Dungeon23 – sedicesima settimana

Mi sono imbarcato in una challenge, cosa inusuale per me.
Si chiama Dungeon23 e questo è il link al post originale. Teoricamente lo scopo di questo esercizio sarebbe quello di scrivere una stanza al giorno, un livello alla settimana, e così creare un megadungeon di 365 stanze. Ogni settimana ha un tema suggerito dall’autore del post, ma in realtà è tutto molto libero. Tanto più che ho già visto molti usare la sfida per scrivere cose diverse. Per esempio una casa al giorno, per una strada la settimana, per definire una città.

Inizialmente non pensavo di aderire a Dungeon23, perché i dungeon mi piacciono… in teoria. Idealmente. L’idea di un megadungeon mi piace parecchio, ma poi metterla in pratica è un’altra cosa. Ho giocato e gioco ancora molto via forum, e i dungeon sono proibitivi, lunghi. Forse questo mi ha plasmato come narratore e giocatore, perché anche dal vivo di solito inserisco un dungeon ogni otto o nove sessioni. Anche così sono spesso opzionali e quasi sempre mi affido al Five Room Dungeon, quindi sono tutt’altro che MEGA-dungeon.

Però poi ho avuto un’idea, un’idea interessante: scrivere qualcosa di simile, e al contempo qualcosa di utile per me. Perché in fondo un megadungeon non lo avrei probabilmente mai usato (ma su Eos, la mia ambientazione base, forse esiste una nazione-dungeon… una cosa alla quale devo ancora pensare un poco prima di buttarla giù su carta, se mai lo farò). Però ci sono altri tipi di strutture che possono tornarmi comode.

Così ho deciso di compilare una raccolta di isole. Su Eos c’è un grande arcipelago che è già stato luogo di alcune sessioni e di due avventure brevi. L’ho però appena tratteggiato, quindi questa è l’occasione per fare di meglio.

Ho deciso alcune regole personali che cercherò di rispettare. Non mi ucciderò se poi non sarò del tutto aderente, ma dovrebbero darmi una linea guida da rispettare. Speriamo bene.

  • Ogni giorno descrivo un luogo di un’isola e un PNG che abita in quel posto.
  • Ogni settimana concluso un’isola.
  • Posso recuperare i giorni perduti, ma in ordine, e non posso anticipare i giorni futuri.

Come potete notare questa parte sarà uguale per tutti gli articoli. In merito alle isole di Khard nel loro insieme, vi rimando al primo articolo, Dungeon23 – L’inizio | Il Blog Bellicoso.

Con questa isola raggiungiamo il primo mese ed è il caso di tirare le somme.
Per ora devo dire che sono piuttosto soddisfatto da come sto procedendo. Sono regolare e costante, mi ritaglio quei dieci-quindici minuti per scrivere il necessario. Potrei migliorare un po’ con il disegno delle mappe, ma spero che alla 52esima isola avrò acquisito almeno un tratto più sicuro! Non sto nemmeno usando molto i generatori casuali di luoghi. Non che ci sia qualcosa di male, ma sono lieto di avere ancora abbastanza inventiva da tirar fuori al volo una trentina di posti diversi senza bisogno di una mano.

La sedicesima isola

Il tema della settimana è Città. Passiamo quindi abbandonare per un po’ le isole selvagge e bucoliche, e invece addentrarci in un aspetto meno ovvio dell’arcipelago di Khard. La sua popolazione di norma è sparsa in numerosi piccoli villaggi distribuiti su centinaia di isolette… ma è una popolazione notevole. Quando le isole sono abbastanza grandi, come è il caso per K’O’Tau-Ti, allora si possono anche vedere “villaggi-città” di dimensioni notevoli.

K’O’Tau-Ti ha diverse città e sobborghi, e il resto del territorio è una grande estensione di terreno agricolo necessario a sfamare la popolazione dell’isola. In luoghi come questo si creano commistioni culturali molto interessanti: città fondate dai samudhi ora popolate da fl’alma e persino tean; villaggi athadi che cercano di ricreare l’aspetto che dovevano avere le città del Regno di Bronzo… eppure sono chiaramente ricche di cultura locale, dai piccoli altari per gli spiriti alle mura di pietre affastellate l’una sull’altra.

Se qui il commercio la fa da padrone, anche la cultura è piuttosto importante. Un tale melting pot è destinato a stimolare il pensiero dei suoi abitanti: arte, filosofia e scienza sono occupazioni molto diffuse e l’isola ha dato i natali a individui famosi e prestigiosi, geni nel loro campo.
Sicuramente un posto del genere è adatto a spezzare un po’ la “monotonia” delle altre isole: stufi di girovagare per il mare e approdare in luoghi strani e selvaggi, i personaggi potrebbero dedicarsi ad un po’ di avventure urbane e cittadine qui a K’O’Tau-Ti.

Comunque l’isola ha anche una piccola scuola di magia, può tornare utile per avventure in stile Strixhaven.

Di seguito allego al solito le sette entries della settimana. Spero riusciate a leggerle, visto che ho pure fatto un paio di correzioni!

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