I Nuovi Mostri – 29 – Diavoli, parte 1

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

Dopo i demoni ci sono i diavoli. Altra grande categoria ricca di varianti: nel Manuale dei Mostri ce ne sono ben 11 tipi diversi!! In questo primo articolo mi occuperò della metà inferiore della gerarchia diabolica, partendo dai Lemuri (no, non quei lemuri) e finendo con il buon vecchio Bone Devil. Un mucchio di diavoli, per dire il vero.

Rispetto ai demoni, gli abitanti dell’inferno sono più omologati. Sono disciplinati, amano la burocrazia e la disciplina. Sono irreggimentati. La natura Legale Malvagia li rende poi propensi ad accettare le regole solo quando torna comodo farlo, o la punizione sarebbe troppo grave. La loro società è molto fluida e la scalata al potere è la missione di praticamente qualsiasi diavolo degno di tale nome. In effetti la lore stabilisce che i diavoli si “evolvono” e possono essere promossi ad una forma superiore: la gerarchia sul manuale rappresenta proprio questi passaggi.

Leggendo i nomi dei diavoli si può notare un’immediata differenza con i demoni: i nomi comuni dei diavoli sono estremamente descrittivi. Il che è un bene: è facile ricordarsi che il Bone Devil è un diavolo scheletrico, mentre il nome della Marilih non evoca nulla ad un giocatore novizio.
Ma questa nomenclatura può anche essere una prigione: lo Spined Devil rischia di non poter essere interpretato in altro modo che come un diavolo coperto di spine. Eppure potrebbe essere molto altro!!

Lemure

In fondo alla catena alimentare dell’Inferno ci sono i Lemure. Sono più che altro proto-diavoli, anime maligne intrappolate in un corpo di ciccia melmosa. Non sono davvero senzienti (Intelligenza 1) ma sono funzionalmente immortali. Una volta distrutti ritornano in “vita” dopo 1d10 giorni. Sono sostanzialmente dei muri di carne che gli altri diavoli usano come scudi ed esche, ben sapendo che non esauriranno mai questa risorsa.

Molto tempo fa ho letto il libro “Il demone di Dio” di Wayne Barlowe, ambientato all’Inferno. Qui le anime dei peccatori possono essere plasmate a piacere dai diavoli, e vengono usate come mattoni per costruire gli edifici o le strade, nonché come schiavi, cavalcature, oggettistica varia e così via. Si può pensare ad un approccio simile. Oltre ad essere molto creepy e tematico per l’Inferno, può servire come contrappasso per certe specifiche anime: coloro che per orgoglio si elevarono sopra gli altri ora sono trasformati in lastre di pietra e usati per costruire una strada. Chiunque li calpesta e li sporca con il fango e il sangue che sono un po’ ovunque all’Inferno.

Ma può anche essere una brutta sorpresa per degli avventurieri incauti: quando un diavolo messo alle strette trasforma una parete in un’orda di Lemuri, la situazione può farsi davvero difficile!

imp

L’Imp è un diavoletto niente male. Nonostante la taglia ridotta ha un sacco di capacità e poteri, tra i quali spiccano l’invisibilità e la capacità di cambiare forma. Ottime armi in mano ad un astuto famiglio, ma il ruolo davvero ideale per l’Imp è quello di spia. Può trasformarsi in un ratto innocente, in un corvo o in un ragno. E mentre è in queste forme mantiene tutte le proprie capacità e forme di attacco. Fantastico!

Mi piace l’idea di Imp che possono assumere forme diverse a seconda della zona del Piano Materiale che abitano. Mi aspetto che diavoli così abituati a vivere tra i mortali abbiano imparato a camuffarsi in vario modo, sfruttando magari le leggende e il folklore locale.

Nella giungla più nera gli Imp assumono l’aspetto di scimmiette volanti coperte da un pelo nero liscio come la seta. Le ali hanno piume del medesimo colore, e solo la testa, le mani, i piedi e la punta della coda mostrano la pelle rossiccia. Possono assumere la forma di pappagalli, lucertole o grossi ragni tropicali.

In zone costiere gli Imp sono verdastri, viscidi e coperti di scaglie. Puzzano di salmastro e si nascondono tra le alghe e gli scogli in attesa di una nave: si attaccano ad essa e di notte usano l’invisibilità e il polimorfismo per tentare i marinai e spingerli a commettere omicidi e furti. Possono trasformarsi in gabbiani, ratti di sentina o pesci. Prediligono le remore.

