I Nuovi Mostri – 20 – Cockatrice

Questa serie di articoli ha lo scopo di rendere i mostri più interessanti e divertenti. Come DM mi ritrovo spesso a modificare la descrizione fisica di un determinato mostro allo scopo di adattarlo alla storia che sto costruendo con i giocatori. A volte i manuali aiutano a trovare idee alternative, altre volte no. I Nuovi Mostri si occuperanno del cosiddetto refluff: ovvero come rendere un mostro unico e memorabile senza toccare nemmeno una delle sue statistiche. In realtà so già che qui e là fornirò anche alcune varianti meccaniche, ma si tratterà comunque di piccole modifiche.
Comincerò con le creature del Manuale dei Mostri.

Come già il basilisco, la Cockatrice è uno di quei mostri in grado di pietrificare le vittime, anche se in questo caso non usa lo sguardo, bensì il becco. Per il resto è una specie di polletto troppo cresciuto, o un velociraptor magico. Regole alla mano la Cockatrice non è troppo pericolosa: la sua capacità di pietrificare le vittime è ridotta e dopo 24 ore la statua torna in vita senza ulteriori ripercussioni. Diventa una minaccia quando viene incontrata in gruppo, magari da avventurieri di media tacca.

Il vero valore della Cockatrice è, a mio avviso, quello di creare atmosfera. Mi spiego meglio: è una creatura robusta, ma non è particolarmente forte ed è più o meno al livello di un animale di piccola taglia. Eppure è una mostruosità magica. Troppo spesso noto che nelle ambientazioni homebrew c’è una netta distinzione tra animali (con un grado di sfida basso) e mostri magici (con un grado alto). Sembra che la magia e il mondo sovrannaturale non “compaiano” prima di un certo livello di potere. Ma a me piace mescolare di più le cose. Perché non dovrebbero esserci animaletti magici che occupano nicchie meno prestigiose?

La Cockatrice è proprio questo: una piccola bestia poco importante, ma decisamente sovrannaturale.


Uccelli di rovo

Se però volete ancora utilizzare la Cockatrice come mostro vero e proprio, per mettere in difficoltà i personaggi, potete pensare di modificarla un po’ per renderla più temibile. Ancora una volta il mondo animale ci viene in soccorso: esistono innumerevoli uccelli interessanti da cui prendere spunto.

  • Corridore della strada. Acceleratii Incredibilus. Esatto, il buon vecchio Beep Beep. Una variante di Cockatrice che ha fatto della corsa il proprio punto di forza: se deve fuggire da un predatore lo ferisce con il becco, sperando di pietrificarlo almeno in parte, e poi fugge a rotta di collo. Ma usa una tecnica simile anche con le prede, con una serie di attacchi mordi-e-fuggi che gli permettono di ignorare eventuali reazioni violente. Così, e magari cacciando in branco, può assalire prede molto più grosse. (Aumentate la velocità della Cockatrice, e la capacità “Sorvolare” che gli fa evitare gli attacchi di opportunità quando si allontana da un nemico).
  • Beccoaguzzo. Una parente più grande della accelerati incredibilus, è ben più alta e più forte di una persona. Il suo becco possente pietrifica le vittime ma, spesso, finisce per farle a pezzi prima che l’effetto si completi. Le statue lasciate in giro da questa Cockatrice sono tutte deformate e spezzate. Certi esemplari sono in cima alla catena alimentare della regione in cui vivono, al pari di orsi e leoni. (Taglia Grande, statistiche più alte, un morso con una Classe Difficoltà maggiore e danni inflitti molto più seri. Insomma, alzate di un bel po’ il Grado di Sfida di questa Cockatrice).
  • Gipeto. Questa Cockatrice è un po’ più grande delle altre e soprattutto è un’ottima volatrice. Sfrutta la sua capacità sovrannaturale per pietrificare le vittime, afferrarle con le potenti zampe, sollevarle in aria e poi farle precipitare per romperle in molti pezzi. A volte sfrutta questa tecnica per pietrificare un piccolo animale e usarlo come proiettile da far cadere sul capo di prede più grosse. Nel mondo reale il gipeto lo fa davvero con le tartarughe o con le carcasse di animali troppo grossi. (Taglia Media, velocità di volo. Può attaccare a distanza facendo cadere animali pietrificati dal cielo. O magari le teste di pietra di precedenti avventurieri… non ha una mira infallibile, ma i danni sono considerevoli. Può anche fare danni ad area usando carcasse più grosse).
  • Pinguino. Nelle regioni artiche si aggirano Cockatrici in grado di provocare una strana reazione nella vittima. Invece che trasformarla in semplice pietra, la trasformano in magma semi-solido, innescando un processo di combustione spontanea parallelo a quello di pietrificazione. Le prede di questi mostri forniscono quindi sia nutrimento che calore; inoltre molte creature delle zone più fredde sono bene equipaggiate (a livello naturale o sovrannaturale) per affrontare il freddo, ma non hanno molte difese nei confronti del fuoco. Molte sottospecie di Cockatrice nordica sono bianche e nere, e capaci di nuotare piuttosto bene. Possono trattenere il respiro molto a lungo e sfruttano questa capacità per colpire grossi pesci, farli andare a fondo mentre si pietrificano e poi inseguirli per mangiarli. Nel buio del fondale la Cockatrice usa il calore generato dalla preda trasformata in lava per trovarla e nutrirsene, e anche per tenere lontani eventuali spazzini.

