I Nuovi Mostri – 44 – Giganti!

Ma come! Saltiamo il turno? Beh, se non posso farlo i giganti con le loro gambe lunghe…

Di recente ho impiegato i giganti nella mia campagna di Eos. E come tutti i DM con qualche tacca sulla cintura, so bene che di solito i giganti sono noiosi. Almeno a livello meccanico, sono solo dei grossi umani armati e capaci di lanciare massi. Il fatto che siano GIGANTI non sembra influire molto in gioco.

Così mi sono messo a spulciare il web in cerca di cose utili per migliorare i giganti. Ci ho messo un po’ le mani, e sono abbastanza soddisfatto del risultato.

Ma prima, come sono i giganti di Eos?

Orchi, Ogre, Giganti

Su Eos, la mia attuale ambientazione, i giganti non sono altro che orchi. La maggior parte degli orchi vive un’esistenza violenta e anche abbastanza breve. Morti violente contro altri orchi, contro uomini e hoflin del nord, contro bestie. Cattivo tempo e malattie. Ma in via del tutto teorica in quanto figli della dea della terra e della vita, gli orchi hanno una durata della vita molto estesa. Qualcuno dice che rivaleggia con quella degli aelfyr.

Come certi rettili, gli orchi non smettono mai di crescere. Diventano adulti in fretta ma restano degli eterni adolescenti: lo scheletro si rafforza e le ossa si allungano, i muscoli si rafforzano, la massa corporea aumenta in proporzione.

Un orco che raggiunge i sessant’anni o giù di lì svetta di mezzo metro sopra i più alti degli umani. Nel giro di altri vent’anni può arrivare a tre metri e mezzo di altezza e anche di più. Uno dei grandi re degli orchi, colui che conquistò la città poi nota come Arog’zor, era alto quasi dieci metri.

Naturalmente i giganti sono molto rari, Innanzitutto perché un orco deve riuscire a sopravvivere davvero a lungo, e poi perché più diventa grosso più cibo deve ingurgitare. Per questo i giganti tendono a trovarsi nei luoghi dove vivono grossi animali: la megafauna.

Con il tempo i giganti si avvicinano sempre di più alla loro “madre”, la terra. Per alcuni la pelle si fa come roccia. Ad altri cominciano a crescere muschi, arbusti e persino alberi sul corpo, in una bizzarra simbiosi. Certi giganti padroneggiano le forse degli elementi naturali quali il vento, la pioggia, il mare e il vivo magma che scorre nel ventre del mondo.

La maggior parte delle persone non vedrà mai un gigante in tutta la sua vita. Quando sei alto sei metri ti interessano davvero poco le faccende dei “piccoletti”. Ma quei giganti “piccoli”, noti anche come ogre, sono un po’ più diffusi.

Alcuni ogre possono produrre una prole di ogre, sebbene la maggior parte partorisca cucciolate di orchi (le matrone ogre sono spesso il fulcro di un clan orchesco molto numeroso e influente). Certe popolazioni di orchi crescono più rapidamente almeno nella prima fase della vita.
Ci sono anche etnie orchesche che non crescono più di un paio di metri al massimo. Alcuni misteri non verranno mai svelati.

Gli ogre possono essere incontrati sul campo di battaglia, e sia i klaya che i nani ne hanno affrontati molti nelle gelide terre del nord.

Sulle spalle dei Giganti

Come possiamo rendere un gigante interessante a livello meccanico? Le regole dovrebbero essere divertenti ma non troppo complesse. Ci dovrebbe essere una sorta di filo conduttore che li renda riconoscibili.

La cosa più ovvia è giocare sulle dimensioni. Ok, ci sono molti mostri di taglia Grande o maggiore. Spesso gli unici momenti durante i quali la taglia ha un senso è quando si parla di lotta: un drago Enorme non può essere preso in lotta da un avventuriero Medio; oppure un mostro Colossale con attacco a morso può inghiottire un personaggio in un boccone. Ah, certo: la taglia influenza anche i dadi vita del mostro ma… non è proprio una cosa che salta all’occhio durante il combattimento.

No, di solito la taglia non è un elemento che spicca dal blocco statistico di un gigante. Sappiamo che è alto perché… uhh… si chiama gigante. Occasionalmente un personaggio furbo troverà un modo per infilarsi in un posto dove il gigante non può seguirlo. Bello. Ma poi?
Ecco quindi qualche spunto. Potete usare queste idee come un pacchetto completo, o scegliere solo quelle che volete. Direi che valgono per tutti quei giganti che sono ti taglia superiore a quella Grande.

