I Nuovi Mostri – 4 – Ankheg

  Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.



La descrizione standard dell’Ankheg lo fa somigliare più al terrore dei contadini che ad un temibile mostro in grado di sterminare un party di giovani avventurieri. È infatti un insetto infestante che scava tane sotterranee ed emerge per assalire la preda, lasciando dietro di sé un grosso tunnel. Sputa acido, afferra con le mandibole e… basta.

Può essere molto pericoloso se incontrato ai primi livelli perché è robusto e infligge danni notevoli, afferra la preda e la trascina sottoterra. Potrebbe cogliere di sorpresa un bersaglio debole (e punterà proprio a quello, potendo scegliere tra un tenero mago e un corazzatissimo guerriero) e anche uccidere o menomare un personaggio. Ma è noioso. Perché l’incontro con un grosso insetto sotterraneo dovrebbe essere eccitante, fattore pericolo a parte?

So bene che è praticamente un grosso insetto, l’incrocio di un grillotalpa e della larva della formicaleone. Un grosso insetto sotto steroidi, visto che è suppergiù della taglia di un orso. E so bene che alla fine della fiera è un animale e non un mostro intelligente. Quindi deve essere gestito come un orso o un lupo. Ma come possiamo renderlo più stimolante?

Altri Scavatori
Un buon metodo consiste nell’utilizzarne le statistiche per rappresentare qualche altro tipo di creatura. È una cosa che faccio spessissimo nelle mie avventure e funziona sempre: i giocatori più smaliziati sono meno propensi a fare dell’involontario metagame, e ciò mi permette di aggiungere varietà agli scontri senza forzare la narrazione.

  • Bulette. Appena nata la Bulette non assomiglia molto al temibile squalo di terra che terrorizza gli avventurieri: il guscio di roccia cresce con il passare degli anni e la larva di Bulette deve compiere diverse mute prima di diventare adulta. Nel frattempo è più vulnerabile e quindi pur vivendo sottoterra impiega un metodo di predazione più cauto. Mentre gli adulti emergono divorando qualsiasi creatura trovino sul cammino, le larve tendono agguati a vittime più deboli e indifese. Speciali ghiandole vicino alle fauci secernono una sostanza corrosiva ma anche appiccicaticcia, che la piccola Bulette usa per difendersi e per sciogliere le rocce allo scopo di costruirsi i primi strati di corazza.
  • Graboid. Se avete visto “Tremors” sapete di cosa sto parlando. L’Ankheg ha tutto ciò che gli serve per essere un verme predatore: sensi sviluppati, tenaglie, capacità di scavare. Potete usarlo per emulare gli eventi di questa classica commedia horror, magari per una one-shot o per una piccola side quest. Può essere divertente costringere i personaggi a pianificare gli spostamenti per non attirare i vermi, e può essere un ottimo stimolo per insegnare a dei nuovi giocatori il meccanismo delle azioni preparate!
  • Rugginofagi selvatici. Il Rugginofago è un mostro noto per la sua propensione a mangiare i metalli. Secondo alcuni studiosi è il frutto degli esperimenti magici di qualche mago pazzo (probabilmente lo stesso che ha inventato l’Orsogufo). Ma da che bestia è partito? Non certo da una piccola tarma! Forse i primi Rugginofagi erano Ankheg sottoposti ad esperimenti a base di ruggine e acido? Oppure il Rugginofago si è evoluto per occupare una nicchia molto specifica?
  • Talpe Crudeli. Se avete un po’ di esperienza delle edizioni passate di D&D, allora sapete che esistono versioni più grandi e più forti di molti animali comuni: sono gli animali crudeli (dire in inglese). Esistono il Lupo Crudele, l’Orso Crudele e c’è chi dice che gli umani siano in realtà Halfling Crudeli! Perché non dovrebbe esistere la Talpa Crudele? In una sessione a tema comico o grottesco, i personaggi potrebbero dover affrontare questi terribili predatori degli orti. Utilizzate le pinze per rappresentare gli unghioni, e in merito allo sputo acido… potete non credermi, ma alcune talpe hanno la davvero una saliva vagamente tossica!

