I Nuovi Mostri – 23 – Ciclope

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

Ah, i Ciclopi. Un nome che conosciamo tutti, che richiama immediatamente alla mente giganti con un solo occhio. “Ciclopico” è un altro aggettivo ben noto, che ci ricorda costruzioni o creature di proporzioni titaniche. Nella mitologia classica viene descritto come un gigante antropofago e monocolo, ma Ray Harryhausen ci ha abituato al mostro cornuto, zannuto, dagli zoccoli caprini. A me piace molto questa versione, intanto perché è molto meno ovvia del “gigante con un solo occhio”, che spesso finisce per essere banale.

A livello meccanico abbiamo poco materiale su cui giocare: è di taglia enorme ma non straordinariamente forte (solo 22 in Forza), colpisce con una clava gigante e può lanciare massi. Purtroppo ha svantaggio a colpire creature che si trovano a più di 9m da lui, perché per una volta si è deciso di essere realistici, e il Ciclope ha una scarsa percezione della profondità di campo. Certo, i draghi volano nonostante la stazza e tutti i drow possono creare oscurità magica… ma i Ciclopi devono avere una mira scarsa, o si perderebbe il senso di realismo del gioco.

A livello di intelligenza, il Ciclope non è esattamente una cima, e non ha capacità particolari. Non è che un grosso umanoide con una pessima vista. Narrativamente sono praticamente dei montanari illetterati e superstiziosi, xenofobi e tradizionalisti. Fa molto ridere il termine tradizionalista applicato ad un popolo che non vive in società, non ha una lingua scritta né un sistema più complesso del baratto e soprattutto non ama la compagnia. Sono poco più che bestie senzienti.

Ciò significa che molto spesso i Ciclopi non vengono impiegati che come mostri casuali, o per dare un po’ di colore ad una regione a tema “Antica Grecia”.

Se volgiamo usare i Ciclopi in modo soddisfacente dobbiamo cambiarli un po’. Io vedo due possibili strade: il Ciclope come specie a sé stante, con una sua civiltà ben chiara che lo distingua dagli altri giganti; oppure il Ciclope come “gigante bizzarro”.


tiranni con un occhio solo

Nel primo caso è importante stabilire degli elementi di base per la civiltà. Mi piacciono le storie che vedono i giganti come dei precursori, esseri illuminati che hanno inventato la civiltà prima delle “genti piccole” e sono poi sprofondati nella barbarie. Forse i Ciclopi sono rimasti vicini all’antico splendore, seppure un po’ decadente. Naturalmente questi Ciclopi non sono più stupidi di un umano medio, e anzi sono equivalenti in tutto salvo che per le dimensioni e la conseguente forza fisica. E certo, anche fatta eccezione per l’occhio gigantesco.

Questi Ciclopi illuminati vivono in piccole città nascoste su isole inaccessibili, nutrendosi per lo più di grandi quantità di pesce e coltivando/allevando in modo intensivo. Le loro isole non sono verdeggianti paradisi tropicali, ma rocciose fortezze rigidamente amministrate. Sono improntate verso la funzionalità e l’efficienza. In effetti, anche con una popolazione ristretta abbiamo a che fare con umanoidi alti 6-7m, ciascuno dei quali deve mangiare ogni giorno. Ovviamente, devono avere un rigido sistema di regole e precetti affinché la civiltà non tracolli al minimo sgarro. Probabilmente sulle isole più grandi i Ciclopi sono schiavisti inveterati che sottomettono orde di umanoidi da usare come forza lavoro e, perché no, anche cibo.

Di solito non ci sono grandi rapporti tra questi Ciclopi e il resto del mondo. I personaggi però potrebbero incontrarli in seguito ad un naufragio su una delle loro isole. O forse devono recuperare un antico oggetto custodito da uno dei sacerdoti dei Ciclopi. In casi molto rari questi giganti monocoli potrebbero invece scendere in guerra contro le coste vicine. Forse una penuria di cibo o di schiavi li ha spinti a razziare una grande città costiera. In tal caso sono una vista davvero impressionante: solcano i flutti su imbarcazioni colossali, guadando fino alla spiaggia a piedi mentre svettano dalla vita in su dai flutti. Impugnano scudi così grandi che interi stormi di frecce non basterebbero a coprirli tutti. Le loro armi scavano solchi sanguinolenti tra le fila dei difensori.