Tra gli hobgoblin del Regno del Terrore gli Imp sono relativamente diffusi e non si curano troppo di nascondere la propria identità. Hanno l’aspetto di piccoli goblin alati dalla pelle color mattone, caricature degli schiavi che gli hobgoblin impiegano per i lavori più umili. Spesso indossano piccole armature e impugnano spadini e fruste.

spined devil

I piccoli Spined Devil sono spie alate, infidi messaggeri e a volte possono fungere da assassini da imboscata, specie se evocati sul piano materiale. Le loro tattiche si basano sul poter volare in giro e sparare dardi al nemico da una posizione di totale sicurezza.

Di norma sparano aghi-dardi-spine contro le proprie vittime. Ma deve essere così? No, certo. Le spine sono belle, ma possono essere meglio. E se fossero… insetti? Vespe?

Il Diavoli Vespa è un orrido incrocio tra un ragazzino scheletrico e una vespa, e impugna una lunga lancia costruita con chitina e vecchi pungiglioni. Di norma viaggia in piccoli sciami osservando l’Inferno dall’alto e tenendo sotto osservazione eventuali intrusi. Piuttosto aggressivo nonostante la taglia, il Diavolo Vespa è solito assalire i viaggiatori isolati liberando contro di essi piccole vespe infernali. Questi orribili insetti agiscono come guerrieri suicidi, lanciandosi contro le vittime del Diavolo e morendo mentre lo infilzano con i lunghi pungiglioni. Il veleno delle vespe è talmente doloroso da bruciare la carne e annerirla come se fosse fuoco.

Oppure, volete dei diavoli acquatici? Sostituite la velocità di volo con la velocità di nuoto e avrete un Diavolo Razza, che scivola sul fondale degli oceani infernali scagliando contro il nemico le letali spine caudali.

Tempo fa ho riutilizzato lo Spined Devil come assistente di un diavolo-chirurgo-scienziato pazzo. Lo Spied Devil non aveva spine, ma era un incrocio tra un grosso Imp e un torturatore, e portava infilzate nella carne lame, seghetti, bisturi, siringhe ipodermiche e filo spinato (per legare i pazienti al tavolo operatorio, ovviamente). Molto splatter e molto “Silent Hill”.

bearded devil

La fanteria dell’Inferno è composta da grandi legioni di Bearded Devil, così chiamati per le “barbe” di tentacoli spinati. Sono ottimi combattenti e finché sono in gran numero è praticamente impossibile farli fuggire. In battaglia, e ancora meglio in guerra, sono davvero temibili.
Ma sono anche ottime sentinelle e guardie del corpo, e posso immaginare che un culto diabolico abbastanza potente possa evocarne una manciata per rendere più sicuro il proprio covo.

L’elemento più caratteristico dei Bearded Devil (o Barbazu) è… la barba. Oltre a infliggere danno inietta un veleno che impedisce alla vittima di guarire. Il termine “veleno” è la chiave per rendere questi diavoli più vari e intriganti.

Tra le genti del sud Asmodeus è venerato sotto forma di un gigantesco serpente nero e rosso, spesso attorcigliato attorno ad un obelisco. Il culto prevede sacrifici umani e quando le vittime sono sufficientemente degne i sacerdoti possono evocare alcuni diavoli da impiegare come guardie del corpo o assassini. Tra questi i Barbazu sono forse i più comuni: forti e leali, ma non troppo pericolosi e niente affatto infidi. Un sacerdote esperto li può impiegare in relativa sicurezza. Questi Barbazu hanno corpo umanoide, ma al posto della testa hanno una mezza dozzina di serpenti, un po’ come un’idra umanoide.

Alcuni diavoli vivono nelle profondità dell’oceano, evocati dai marinidi più malvagi o addirittura costretti ad eterna schiavitù da astuti aboleth. In questo secondo caso i Barbazu vengono spesso mutati dal muco del padrone, fino a diventare anfibi. La barba diviene filamentosa, viscida, trasparente, gelatinosa e irta di spine tossiche: come i tentacoli di una medusa.

barbed devil

Le guardie del corpo dell’Inferno sono gli Hamatula, o Barbed Devil. Possiamo vedere un filo conduttore, qui: a parte i Lemuri abbiamo fino ad ora incontrato solo diavoli dotati di spine, aghi, punte, pungiglioni, veleni. Questo diavolo è simile allo Spined, ma senza ali, più forte e con ancora più spine! Possono lanciare fiamme ma prediligono combattere in mischia. Se vengono afferrati (ma chi vorrebbe farlo??) infliggono danno automatico all’assalitore. Fico, ma poco comune.

L’elemento delle spine è molto utile, possiamo pensare ad una versione più grossa e attera dello Spined Devil (magari nell’ottica di un intero gruppo di diavoli-artropodi!). Oppure ad un diavolo istrice, pesce palla, stegosauro, armadillo spinato… Ma non limitiamoci agli animali!

