I Nuovi Mostri – 33 – Doppelganger

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

Il Doppelganger è uno di quei mostri famosi per essere un one trick pony: sa fare bene una sola cosa, ma nel suo campo è un maestro. Il Doppelganger è il mutaforma per eccellenza, ed è definito dalla sua capacità di assumere l’aspetto di qualsiasi umanoide abbia mai visto. In realtà non è certo l’unico mostro in grado di compiere questa prodezza, ma di solito gli altri mutaforma sono legati ad un numero ristretto e specifico di aspetti (come il licantropo) oppure sono molto più potenti di un Doppelganger e non occupano la stessa “nicchia di sfida” (come alcuni draghi antichi o i Rakshasa).

Oltre alla capacità di mutare forma a volontà, i Doppelganger possono leggere la mente delle vittime, anche se in modo frammentario e dilettantesco. Possono farlo a volontà, però, e dunque possono giungere a comprendere pienamente le proprie vittime e copiarle in modo molto convincente. Dato che in forma mutata non cambiano le proprie statistiche, possono assumere l’aspetto di una persona innocente o fragile e cogliere la preda alla sprovvista: ma una volta superato l’effetto sorpresa i Doppelganger non sono grandi combattenti.

Non è difficile immaginarli mentre lavorano come sicari o come spie.


un migliaio di facce

Naturalmente il ruolo di un Doppelganger in un’avventura è quello di trickster, ingannatore, viscido nemico inafferrabile. Sono senzienti e sono astuti, e uno di questi mostri potrebbe fungere da nemico finale, capo di una piccola gilda di ladri o assassini. In alternativa potrebbe aver sostituito un’alta carica cittadina e muovere le fila dalle ombre.

Da notare che i Doppelganger non ricevono nessuna delle capacità originali delle vittime: se uno assume l’aspetto di Zurk il Grande Mago, non potrà lanciare i suoi incantesimi. Se un altro sceglie la forma di Lankassa l’Intrepida non avrà modo di eguagliarne le prodezze con la spada. Tecnicamente parlando questi mostri non sono competenti in nessun’arma, nemmeno le più semplici, e in nessun tipo di armatura. E non possono simulare il proprio equipaggiamento, devono indossare gli abiti delle persone che emulano.

Tutto ciò limita un po’ il ruolo del Doppelganger: non può sperare di simulare troppo a lungo un personaggio potente o famoso, e deve accontentarsi di pesci piccoli o sperare di non dover mai mettere in mostra le doti dell’originale. Perciò se dovesse mai prendere l’identità di un generale lo farebbe in un periodo di pace, non certo in guerra.

un popolo senza volto

La parte più interessante del Doppelganger non è tanto la questione del cambiar faccia in sé, ma la natura dell’intera specie. Come si comporta una razza di cambiaforma? Come vive? Ha una società unita, oppure ogni individuo è indipendente? Il Monster Manual spende poche righe su questo argomento, stabilendo solo che i Doppelganger lavorano spesso in piccoli gruppi e che si riproducono seducendo donne umanoidi: la prole nasce e cresce come la specie materna, ma raggiunta la maturità sviluppa i poteri da mutaforma. Non è molto, ma è una buona base di partenza.

Vediamo qualche spunto narrativo per introdurre i Doppelganger in modo più interessante:

