I Nuovi Mostri – 32 – Displacer Beast

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

L’origine della Displacer Beast è probabilmente legata al racconto di A. E. van Vogt, “Il distruttore nero”. Qui ha il nome di Coeurl e non ha le doti distorcenti, ma è dotato di un’intelligenza superiore e ha i due tentacoli posti sulla schiena. Le differenze sono molte (il Coeurl si nutriva dell’id, e controllava le onde magnetiche), ma è chiaro che la Displacer Beast sia la diretta discendente di questo alieno.

La caratteristica più nota della Displacer Beast è proprio quella di poter proiettare un’immagine leggermente sfasata rispetto al corpo. Significa che se si cerca di colpirla con una spada o una freccia, è necessario prendere la mira… e correggere il tiro, perché in realtà la belva non è dove si sta mirando. Questa capacità le permette anche di evitare completamente gli effetti che normalmente vengono dimezzati da un tiro salvezza.
Pur non essendo intelligente come un umano, è molto più sveglia di una normale pantera e si comporta probabilmente più come un umanoide primitivo che come una bestia.

Curiosamente il mostro è dotato solo di due attacchi con tentacoli: sono attacchi da 2d6+4 danni e hanno una portata di 3m. Unito all’effetto distorcente, un tentacolo può effettivamente cogliere di sorpresa un bersaglio che pensava di essere fuori portata. Mi è sempre sembrato strano che la panterona non avesse anche un attacco col morso. E con gli artigli.

In effetti la Displacer Beast ha anche sei zampe, dettaglio che fino ad ora avevo omesso. Io di solito sistemo la faccenda riducendo i danni dei tentacoli a 1d6+4 contundenti. Aggiungo poi un singolo attacco con artigli a 1d8+4 danni taglienti e un attacco con il morso a 1d6+4 danni perforanti. Questa modifica alza un po’ i danni complessivi (3d6+1d8+16 invece di 4d6+8) e raddoppia le possibilità di un colpo critico. Al contempo rende ogni singolo attacco un po’ meno pericoloso, lo trovo equilibrato.

Potremmo impiegare la Displacer Beast come se fosse un qualche tipo di pantera o leone magico. Certo, può dominare facilmente una regione naturale perché difficilmente predatori di tipo animale possono opporre qualche tipo di resistenza. Ma è un’opzione un po’ limitante, non credete? Possiamo fare di meglio.


la creatura aliena

Non deve necessariamente venire dallo spazio, ma la Displacer Beast può servire per aggiungere un pizzico di weirdness all’avventura che state proponendo. I personaggi raggiungono un misterioso tempio nascosto all’interno di una foresta pietrificata. Il luogo è strano e alienante, non sembrano esserci animali o piante vive. O almeno, non animali comuni: esistono alcune strane bestie che sfidano le leggi della fisica. Insetti di puro fuoco, serpenti di vetro liquido e qualcosa si aggira tra gli alberi di pietra, qualcosa che non è possibile fissare a lungo. Un predatore che continua ad eludere le trappole poste dagli avventurieri, un predatore che li segue da lontano in attesa di coglierli alla sprovvista.

In questo strano luogo chiaramente vittima di qualche disastro magico o planare non potete che mettere mostri strani e sconcertanti. La Displacer Beast potrebbe fungere da boss secondario per l’avventura: non è il grande male che si sta risvegliando nel tempio, o il party avversario che cerca di battere i protagonisti sul tempo. Piuttosto è un fenomeno locale, il predatore alfa della regione.

Naturalmente sono necessari alcuni piccoli accorgimenti: la Displacer Beast è più intelligente di un leone, e agirà di conseguenza. Dopo anni trascorsi vicino al tempio ne conosce ogni angolo e sa come attivare le trappole (e anche dove posizionarsi per evitare di essere colpita): affrontare la belva nel tempio sarà un’esperienza snervante, un puzzle da risolvere.

