Monster Weaknesses – una Recensione

Di recente ho fatto un acquisto corposo di POD (Print On Demand) su DriveThruRPG, e avete già potuto leggere una delle recensioni. Nel frattempo il pacco è arrivato… nonostante tutto.
C’è stato qualche piccolo intoppo causato dai corrieri nostrani; ma è anche l’occasione per me di fare la mia prima marchetta. Infatti mi sono trovato a pagare due volte le spese doganali. L’ho fatto una volta prima della spedizione (in realtà è l’unica possibilità per i pacchi assicurati sopra un certo valore) e poi sono stato costretto a farlo di nuovo alla consegna. Ci deve essere stato un disguido da qualche parte, credo da parte del corriere che forse non ha etichettato correttamente il pacco… comunque mi era stato detto da DriveThruRPG di scrivere loro in caso si fosse presentato questo (pare raro) caso. Ebbene, mi hanno rimborsato questo secondo pagamento al 100% in sette minuti netti. Letteralmente.
In generale devo dire che il customer care di DriveThruRPG è davvero buono e ben organizzato. Già in passato mi hanno risposto con un tempismo e un’efficienza senza pari.
Fine della marchetta. Se vogliamo chiamarla così; a me non ne viene niente, ma per una volta che mi trovo ad avere a che fare con un’azienda che funziona bene mi fa piacere dirlo. Di solito si sottolineano solo le esperienze negative.

Comunque, dopo Home Field Advantage passo ad un prodotto complementare: i due manuali “Monster Weaknesses” e “Monster Weaknesses of the multiverse”.
Il primo è opera di Daniel Kahn, Ari Messenger, Ashton Duncan, Bryan Holmes, GlitchyPixie, Maddison Nichol, Michael Rosenthal, NeverNotDM, Noah Grand, V.J. Harris, Xhango Games. Il secondo è da attribuire a Daniel Kahn, Ari Messenger, Devlin DM, GlitchyPixie, Maddison Nichol, Michael Rosenthal, NevernotDM, Phaerlax, Purple Bog Press, Xhango Games, Eventyr Games.

Se il primo manuale era uno spesso volume in copertina rigida (arrivato praticamente perfetto a parte un angolino, carta spessa e stampa nitida), questi due sono manualetti più piccoli e in versione paperback. Hanno rispettivamente 59 e 56 pagine. Le prime pagine di entrambi i manuali sono identiche, perché volendo è possibile acquistare solo uno dei volumi. Dipende da cosa cercate.


Introduzione

HFA amplia le opzioni a disposizione del master con le Azioni di Tana.
Monster Weaknesses invece lo fa aggiungendo delle debolezze, come si deduce dal titolo. Anche qui è qualcosa di tutt’altro che banale, e a mio modesto parere amplia parecchio la giocabilità di certe creature.

La maggior parte delle debolezze qui presentate sono più che altro delle vulnerabilità, ma non in senso strettamente meccanico. Sarebbe facile e banale stabilire che una creatura di ghiaccio sia debole ai danni da fuoco. No, qui si è scelta una via più interessante e meno ovvia.

Innanzitutto però partiamo dall’introduzione presente nei due manuali
Qui si spiega come introdurre la questione delle weaknesses. Ci sono vari modi per aggiungere queste regole al tavolo: tramite semplici tiri di conoscenze, con un talento, agganciandosi alle meccaniche del Nemico Favorito del Ranger… Il sistema è abbastanza semplice e facile da incorporare in qualunque avventura. Lo stesso manuale sottolinea che non è necessario aggiungere questi elementi ad ogni mostro e ogni creatura; anzi è preferibile limitarlo a creature notevoli o particolarmente pericolose.

In realtà trovare i punti deboli di un mostro è abbastanza semplice… fino ad un certo punto. Diciamo fino ad un certo Grado di Sfida. Poi le cose si fanno difficili. Infatti la CD della prova è pari a 10 + il GS del mostro. Il che vuol dire che inizialmente la CD è 10, ma può raggiungere vette notevoli. Un GS 15 ha una CD25, e un Balor (GS19) ne ha una di 29!! Non è proprio facile, e anche ottenendo vantaggio al tiro il risultato non è sicuro. Però è giusto così, secondo me. I mostri sono già più o meno equilibrati, hanno punti di forza e punti deboli. Questi sono dei punti deboli aggiuntivi e quindi non dovrebbero essere disponibili senza un po’ di fatica.

Suggerisco ai DM di fornire alcune di queste informazioni come parte del loot per missioni secondarie. Il party deve affrontare un drago antico e teme di non farcela? Ecco, basta mandarli ad esplorare un antico tumulo di adoratori dei draghi, e far trovare qui un indizio su come sconfiggerlo. Una delle sue debolezze. Senza tiri, ma al posto di quello che potrebbe essere un oggetto magico o una montagna d’oro.

Se sanguina, possiamo ucciderlo

I due manuali comprendono debolezze (di solito due per mostro) per tutti e 500 i mostri del Manuale dei Mostri, e per tutti e 250 del Monster of the Multiverse. Come siamo messi in termini di varietà? Piuttosto bene, devo dire.