  • Predatori solitari. I Doppleganger sono dei veri e propri predatori. Creati dagli illithid come assassini e spie, si sono ribellati e sono fuggiti lontano. Ora sono una razza indipendente, ma mantengono ancora alcune tradizioni di quando erano schiavi dei mind flayer. Hanno una certa predilezione per i cervelli umanoidi, e spesso passano ore a pregustare il pasto sondando la mente della vittima più e più volte. Una volta che si sono saziati del “pasto psichico” si occupano di quello “fisico”. Dopo di che assumono l’identità della vittima, ne distruggono il corpo e sfruttano il nuovo volto per cercare nuove prede. Nonostante l’astuzia e la parvenza di civiltà, sono in realtà dei mostri privi di empatia. Hanno un solo scopo primario, cioè la sopravvivenza, e uno scopo secondario che è la propagazione della specie. Non hanno aspirazioni, non hanno sogni o progetti a lungo termine. Non hanno nemmeno vere emozioni, e sono costretti a simularle quando prendono la forma di una persona vera e propria. Sono intrinsecamente dei codardi, perché non hanno nulla per cui sacrificarsi. Eppure sono pericolosi, perché questa mancanza di empatia e morale li rende estremamente focalizzati. Un Doppelganger potrebbe sacrificare innumerevoli pedine per assicurarsi di scampare ad un pericolo. Potrebbe uccidere decine di persone solo per far perdere le tracce con una serie di nuovi volti.
  • Gourmet Emotivi. I Doppelganger non amano uccidere. Non tanto per una questione morale, ma per ragioni pratiche. I primi Doppelganger erano umanoidi comuni, mutati dagli esperimenti di un mago per diventare le spie perfette. Ma le mutazioni li privarono della capacità di provare emozioni, perché ciò avrebbe influenzato sulle loro doti telepatiche. E li avrebbe distratti durante la missione. Gli attuali Doppelganger vivono esistenze solitarie e tristi, ma hanno sviluppato un metodo per alleviare le proprie condizioni. Quando prendono la forma di una persona che hanno studiato a sufficienza possono percepire delle vere emozioni. Ciò avviene solo se hanno avuto modo di leggere bene i pensieri del soggetto, e solo dopo qualche tempo dall’inizio della pantomima. Il Doppelganger deve adattarsi al nuovo corpo, renderlo suo, e solo a quel punto comincia a sviluppare una sfera emotiva. Di solito un Doppelganger sceglie una persona comune e poco in vista, in modo da poter restare nella sua forma il più a lungo possibile. Dopo qualche anno si stufa e cambia soggetto, cercando nuove sfumature e nuovi “sapori emotivi”. Di solito i Doppelganger (privi di empatia quando sono nella forma originale) uccidono la persona che devono sostituire. Non è un questione di crudeltà, ma di senso pratico. Alcuni Doppelganger però mantengono una certa dose di emozioni, specie se hanno da poco completato un lungo periodo di mascheramento: in tal caso provano pietà per la vittima e la tengono segregata in qualche luogo sicuro, usandola anche per apprendere nuove informazioni e recitare in modo più realistico.
  • Attori Incredibili. In alcuni mondi i Doppelganger non sono una razza di mostri, ma persone normali che praticano una speciale forma di magia. Si tratta di una complicata forma di rituali e incantamenti che lentamente conferiscono ad una persona la capacità di alterare la propria forma fisica. Il processo è lunghissimo e dolorosissimo: si dice che in media ci vogliano vent’anni per padroneggiare questa pratica, e che solo un candidato su cinquanta riesca a completare l’intero ciclo. Pochi perdono la vita (ma è possibile morire per il dolore eccessivo di alcuni dei rituali) ma molti semplicemente abbandonano il percorso demoralizzati o delusi. Ma chi si sottopone a tutto ciò? Beh, certamente spie e assassini sono favoriti da questo tipo di magia, ma di solito questi individui prediligono forme di camuffamento magico meno costose, meno dolorose e più rapide. In realtà la maggior parte dei Doppelganger sono attori: si legano così tanto alla propria arte da voler diventare degli interpreti perfetti. Dopo un po’ il cerone, le pose e le impostazioni vocali diventano noiosi, banali, ridicoli. E così i più ossessionati decidono di usare la magia per rendere il proprio corpo malleabile. Queste personalità diventano invariabilmente delle star, amate da tutti e chiamate alla corte di re e imperatori. Ma c’è chi dice che ci sia una controindicazione in questa magia… ovvero, che si finisca col perdere il proprio  e che si giunga infine a diventare dei fantocci privi di personalità.
  • Melma senziente. Come già il più famoso e potente oblex, anche i Doppelganger in reltà sono melme. Si originano quando una melma comune e priva di mente divora un gran numero di creature senzienti: l’impronta psichica delle vittime si fissa nella struttura della melma. Ed essa comincia ad assumere un vago aspetto umanoide, privo di tratti somatici, privo di organi veri e propri e ovviamente privo di personalità. Questa seconda fase è di solito molto breve: la melma è ancora abbastanza limitata e viene spesso eliminata da avventurieri, maghi o altri mostri; oppure non trova altre vittime e in qualche settimana ritorna allo stato informe. Ma ci sono rari casi di melme che hanno trovato e ucciso altre vittime, accrescendo così la propria astuzia e intelligenza. Con il tempo divengono creature senzienti e apprendono la capacità di assumere forme specifiche, cambiando colore e consistenza di ogni parte del proprio corpo.

