggio per molti avventurieri, però nasconde anche dei segreti che potrebbero fornire un’ottima base di partenza per delle avventure! Isole segrete, torri protette da celestiali, sette religiose, le rovine di una città dwir…

Di seguito i sette elementi dell’isola. Foto davvero sgranate… quando avrò finito farò delle foto migliori e le sostituirò tutte, ma per ora non credo di avere abbastanza tempo per farlo. 

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