Incontri con gli Ankheg
Anche lasciando gli Ankheg così come sono, possiamo provare a inserirli in un contesto un po’ più elaborato del classico “incontro casuale lungo la strada”.

  • Guastatori. Gli Ankheg sono intelligenti come comuni insetti, ma ciò non vuol dire che non possano essere addestrati. Un gruppo di gnomi particolarmente intraprendente ha catturato e ammaestrato alcune larve: ora le mette al servizio del miglior offerente come unità guastatrice.
    Così mentre il party sta difendendo le mura della fortezza da un assalto dell’esercito nemico, il terreno trema e un gruppo di insetti corazzati emerge attaccando con spruzzi d’acido e affilate tenaglie! Nel frattempo gli gnomi sabotatori distruggono le scorte alimentari e avvelenano le riserve idriche.
  • Insetti da Tartufi. Non tutti gli incontri devono avere esito letale. Un nano che commercia in spezie e cibi pregiati ha al proprio servizio un Ankheg che utilizza per cercare tartufi e altre prelibatezze sotterranee… ma ora gli è scappato nel Sottosuolo! Le pinze dell’insetto sono state limate e le ghiandole asportate, perciò non è pericoloso, ma il suo valore economico è inestimabile: il party dovrà ritrovarlo prima che finisca preda di chissà quale mostro.
  • Infestazione Dimensionale. Gli Ankheg non sono originari del nostro mondo, ma sono una specie extraplanare: essi giungono richiamati da una setta di degenerati adoratori di Uc’thirra, Colui che Scava nelle Tenebre. Una volta arrivati gli Ankheg cominciano a scavare numerose gallerie per indebolire le fondamenta di palazzi, templi o mura. Il culto di Uc’thirra dedica al proprio patrono le vite di tutti coloro che muoiono nei crolli così causati; cultisti abbastanza ambiziosi sono arrivati a distruggere dighe o luoghi densamente affollati per mietere più vittime.
    Quando il party comincia ad indagare sui misteriosi incidenti in città, incappa in un gruppo di orridi insetti scavatori, accompagnati da ripugnanti adoratori del male.

Varianti
Se infine volete aggiungere un po’ di varietà, ecco qualche spunto per introdurre degli Ankheg diversi da quelli presenti sul manuale.

  • Ankheg Alato. Poche cose sono più disgustose di uno scarafaggio che zampetta sul muro. Una di queste è uno scarafaggio che apre le ali e si alza in volo. Gli Ankheg sono sotterranei, ma come le formiche potrebbero esserci alcuni esemplari che ad un certo punto della vita sviluppano delle ali per allontanarsi dal proprio territorio e cercare un compagno o una nuova tana.
  • Ankheg Eunice. Prende il nome da questo simpatico anellide marino, che si nasconde nel fondale ed emerge rapidamente per afferrare la preda con le tenaglie e farla a pezzi. Spesso nelle avventure subacquee ci si concentra sul combattimento a tre dimensioni e ci si dimentica che anche dal fondale può emergere un pericolo improvviso.
  • Ankheg Regina. Va bene, questa era facile. Paragonare qualsiasi insetto mostruoso alle formiche è un classico. E tutti sanno che ogni formicaio ha una regina. Ecco, se volete inserire gli Ankheg come un serio pericolo per un party di livello medio-alto, aggiungeteci una regina (intelligente, magari dotata di portentosi poteri psichici) attorniata da orde di soldati e operaie!
  • Ankheg Spaziale. L’ultimo asteroide raccolto non conteneva solo metalli rari, ma anche un gruppetto di schifosi insetti siderali. Ora stanno divorando il metallo della nave e forse è il caso di fermarli prima che facciano breccia nello scafo! Questi Ankheg sono aberrazioni e non hanno bisogno di respirare, inoltre sono immuni al freddo!

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