I Nuovi Mostri – 37 – Duergar

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

I Duergar sono i cugini malvagi dei nani. Sono un po’ come i drow, ma hanno avuto meno fortuna editoriale. Ecco, magari si potrebbe scrivere un ciclo di romanzi su un ranger Duergar buono che fugge dalla sua gente… ma sto divagando.

Secondo la lore più classica i Duergar discendono da un clan di nani che venne catturato dagli illithid e schiavizzato per generazioni. Con il passare del tempo i nani divennero resistenti al controllo mentale e infine si ribellarono, sterminando i loro padroni. Invece di diventare un popolo pacifico e dedito alla libertà individuale, i Duergar si trasformarono in padroni peggiori degli illithid stessi. Sono un popolo tirannico, duro, triste e crudele.

Rispetto ai nani comuni hanno delle differenze superficiali (pelle grigia, inevitabili barbe bianche… come i drow), e delle differenze più sostanziali. Vedono meglio al buio, ma sopportano male la luce. E sono tutti vagamente psionici, cosa rappresentata dalle resistenze agli incantesimi/illusioni/charm/paralisi, e da due poteri peculiari. Ogni Duergar può diventare invisibile per un’ora, e può aumentare la propria taglia per un minuto. Entrambe le capacità vengono recuperate con un riposo, breve o lungo che sia.
Tutto molto interessante, ma come evitare che i Duergar diventino i classici nani cattivi, senza altra caratterizzazione? Un bel dilemma!

Per differenziare i Duergar dai nani e dai drow si può giocare sull’ambiente che li ospita.


Nelle oscure profondità della terra

Mi piace pensare che i Duergar siano stati così tanto tempo lontani dagli altri nani da aver dimenticato o male interpretato molte delle tradizioni antiche. Non ricordano più le leggi dei nani, né le giuste preghiere. E sebbene gli dei nanici siano esseri del sottosuolo, i Duergar vivono ben più in profondità e non vengono ascoltati.

I nani vivono relativamente vicino alla superficie, di solito. Hanno contatti con le genti che camminano sotto il cielo stellato, e anche con chi vive nelle profondità della terra. Sono a metà tra i due mondi. I drow vivono “sotto” i nani, in una zona del sottosuolo che è decisamente diversa dalla superficie. Ci sono mostri bizzarri, foreste di funghi, laghi sotterranei. La vita qui è strana, ma alla fine riconducibile a quella dei nani o di chi vive sotto il sole. Solo, con alcune differenze.

I Duergar vivono ancora più in profondità. Qui quasi non c’è vita. Il calore, la pressione, l’aria rarefatta… sono tutti elementi che ucciderebbero i fragili abitanti della superficie. Le caverne sono piene di magma ribollente, e l’acqua che giunge fin qui è velenosa e acida. Oltre ai Duergar ci sono pochi esseri viventi veri e propri: antichi vermi purpurei, resi ormai grigi dall’età. Aberrazioni sfuggite alle guerre con gli dei. Strane masse di fanghiglia senziente. E davvero poco altro. Le creature più comuni sono gli elementali della pietra e del fuoco, e occasionalmente dei demoni o dei diavoli che sfruttano gli oceani di lava per viaggiare dal loro mondo al nostro.

Naturalmente condizioni di vita simili tendono a influenzare parecchio i Duergar. Sono dei survivalisti, che vivono in comunità non per piacere della compagnia ma per mera necessità. Si difendono l’un l’altro perché è l’unico modo per sopravvivere. Allevano strani animali e coltivano funghi secchi e sottili, più simili a muffe e licheni che ad altre forme di miceti. Il cibo non è mai abbondante, ma questo non è un grave problema: i Duergar possono stare molto tempo senza mangiare, e possono bere l’acqua velenosa e banchettare con animali tossici senza troppe difficoltà.

I Duergar vivono in fortezze inespugnabili, difese da incantesimi, fossati colmi di magma e mura spesse e dure. Ne emergono solo se strettamente necessario, e anche così in piccoli numeri e con cautela. Possono sparire alla vista, se incontrano un pericolo, e di solito preferiscono la fuga alla battaglia. Non sono codardi, ma i loro avversari sono ben più pericolosi dei mostri che dimorano nel resto del Sottosuolo.