Fuoco e spine… forse gli Hamatula della vostra ambientazione sono coperti da corazze di metallo (CA 15 nudi, non è male) inchiodate direttamente nella carne. I chiodi fuoriescono dall’altra parte dopo aver attraversato tutto il corpo e sono ancora belli affilati.
Sparano fuoco? Forse sono dragonidi corrotti e deformi, oppure i figli bastardi di Tiamath e di un diavolo.

E cosa fanno con le spine? Magari le usano per trasportare cose o persone. O le decorano con campanelli, nastri, cadaveri. Forse un Hamatula piuttosto noto vi infilza tutti i contratti che ha stilato con i mortali (o delle copie dei contratti, i diavoli non sono stupidi). Oppure le lunghe spine sono in realtà armi che crescono dalla pelle del diavolo, pronte ad essere staccate e usate da altri guerrieri del male!

chain devil

Dopo una serie di diavoli spinati e puntuti, ne abbiamo uno un po’ diverso. Oppure no, perché anche le catene di questo diavolo sono irte di spine! Il Chain Devil, o Kyton, sono torturatori e carnefici, e hanno un ovvio rapporto con le catene. Possono animarle e controllarle come estensioni del proprio corpo, e in effetti le usano anche come armature. Inoltre possono cambiare temporaneamente il proprio aspetto (ma solo il volto) per prendere le sembianze di una persona cara alla vittima. Terrificante.

Le catene sono naturalmente l’elemento fondante del Kyton. Ma potrebbero essere corde (con cappi, infliggono danni contundenti invece che perforanti), serpenti, tentacoli, filo spinato (un Diavolo della Guerra in un mondo fantasy moderno?), stracci o anche gioielli. Il Kyton ha Carisma 14, potrebbe pure essere una sexy diavolessa in abito da sera e collier di perle!

In effetti questa versione mi piace. Di solito i diavoli sono tutti rappresentati come maschi, eccezion fatta per le succubi (che nella 5a edizione non sono propriamente demoni), le erinni e specifici duchi o arciduchi infernali. Eppure potrebbe esserci un Kyton che sfrutta l’aspetto femminile per spargere terrore tra i propri nemici. Le sue stanze di tortura non sono dungeon umidi e fetidi, ma i salotti della bella società: qui umilia le vittime e le costringe a compiere atti di malvagità usando l’arma del ricatto. E se qualcuno prova a mettersi in mezzo, il Kyton anima i propri gioielli per strangolarlo e farlo a pezzi.

Se vogliamo mantenere il rapporto diavoli-artropodi, il Chained Devil potrebbe usare delle ragnatele o comunque fili di seta. Di solito Lolth, la dea dei drow e dei ragni, ha al proprio servizio dei demoni. Ma perché non dei diavoli torturatori? Dopo tutto mi pare abbastanza probabile che specifici diavoli di alto livello possano mettere le proprie capacità al servizio del prossimo… in cambio del giusto prezzo.

Bone devil

E giungiamo alla fine di questo articolo con l’ultimo dei “Lesser Devil”. Il nome deriva dall’aspetto scheletrico, ma il diavolo in sé non ha alcun potere legato alle ossa. In effetti a parte l’aspetto notevole (l’artwork del Monster Manual mi piace davvero molto) non è nulla di che. Una specie di Hamatula più forte e con le ali.

Il loro ruolo è quello di sorveglianti e ufficiali per conto dei diavoli più potenti. Sono a metà strada: sono ancora diavoli inferiori, ma sono i più forti tra essi e sono ad un passo dalla promozione. Tutta la loro esistenza verte sull’essere trasformati in qualcosa di più potente.

Se volete alterarne un po’ l’aspetto potete renderli la controparte diabolica dei Vrock, oppure degli orribili diavoli-insetti. Oppure potete giocare un po’ sul fattore “ossa” e inserire al loro seguito dei nonmorti, creare un’affinità con gli scheletri e gli zombie. Magari con i ghoul? O mescolare le due cose e mettere al loro servizio cadaveri e anche nugoli di mosche.

Sono piuttosto blandi, ma potete ovviare al problema rendendoli personaggi a tre dimensioni. Non fate incontrare ai vostri giocatori “un diavolo delle ossa”. Fate loro incontrare Arthakash il Tetro, comandante della Settima Legione dei Divoratori di Morti. Un condottiero che si trova costantemente messo in ombra dal suo superiore, e che sfoga la frustrazione sui sottoposti e sui prigionieri. Se solo potesse mettersi in mostra con qualche atto particolarmente malvagio, con qualche campagna militare di successo…

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