 

mutazioni

Mi pare abbastanza naturale che una specie di mutaforma si prona a mutazioni e alterazioni. I Doppelganger si riproducono con altre specie, parassitandole, e potrebbero in questo modo acquisire capacità o poteri diversi. Anche altri eventi esterni potrebbero apportare delle modifiche. Vediamo alcuni esempi:

  • Doppelghoul. Curiosamente i Doppelganger sono immuni a molte delle malattie che trasformano in non-morti… ma solo quando non hanno l’aspetto di un mortale qualsiasi. Capita che un mutaforma venga ucciso da un ghoul mentre ha assunto l’aspetto di un umano, o un nano. Ritorna alla forma originaria alla morte, ma ormai ha contratto la malattia e si risveglia come Doppelghoul. Questi esseri sono davvero pericolosi, perché possono ancora usare la capacità di mutare forma per sembrare esseri viventi. Addirittura possono ingannare gli incantesimi di livello inferiore, e finché non ritornano alla forma primaria non è possibile capire la loro vera natura non-morta. Inoltre hanno anche il tocco paralizzante dei ghoul! D’altra parte la nuova natura li rende incapaci di assumere l’aspetto di una creatura che hanno visto: devono invece aver mangiato la carne di tale creatura, e in quantità notevoli.
  • Doppelbeast. C’è una variante dei Doppelganger che è ferale e ha intelligenza animale. Assomiglia ad un qualche tipo di grosso primate, e può assumere solo la forma di altri animali. E ciò lo rende un predatore davvero letale, perché può inseguire la preda sulla terra, sugli alberi, nell’acqua e anche nell’aria. La Dopplebeast può essere una seria minaccia per gli animali domestici: per esempio si può intrufolare in una stalla sotto forma di ratto, per poi diventare un orso e fare a pezzi qualche bovino, nutrirsene e fuggire di nuovo in forma di ratto. Ma le Doppelbeast possono essere un pericolo anche per i viaggiatori solitari. Ne esistono poi alcune dotate di un pizzico di intelligenza in più, abbastanza da renderle capaci di semplici piani a breve termine. Sono note per prendere la forma di animali piacevoli come cuccioli, uccelli variopinti o nobili destrieri. Vengono catturate da cacciatori o allevatori e poi, dopo qualche giorno, si ritrasformano e li uccidono per divorarli.
  • Doppelmind. Si dice che la società dei Doppelganger sia governata segretamente da uno o più individui dotati di poteri particolari. Essi hanno perso la capacità di cambiare forma fisica, ma possono alterare la propria mente a volontà, copiando quella delle loro vittime. E dunque un Doppelmind può apprendere l’uso della spada rubandolo dalle memorie di un cavaliere, oppure imparare nuovi incantesimi svuotando la mente di un mago. Le vittime dei Doppelmind non ricordano più ciò che gli è stato sottratto… e in effetti la presenza di questi mostri può essere dedotta da una strana pandemia di smemoratezza e senilità. Ma siccome questi esseri sono astuti, sono lesti a sottrarre anche i ricordi di sospetti e dubbi. Intere comunità potrebbero essere sotto il controllo di un Doppelmind e non saperlo, perché egli continua a cancellare il ricordo della propria presenza, giorno dopo giorno.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.