Lo scopo primario di questo mostro però è quello di offrire un senso di straniamento e assurdo. Una pantera con sei zampe e due tentacoli? Una bestia che sembra fatta di pura illusione, dato che non offre un valido bersaglio per le armi! Unita ad altri fenomeni particolari (una trappola che sfasa nel tempo, un corridoio non-euclideo) potete certamente sconvolgere i vostri giocatori.

l’arena del mago

Un altro modo per impiegare la bizzarra Displacer Beast consiste nel darle un contesto altrettanto bizzarro. La torre di un mago è il più classico degli esempi: ricca di oggetti e creature create con la magia, è un museo delle meraviglie. Vi si aggirano più o meno liberamente chimere, guardiani meccanici, orsigufo e ovviamente una o più Displacer Beast, pronte a balzare su ladri e spie.

Ma se vogliamo sfruttare ancora meglio la creatura e le sue capacità, perché non la inseriamo in una folle arena gladiatoria organizzata da un gruppo di incantatori? Un luogo costruito ad arte per ospitare alcune delle creature più strane e meravigliose… e farle massacrare da gladiatori. O usarle per massacrare prigionieri. La Displacer Beast è uno degli animali di punta dell’arena, e viene affrontata in uno spazio su misura: una stanza degli specchi!

Dato che parliamo di un posto pieno di maghi potete giocare un po’ con questa bestiola e aggiungerle capacità diverse. Per esempio:

  • Al posto dei tentacoli ha una coppia di cristalli magici che genera una torma di Dardi Incantati ogni turno.
  • Al posto del secondo paio di zampe ha un paio di ali.
  • La CA della Displacer Beast è calcolata come 12+1d20, da tirare ogni turno.
  • Per colpire la Displacer Beast è necessario colpire sotto la sua CA!!
  • La creatura è normale, ma un mago ha trovato modo di lanciarle addosso l’incantesimo Mirror Image!!!

Varianti

L’aspetto da pantera del mostro ci permette di avere delle comode varianti, basta ispirarci ai grandi felini terrestri o agli altri mostri simili a grossi gatti!

  • La Displacer Cheetah è una belva peculiare. Invece di avere la capacità di proiettare la propria immagine di qualche spanna, può muoverla di parecchi metri. Crea a tutti gli effetti un doppione di sé, e poi quando lo desidera può scambiarsi di posto con la versione illusoria. Sfrutta questa capacità per cacciare prede veloci, poiché può proiettare un’immagine anche mentre sta correndo. Una gazzella (o un avventuriero) in fuga si trova all’improvviso con una seconda Displacer Cheetah proprio davanti!
  • La Displacer Tiger è massiccia, poderosa e ferocissima. Praticamente una versione enorme del mostro base, con quattro tentacoli invece che due e la capacità di mantenere le proprie illusioni anche se ferita. Di solito una Displacer Beast che viene colpita perde l’effetto magico per qualche istante, ma la Displacer Tiger ha imparato a resistere al dolore e a generare un campo illusorio costante.
  • Il Displacer Hellcat è una variante creata dai diavoli, e impiegata all’inferno come bestia da caccia. Oltre ad avere immunità al fuoco e alla paura, la bestia è decisamente più intelligente e malevola delle sue controparti “naturali”. Può sentire l’odore della paura, letteralmente, e seguire le vittime praticamente in ogni possibile luogo. Alcuni di questi Displacer Hellcat sono in grado di muoversi tra i diversi piani di esistenza.
  • La Displacer Chimera ha il corpo della Beast al posto di quello di leone. Ha poi una testa aggiuntiva da drago nero e una da capro del medesimo colore. Non ha ali, ma una lunga coda dotata di pungiglione. Si dice che possieda strane capacità magiche capaci di addormentare le vittime, ammaliarle e avvizzire le piante.
  • La Displacer Rakshasa è forse la variante più pericolosa e orrida. Quando un Rakshasa muore nel piano materiale può reincarnarsi in un altro corpo, riprendendo un infinito ciclo di morte-e-rinascita. Di solito sceglie corpi umani, ma se nelle vicinanze c’è qualche creatura magica il Rakshasa può provare a prenderne possesso. Le cronache riportano almeno due casi di un Rakshasa che si è reincarnato in un corpo di Displacer Beast: ha l’aspetto usuale, ma due braccia in più e la capacità di distorcere la propria immagine. Creature di questo tipo sono terribilmente pericolose!

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