Hanno pochi contatti con altre razze, e molte enclave di Duergar sono convinte che non esistano altri umanoidi in tutto il mondo… anzi, molte non credono nemmeno all’esistenza di un mondo diverso da questo. Se incontrano degli esploratori (assai rari in quelle regioni abissali) li catturano e li torturano a lungo, sospettosi e paranoici. Sono portati a credere che qualsiasi viaggiatore sia un ladro, una spia o un demone sotto mentite spoglie. Se la vittima rivela di essere un potenziale pericolo viene uccisa e gettata nella lava. Se invece si dimostra incauta ma innocente viene incatenata e tenuta come schiava. Di solito gli schiavi dei Duergar vivono poche settimane.

Verrebbe pensare che non ci sia nulla da guadagnare dai Duergar. Sarebbe forse meglio lasciarli a loro stessi. Eppure non è così: essi sono maestri di antiche magie e custodi di oggetti rari e preziosi. Nelle loro terre di fuoco e roccia si nascondono tesori inestimabili e materiali che non possono essere trovati altrove. Se i nani sono i migliori tra i fabbri, i Duergar sono i migliori tra i nani.

nelle oscure profondità dello spazio

Le storie sembrano dare per scontato che gli illithid schiavizzarono i Duergar qui, nel nostro mondo. Ma è risaputo che i mind flayer siano creature aliene e aberranti, che giungono tra noi viaggiando nel buio tra le stelle con strane navi. E se i Duergar fossero stati portati in altri luoghi, su altri piani?
Dopo tutto è già successo con altri schiavi degli illithid, i gith.

Una volta liberi i Duergar hanno fatto un’amara scoperta: non potevano più tornare alle case dei loro antenati. La loro vita da schiavi era resa tollerabile solo dal miraggio di una terra natale alla quale fare ritorno. Per generazioni i nani si sottoposero a indicibili umiliazioni, e coltivarono un piccolo segreto: stavano diventando diversi, più forti e più resistenti. I loro figli nascevano con la capacità di resistere al dominio mentale degli illithid. E un giorno furono abbastanza forti: distrussero i loro padroni e rubarono le loro navi. Fecero ritorno alle terre dei nani, viaggiando per lo spazio profondo… e scoprirono che qui non erano più bene accetti. Erano come fantasmi, e ispiravano paura e diffidenza.

Ancora peggio, i Duergar non potevano vivere a lungo sul mondo materiale: il cibo non li saziava, l’aria li irritava, strane malattie li infiacchivano. Così tornarono tra le stelle. E decisero che se non potevano vivere tra le antiche dimore degli antenati, avrebbero portato quelle dimore nelle loro nuove terre.

I Duergar sono pirati, conquistatori, scorridori, rapitori, schiavisti. Arrivano qui con le loro navi dimensionali, di notte. Depredano le comunità e poi tornano nello spazio. Le loro città sono agglomerati rocciosi che galleggiano nel limbo siderali, incastonati con strane costruzioni di pietra erette ad immagine delle fortezze naniche terrestri. Alcune sono fortezze naniche terrestri, rubate con l’uso di oscure magie che modificano lo spazio e le dimensioni.

Generazione dopo generazione, i Duergar sono diventati un popolo diviso: ogni città-roccia è un regno a sé stante, ogni flotta un esercito privato per un re o un duca. I nani del vuoto (come li chiamano alcuni) sono capaci di sparire alla vista e di modificare le proprie dimensioni, altri frutti della magia siderale. Impugnano armi di acciaio stellare e usano strane balestre che funzionano senza bisogno di un arco. Le loro armature sono spesso completamente sigillate, in modo che l’odiosa aria del nostro mondo non possa irritarli.