oracoli monocoli

Nel secondo caso possiamo immaginare che, ogni tanto, un gigante nasca con un solo occhio e una bizzarra capacità di predire il futuro. La vista di un Ciclope è distorta, con strani colori e strane profondità incomprensibili per noi esseri binoculari. A volte (spesso) i Ciclopi impazziscono da giovani e vengono uccisi a colpi di clava o lancia dagli altri giganti. Più di rado diventano indovini, poeti, filosofi. Sono certamente dei disabili, perché non possono sperare di eguagliare i loro fratelli nella caccia o nella guerra. Ma compensano con una mente più fine e con le proprie doti sovrannaturali. Questa versione dei Ciclopi può essere incontrata assieme ad altri giganti, spesso giganti di collina o del ghiaccio.

Mantengono la difficoltà nel percepire la profondità (e magari sono pure molto miopi), ma in cambio ricevono diverse capacità magiche. Personalmente li arricchirei con le capacità della Scuola di Magia della Divinazione, del Mago, sostituendo l’Intelligenza con la Saggezza. Concederei pure qualche magia da chierico, specie quelle legate alla divinazione e alla guarigione.

Possono essere incontrati come benevoli leader di enclave di giganti pacifici, e addirittura la comparsa di un Ciclope potrebbe spingere una tribù altrimenti bellicosa a diventare più calma e moderata. Sono molto ricercati dagli avventurieri e dai sapienti, perché si dice che le loro previsioni siano estremamente accurate. Specialmente quando hanno a che fare con vaticini e profezie.

A volte però un Ciclope nasce con un animo particolarmente malevolo e sfrutta le proprie qualità in modo sbagliato. Nascono così dei tiranni messianici che guidano orde di giganti e umanoidi mostruosi contro la civiltà umana, desiderosi di spazzare via le “genti piccole”. In certi casi tale natura malvagia non è del tutto innata, ma è frutto di un’influenza esterna. Si dice che Demogorgon a volte scivoli nella mente dei Ciclopi per riempirla di follia e dolore, facendo vedere loro visioni distorte e false.

e ora, qualcosa di completamente diverso

Onestamente queste sono buone idee, ma non sono nulla di nuovo. Continuano a concentrarsi sulla banalità insita nel Ciclope: è un gigante con un solo occhio. Tutto quello che ho scritto fino ad ora potrebbe essere valido anche per i giganti di collina, senza una virgola di differenza.

Sfruttando il Ciclope per la sua unica caratteristica speciale possiamo trovare qualcosa di meglio. Ha un solo occhio. Bene, chi altro ha una caratteristica simile? I Beholder.

Ebbene, i Ciclopi furono inventati dai Beholder molto tempo fa, creati da umani catturati e trasformati con la folle magia delle aberrazioni. Sono servitori eccellenti: stupidi, grossi, limitati da una visione poco efficiente. Di norma sono obbedienti, ma i Beholder sono paranoici e preferiscono che i loro schiavi siano anche limitati da altro che dalla mera paura. Ogni Beholder sa che in caso di pericolo può semplicemente volare oltre la portata del Ciclope ed essere ragionevolmente al sicuro dai suoi attacchi.

Ma l’unico occhio dei Ciclopi ha un’altra funzione: il Beholder che li ha creati può vederci attraverso (purché si trovi sullo stesso piano di esistenza) come se si trattasse del famiglio di un mago. Se si trovano abbastanza vicini, il Beholder può anche usare l’effetto di uno dei suoi occhi sencondari attraverso l’occhio del Ciclope. Quindi non sono solamente dei grossi sacchi di muscoli, ma possono potenzialmente funzionare anche da torrette mobili e telecamere di sicurezza.

Infine, i Ciclopi vengono creati con un processo molto doloroso e molto complicato, che ne lascia il volto quasi del tutto intatto: chi conosceva il Ciclope prima della trasformazione lo riconosce e non può che essere scioccato dal suo aspetto. Immaginatevi un amico o un familiare deformato, accresciuto in una montagna di muscoli nodosi, pelle cascante e con un solo occhio senz’anima che vi fissa da cinque metri d’altezza. Immaginatevelo mentre vi carica sbavando e balbettando il vostro nome, deciso a trasformarvi in una macchia di sangue sul pavimento. Ecco, a questo aggiungete il fatto che un crudele Beholder sta assistendo alla scena deridendovi dalla sicurezza della sua tana.

Molto più spaventoso di una semplice copia di Polifemo, no?

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