di pietra e di carne

Una creatura così peculiare e facile da addomesticare offre infinite possibilità ad umanoidi astuti e competenti. La capacità di trasformare sostanze organiche in pietra, specie in via temporanea, può essere rivoluzionaria. In effetti il suo morso ha delle proprietà particolari: infligge in sé pochi danni, e se il tiro salvezza viene superato il bersaglio non è automaticamente immune agli effetti di beccate successive. Tecnicamente parlando infligge 3 danni, ma probabilmente potete addestrare una Cockatrice affinché possa infliggere il minimo indispensabile (2). Una sottorazza di Cockatrici più piccole e gracili potrebbe addirittura infliggere 1 danno a morso.

Alcune idee?

  • Conservazione della carne. Una mucca ha 15 punti vita. Significa che può essere legata e immobilizzata, morsa da una Cockatrice e trasformata in pietra per un giorno. Se dovete trasportarla è un dramma. Ma se avete un luogo dove tenerla convertite il costo del cibo di una mucca in quello del cibo di una piccola Cockatrice. La mucca è “immobile” nel tempo, di pietra, e può quindi fungere da dispensa di carne a tempo indeterminato. Ogni due settimane la lasciate libera di pascolare e riposare (riposo esteso) e poi riprendete a pietrificarla. È una soluzione molto comoda per postazioni di guardia sperdute chissà dove, fortezze che abbisognano di una fonte di cibo a lunghissima conversazione, razioni di emergenza per città ad alto tasso di magia.
  • Trappole e apparecchi a tempo. Quali creature sono particolarmente pericolose per metallo, legno e persone, e non sono immuni alla pietrificazione? Le gelatine! Prendete un protoplasma nero e dividetelo in parti più piccole. Pietrificatele con una Cockatrice. Posizionatele nel luogo che volete sabotare, sicuri che nessuno potrà individuarle (non emanano magia, assomigliano a comunissimi sassi). Esattamente dopo 24h i sassi torneranno ad essere gelatine affamate di carne e metallo. Sapete cos’è davvero divertente? Usarle durante un assedio, lanciandole con le catapulte. Nessuno di solito si prende la briga di distruggere o portare via i proiettili delle catapulte, non mentre sta affrontando gli assalti degli assedianti. E invece dopo un giorno si trasformano in un gruppo di mostri pronti a decimare i difensori (e le loro armerie).
  • Trasporto e detenzione dei prigionieri. Come per la carne, potete usare le Cockatrici per pietrificare prigionieri pericolosi. In questo modo non dovete preoccuparvi di evasioni e costi di mantenimento. Potete stipare centinaia di prigionieri in piccoli loculi senz’aria, perché non ne avranno bisogno. Se qualcuno vuole entrare nella prigione e liberare un carcerato, dovrà portarsi via una statua in pietra pesante, non un fuggiasco pronto a collaborare. Riduce enormemente anche le dimensioni dello staff: servono solo poche persone.

 

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