Sono esseri colmi d’odio e di disprezzo, che godono all’idea di sottomettere altre persone alle medesime angherie che gli illithid avevano loro inflitto. In particolare detestano i nani, perché provano una forte invidia nei loro confronti. Per fortuna gli attacchi dei Duergar sono rari: da un lato tendono a guerreggiare molto tra loro e con gli altri abitanti del cielo infinito; in seconda battuta le spedizioni verso il nostro mondo sono costose e rischiose. Molti Duergar detestano l’idea di morire e cercano di prolungare la propria vita il più a lungo possibile. Alcuni ci riescono, e i più famosi infestano lo spazio da decine di secoli…

Altri padroni

Diamo per scontato che i Duergar siano i discendenti dei nani schiavizzati dagli illithid. Ma se così non fosse? Se fossero stati schiavi di altri orribili padroni? Ecco un paio di esempi!

  • Aboleth. I signori dell’antico passato, le creature nate prima del tempo, i viscidi padroni degli abissi… gli aboleth sono noti per corrompere i corpi e le menti dei mortali, costringendoli a servirli nel freddo fondo dell’oceano. E nel sottosuolo esistono mari e laghi che ospitano queste aberrazioni. Un tempo i Duergar erano nani che vivevano vicino ad uno di questi laghi, pescando i pesci ciechi e vivendo in relativa pace. Poi un giorno un aboleth giunse nella regione e cominciò a rapire i nani, uno alla volta, trasformandoli nei suoi schiavi. Invano gli eroici nani lottarono per la propria libertà. Uno alla volta, tutti furono conquistati. Ma ogni tirannia ha una fine, e l’aboleth finì per essere distrutto da uno dei molti pericoli del sottosuolo. I suoi schiavi divennero liberi dal suo controllo… ma non dalla forma che gli aveva imposto. Assomigliano ancora a dei nani, ma hanno la pelle traslucida, e sono glabri. Possono vivere fuori dall’acqua solo per poco tempo, ma hanno saputo costruire meravigliose città sommerse. Ivi trascinano prigionieri di ogni tipo con lo scopo di sezionarli e studiare un modo per tornare a vivere all’asciutto. (Questi Duergar possono respirare sott’acqua e hanno velocità di nuoto pari a quella sul terreno. Possono stare fuori dall’acqua per un’ora, e poi devono immergersi o cominciare a soffocare. Non hanno la capacità di diventare invisibili o di ingrandirsi, ma possono usare gli incantesimi Detect Thoughts e Mirror Image una volta ciascuno tra un riposo e l’altro). 
  • Draghi. Anche i draghi possono diventare terribili tiranni e schiavizzare dei mortali. Alcuni nani lo hanno imparato a proprie spese, diventando i servi di una poderosa draghessa rossa. Hanno costruito una fortezza per lei, e l’hanno nutrita (a volte letteralmente, quando erano troppo lenti ad obbedirgli). Le hanno creato un’armatura favolosa, in oro e mithral. Hanno combattuto al suo comando, razziando villaggi e fortezze e svuotandole di ogni grammo di oro e argento. Più il drago cresceva più nani assoggettava: trovava che questo popolo fosse più adatto di altri a servirla. I nani erano longevi, resistenti, ligi al dovere e umili. Passarono i secoli. Ma i nani non erano davvero umili, né pavidi. Avevano solo deciso di sconfiggere il drago con l’astuzia. Ogni nuova armatura che le forgiavano era più pesante della precedente, e il mostro cominciò a diventare pigro. Ogni movimento le costava fatica. Ma tanto aveva schiavi in abbondanza, oro e cibo a non finire. Un compagno, avuto per qualche tempo, le diede anche delle uova. Il suo tesoro più prezioso. Ma quando si allungò per covarle la prima volta la trappola dei nani scattò: i pezzi dell’armatura si incastrarono gli uni negli altri e la draghessa non poté più muoversi. Morì così soffocata dal suo stesso peso. I nani festeggiarono mangiandone la carne e le uova, e ottennero strani poteri. Dopo di che decisero di continuare le razzie: erano diventati bravi, e anche piuttosto avidi… (Questi Duergar hanno resistenza al fuoco. Non hanno la capacità di diventare invisibili o di ingrandirsi, ma possono usare gli incantesimi Aganazzar’s Scorcher e Pyrotechnics una volta ciascuno tra un riposo e l’altro). 

 

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