Alcuni punti deboli sono squisitamente narrativi, e anzi sono utilizzabili quasi sempre al di fuori da un combattimento. Per esempio è possibile ingannare un Kenku usando il tono della voce per trasmettere un messaggio segreto: gli uomini-corvo sono abili imitatori ma per questo non comprendono particolarmente bene le inflessioni e gli innuendo.
Altre debolezze hanno invece un uso più diretto: indeboliscono un mostro, oppure gli impediscono di usare specifiche azioni o capacità. Danneggiare un Azer con il freddo può “spegnerlo”. Stringendo il lungo collo sinuoso di un Drago Verde gli si può impedire di usare il soffio. Ci sono vulnerabilità che possono semplicemente rimandare o impedire il combattimento: presentatevi da un Dao con addosso abbastanza gioielli e stoffe pregiate e sarà amichevole nei vostri confronti. Certe vulnerabilità aprono a meccanismi anche un po’ complicati. Per esempio se si conosce un incantesimo che infligge danni elettrici e si ha uno slot di lv3+ libero, è possibile spenderlo come reazione per annullare i danni subiti dal soffio di un Drago Blu. E poi il prossimo attacco elettrico contro di lui ignorerà l’immunità.
Alcune di queste opzioni sono praticamente mandatorie se vogliamo un po’ di realismo o versatilità: i Blight sono mostri da sempre associati all’albero di Gulthian, quindi ad un vampiro. Naturale che il manuale decida che sia possibile scacciarli come se fossero nonmorti!

Ci sono due piccoli difetti, comuni però solo a pochissime entries dei manuali.

  1. Alcune debolezze si possono comprendere al volo, ma non è possibile (o facile, o sensato) apprenderle prima dello scontro. Per esempio si può provare ad entrare in lotta con un coccodrillo e chiudergli le mascelle, proverbialmente facili da bloccare. Ok, divertente. Ma chi entrerà mai in lotta con un Coccodrillo Gigante per poi apprendere questa informazione? Certo può comunque essere scoperta leggendo dei libri, o parlando con gente del posto ma… è facilmente una debolezza che non entrerà facilmente in gioco.
  2. Alcuni punti deboli richiedono viceversa una certa programmazione, una conoscenza molto precedente allo scontro. Il Drago Rosso può essere indebolito se almeno parzialmente sommerso in acqua. Di nuovo, da adito a scene interessanti e anche a molto roleplay (trovare il posto adatto ad un’imboscata, magari, che abbia un lago?) ma richiede molta fortuna e molto impegno e resta molto poco probabile.

Conclusioni

Sicuramente questi due manuali sono ad uso e consumo dei soli DM. Ma sono davvero utili? Valgono il loro prezzo?
Risposta breve: si.

Risposta più lunga: come già nella mia scorsa recensione devo sottolineare che mi piacciono molto i manuali con poca fuffa e tanta ciccia. Non è poi cosa così comune. Molti manuali di terze parti aggiungono bei disegni, riquadri con informazioni sull’ambientazione, piccole sezioni narrative… e mappe, oggetti magici, un incantesimo o due… ma poi il succo del manuale si potrebbe condensare in tre o dieci pagine. Il resto è una guarnizione, gustosa ma non necessaria.
Qui ci sono alcuni di questi fronzoli, ma i manuali sono carichi di materiale. Alcune debolezze sono ripetute più volte, ma ciò vale per i mostri che appartengono alla stessa famiglia, come i vari Yuan-ti.
Apprezzo la scelta di dividere in mostri per tipo, ma a volte crea un po’ di confusione: appunto lo Yuan-ti pureblood è effettivamente un umanoide, ma gli altri Yuan-ti sono mostruosità. Quindi non sono tutti vicini tra loro. Non è certo un grave problema, giusto un’inezia.

Altra piccola critica (ma vale più per il primo volume) è l’uso delle immagini per alcuni mostri. Non sono necessarie, rubano spazio per niente. Questo non è un bestiario, ma un corollario ad un manuale che dobbiamo già avere; piuttosto sarebbe stato meglio togliere tutte le immagini stock di DMGuild per dare maggior risalto a quelle originali. Nel secondo volume questa cosa si è un po’ ridotta e ho notato più immagini originali che riciclate.

Per il prezzo complessivo di 33,54€ i due manuali sono un piccolo affare; peccato solo che non ci fosse il PDF in omaggio, e l’acquisto POD+PDF comincia ad essere un po’ più impegnativo (si aggira attorno ai 55€!!!).

Il voto complessivo è un bel 9/10 che vale per entrambi i volumi. Non c’è una vera differenza qualitativa tra i due, e se il primo ha più mostri, il secondo ha più artwork originali e alcune idee davvero divertenti. Peccato non abbiano ancora pensato di fare un unico volume, magari cartonato, con tutti i mostri. Sarebbe certamente un best seller!

P.s. ora che sto editando l’articolo ho visto che c’è anche un PDF dedicato solo a Spelljammer, di 20 pagine. Non saprei dire come sia, non mi interessa particolarmente.

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