  • Se un gigante viene colpito in mischia da una creatura di almeno due taglie inferiori con portata di 1,5m o meno, il gigante subisce danni dimezzatiOvvero: un gigante è alto e robusto. Le gambe sono vulnerabili e fragili, vero, ma di certo non contengono organi vitali (si, ci sono importanti passaggi del sistema circolatorio, ma non esageriamo con il realismo). Un gigante anche non troppo sveglio indossa parastinchi per proteggersi dai “piccoletti”. Piuttosto che aumentare la CA del gigante, i danni inflitti da creature appiedate e senza particolare portata non sono molto efficaci. In soldoni: se volete uccidere un gigante usate armi a distanza o picche. O incantesimi. Oppure volate per colpirlo in faccia.

  • Quando un gigante attacca un bersaglio in mischia e manca il colpo di 5 o meno infligge comunque danni dimezzati. Capacità come evasion annullano totalmente i danni subiti dal bersaglio. Il randello di un gigante di pietra è grande suppergiù come il barbaro del party. Se anche il guerriero riesce ad alzare lo scudo e bloccare l’impatto, non può disperderlo interamente. Oppure il colpo è tale da sollevare detriti in stile shrapnel.

  • Se un gigante si muove attraverso lo spazio di una creatura di almeno due taglie inferiori, la creatura deve superare un TS di Destrezza o subire X danni. La CD è pari a 8 + mod. di Forza; i danni sono pari al numero di Dadi Vita del gigante. La CD è volutamente bassa e non comprende il bonus di competenza del mostro perché altrimenti sarebbe facile per il gigante calpestare un personaggio usando tutto il movimento per fare avanti e indietro. Ok, realistico, ma risulta in una serie lunghetta di TS e sinceramente diventa noioso. Questo è giusto un di più: il gigante carica il party ma non si ferma davanti a loro, prosegue di un 2-3 metri scompigliando la formazione e schiacciandone un paio.

  • Se un gigante ha una creatura afferrata può scagliarla. Si usano le medesime statistiche del lancio delle pietre del gigante, ma il danno inflitto alla creatura scagliata (e ad un eventuale bersaglio) è pari a quello di un colpo in corpo a corpo del gigante. Il gigante con multiattacco usa un attacco per afferrare e uno per scagliare. Di solito ci riesce perché ha un bonus notevole di Atletica; qui ho pensato di abbassare un po’ i danni perché quelli dei massi sono davvero notevoli E sono condizionati dalla presenza o meno di proiettili.

  • Il colpo di masso di un gigante ha un’area d’effetto con un raggio di 1,5m. Il tiro per colpire viene effettuato contro la CA di tutte le creature nell’area. Ok, trovo stupido che un gigante scagli un masso da 4d10 danni, grande come un cavallo, e possa colpire un solo bersaglio. Magari ci sono quattro guerrieri messi a falange e questo grosso masso ne uccide solo uno. Perché mai D&D da così tanta importanza alla Destrezza dei personaggi per poi mettere così pochi attacchi ad area per i mostri?

C’è anche un’alternativa…

Umani Giganteschi!!!

Si può sempre prendere una via opposta a quella prescelta, per vedere cosa succede. Sapete, no buscar el levante por el ponente

Infatti potete personalizzare i giganti rendendoli semplicemente grossi umanoidi. Date loro capacità di classe, equipaggiamento specializzato, magie e talenti. Un gigante è temibile, un gigante armato di alabarda e con i talenti sentinel polearm master è terrificante! O pensate ad un mago che lancia incantesimi di settima cerchia, ma è alto 9m, ha 160 punti ferita, forza 26 e pugni da 2d8 danni!

Questa è una soluzione semplice, se non certo elegante. Ma può funzionare anche al volo, per caratterizzare un gigante sui due piedi. Come DM avete una certa padronanza delle regole per la creazione dei personaggi, e potete aggiungere qualche capacità in pochi minuti, anche subito prima della sessione.

 

Qualche Idea sui Giganti

Bene, non sarebbe un mio articolo senza qualche idea folle e alternativa. I “miei” giganti di Eos non sono una grande variazione dal modello originale. Gli Ettin per esempio sono praticamente orchi-giganti, e in generale la distinzione orco-ogre-gigante è labile.

Ma cosa potrebbe usare le statistiche del gigante, l’aura di possenza del gigante, e non essere un umano molto molto alto?

