Dungeon23 – ventisettesima settimana

Mi sono imbarcato in una challenge, cosa inusuale per me.
Si chiama Dungeon23 e questo è il link al post originale. Teoricamente lo scopo di questo esercizio sarebbe quello di scrivere una stanza al giorno, un livello alla settimana, e così creare un megadungeon di 365 stanze. Ogni settimana ha un tema suggerito dall’autore del post, ma in realtà è tutto molto libero. Tanto più che ho già visto molti usare la sfida per scrivere cose diverse. Per esempio una casa al giorno, per una strada la settimana, per definire una città.

Inizialmente non pensavo di aderire a Dungeon23, perché i dungeon mi piacciono… in teoria. Idealmente. L’idea di un megadungeon mi piace parecchio, ma poi metterla in pratica è un’altra cosa. Ho giocato e gioco ancora molto via forum, e i dungeon sono proibitivi, lunghi. Forse questo mi ha plasmato come narratore e giocatore, perché anche dal vivo di solito inserisco un dungeon ogni otto o nove sessioni. Anche così sono spesso opzionali e quasi sempre mi affido al Five Room Dungeon, quindi sono tutt’altro che MEGA-dungeon.

Però poi ho avuto un’idea, un’idea interessante: scrivere qualcosa di simile, e al contempo qualcosa di utile per me. Perché in fondo un megadungeon non lo avrei probabilmente mai usato (ma su Eos, la mia ambientazione base, forse esiste una nazione-dungeon… una cosa alla quale devo ancora pensare un poco prima di buttarla giù su carta, se mai lo farò). Però ci sono altri tipi di strutture che possono tornarmi comode.

Così ho deciso di compilare una raccolta di isole. Su Eos c’è un grande arcipelago che è già stato luogo di alcune sessioni e di due avventure brevi. L’ho però appena tratteggiato, quindi questa è l’occasione per fare di meglio.

Ho deciso alcune regole personali che cercherò di rispettare. Non mi ucciderò se poi non sarò del tutto aderente, ma dovrebbero darmi una linea guida da rispettare. Speriamo bene.

  • Ogni giorno descrivo un luogo di un’isola e un PNG che abita in quel posto.
  • Ogni settimana concluso un’isola.
  • Posso recuperare i giorni perduti, ma in ordine, e non posso anticipare i giorni futuri.

Come potete notare questa parte sarà uguale per tutti gli articoli. In merito alle isole di Khard nel loro insieme, vi rimando al primo articolo, Dungeon23 – L’inizio | Il Blog Bellicoso.

Con questa isola supero la metà della challenge… chi avrebbe scommesso che sarei riuscito a resistere tanto a lungo?

La ventisettesima isola

Il tema della settimana è Fortuna. Anche se gli halfling della mia ambientazione non sono intrinsecamente fortunati, ho voluto dedicare loro un’intera isola dell’arcipelago. I flin (così vengono di solito chiamati) sono noti per compiere una sorta di Viaggio che dura tutta la vita. Sono nomadi, ma non strettamente per necessità. Piuttosto, per loro la vita è un cammino tanto fisico quanto spirituale, un divenire costante. Un flin si definisce in base ai luoghi che ha visitato e alle esperienze vissute.

Ma alcuni flin smettono di Viaggiare… per scelta, o perché costretti dagli eventi.
A Bi’zu-Ti è successo proprio questo: un nutrito gruppo di flin in viaggio su una flottiglia si è visto costretto ad un approdo sull’isola. Impossibilitati a ripartire, l’hanno colonizzata. Naturalmente ora possono andarsene quando vogliono, perché nel frattempo la navigazione di alto mare si è fatta più frequente… ma ormai sono diventati quasi tutti no-flin, ovvero sedentari.

Il concetto di fortuna si sviluppa per tutta Bi’zu-Ti. Il fatto che l’isola fosse lì accogliente e libera da altri popoli è già un bel colpo di fortuna. Ma ci sono altri tipi di “fortune”. Per esempio, la fortuna del villaggio di Zuria è l’abbondanza delle pianure circostanti, fertili e piacevolissime. Gli hoflin trovano la loro fortuna nella foresta delle nebbie. Altri giocano la propria fortuna nel casinò.

In generale Bi’zu-Ti è un posto bucolico, piacevole. I suoi abitanti si sentono grati per aver avuto la fortuna di una vita così semplice e gioiosa. Non tutte le isole devono avere degli spunti per delle avventure… anche se forse qui è comunque possibile organizzare qualcosa. Magari la fortuna dell’isola dipende da qualcosa di specifico, come lo spirito Fortuna (dal nome fantasioso!)?

Di seguito le foto dell’isola.

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