  • Teste di animali. Questa viene direttamente dall’ambientazione di Dark Sun: lì moltissimi giganti hanno il capo di un animale, come per esempio un rinoceronte o un ippopotamo. Ma perché non di leone o lupo? Un po’ come gli dei egizi, i giganti hanno questa strana commistione di elementi umani e animali. Quale è il motivo? Forse è una maledizione di un dio offeso dal loro comportamento. Oppure sono segni della loro vicinanza al mondo naturale. Può essere anche che ci sia una gerarchia. I giganti di collina hanno la testa da caprone, sono puzzolenti e rozzi; i giganti del gelo hanno il capo di poderosi orsi bianchi, o mammuth; quelli di fuoco hanno splendide criniere di leone; e così via. I giganti più forti e saggi forse hanno capo umano… e forse si può collegare il tutto ad una specie di ciclo di rinascite e reincarnazioni? Sarebbe interessante! I giganti potrebbero essere i veri “eroi” del mondo, investiti dagli dei di grandi poteri e responsabilità. Se agiscono bene e saggiamente diventano sempre più simili ai numi creatori, ma se divengono gretti o selvaggi si imbestialiscono fino ad abbassarsi al livello dei veri animali. Ha anche senso se si considera che l’intelligenza dei giganti aumenta, in media, con l’aumentare di stazza e Grado di Sfida.
  • Costrutti. Questa è una modifica sostanziale solo fino ad un certo punto. Diciamo che basta ricordarsi che questi giganti non bevono, mangiano o respirano perché sono artificiali. Possono essere anche immuni a charme e paura, ma non è detto: se sono sufficientemente intelligenti possono avere le stesse vulnerabilità all’ammaliamento di un comune umano.
    Pensate ai mostri di Shadow of the Colossus. Enormi, vagamente animaleschi, vagano per il mondo senza uno scopo apparente. Forse erano guardiani di un mondo ormai scomparso. Oppure è ciò che resta di divinità alle quali sono stati strappati i poteri.
    Possono essere minacciosi per la loro grande stazza, eppure hanno una sorta di aura malinconica ed è facile provare pena per loro. Non sono direttamente pericolosi, ma spesso la loro programmazione originale li conduce su percorsi che possono danneggiare le comunità dei “piccoletti”. Forse diecimila anni fa la tua città ancora non esisteva, ma ora si trova sul tracciato di un uomo di pietra alto trenta metri… indovina chi sta per perdere la casa?
  • Fate. I giganti sono creature fatate, e la loro grande taglia è solo un trucco. In realtà i giganti sono in media alti dai trenta ai centosessanta centimetri; però possono usare la magia per crescere fino ad altezze vertiginose. Questa è a metà tra un’illusione e una vera trasmutazione, quindi il pugno di un gigante è comunque letale per una persona comune. Alcuni giganti possono anche trasformarsi in altre cose, come draghi o animali. I più deboli sono quelli delle colline: folletti sporchi di terra e intelligenti più o meno come un mattone, però maligni e molto territoriali. Sono simili ai coboldi (quelli del folklore) e amano trasformarsi all’improvviso per bullizzare e spaventare le vittime che poi derubano. I giganti delle nevi sono in realtà fate leggiadre, di aspetto femminile, vestite di diafani veli; però assumono anche la forma di villosi e barbuti colossi con armature ed elmi cornuti per intimorire i viaggiatori. E per divertirsi, sono delle burlone. I giganti di fuoco in realtà sono folletti molto vicini ai nani come stile di vita; vivono sottoterra vicino ai vulcani e amano costruire e forgiare. Si ingrandiscono per lavorare ad opere grandiose e per proteggerle dai ladri. E così via.
  • Antichi abitanti del mondo. Forse i giganti sono i primi veri figli degli dei. O li precedono, avendoli creati sognandoli e inventando le prime leggende. Naturalmente non assomigliano affatto a degli esseri umani. Sono come dei lucertoloidi, o uomini-dinosauro. Camminano strisciando le code scagliose al suolo, sibilano una lingua che dovrebbe essere morta da cento mila anni, e con i loro vecchi stanchi guardano un mondo che non riconoscono più. Sono pochi e sparpagliati per il mondo; alcuni vengono ancora venerati come individui di sapienza e conoscenza, altri si sono ritirati nelle antiche fortezze e odiano o temono gli umani e le altre razze giovani.
  • Alieni. Perché no? I giganti sono semplicemente creature giunte su questo pianeta da un luogo diverso. Forse un gigante gassoso, e i loro corpi colossali qui sono disagevoli e pesanti ma a casa galleggiano liberi nell’atmosfera liquida. Forse vivono in tute-scafandri altamente tecnologiche, e quando un gigante viene ucciso la sua tuta viene smontata e studiata dagli umani… ogni gigante morto porta ad un grandioso balzo tecnologico degli umani! O se non vi piace la fantascienza, potete pensare ai giganti come a delle aberrazioni da un’altra dimensione. Orribili a vedersi, cresciuti sotto strani cieli illuminati da stelle impossibili, sono fulcri di caos e devastazione. Al loro passaggio la natura si ritira inorridita, le piante muoiono e gli animali fuggono.

 

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