Dungeon23 – diciannovesima settimana

Mi sono imbarcato in una challenge, cosa inusuale per me.
Si chiama Dungeon23 e questo è il link al post originale. Teoricamente lo scopo di questo esercizio sarebbe quello di scrivere una stanza al giorno, un livello alla settimana, e così creare un megadungeon di 365 stanze. Ogni settimana ha un tema suggerito dall’autore del post, ma in realtà è tutto molto libero. Tanto più che ho già visto molti usare la sfida per scrivere cose diverse. Per esempio una casa al giorno, per una strada la settimana, per definire una città.

Inizialmente non pensavo di aderire a Dungeon23, perché i dungeon mi piacciono… in teoria. Idealmente. L’idea di un megadungeon mi piace parecchio, ma poi metterla in pratica è un’altra cosa. Ho giocato e gioco ancora molto via forum, e i dungeon sono proibitivi, lunghi. Forse questo mi ha plasmato come narratore e giocatore, perché anche dal vivo di solito inserisco un dungeon ogni otto o nove sessioni. Anche così sono spesso opzionali e quasi sempre mi affido al Five Room Dungeon, quindi sono tutt’altro che MEGA-dungeon.

Però poi ho avuto un’idea, un’idea interessante: scrivere qualcosa di simile, e al contempo qualcosa di utile per me. Perché in fondo un megadungeon non lo avrei probabilmente mai usato (ma su Eos, la mia ambientazione base, forse esiste una nazione-dungeon… una cosa alla quale devo ancora pensare un poco prima di buttarla giù su carta, se mai lo farò). Però ci sono altri tipi di strutture che possono tornarmi comode.

Così ho deciso di compilare una raccolta di isole. Su Eos c’è un grande arcipelago che è già stato luogo di alcune sessioni e di due avventure brevi. L’ho però appena tratteggiato, quindi questa è l’occasione per fare di meglio.

Ho deciso alcune regole personali che cercherò di rispettare. Non mi ucciderò se poi non sarò del tutto aderente, ma dovrebbero darmi una linea guida da rispettare. Speriamo bene.

  • Ogni giorno descrivo un luogo di un’isola e un PNG che abita in quel posto.
  • Ogni settimana concluso un’isola.
  • Posso recuperare i giorni perduti, ma in ordine, e non posso anticipare i giorni futuri.

Come potete notare questa parte sarà uguale per tutti gli articoli. In merito alle isole di Khard nel loro insieme, vi rimando al primo articolo, Dungeon23 – L’inizio | Il Blog Bellicoso.

 

La diciannovesima isola

Il tema della settimana è Sonno. Di recente ho cominciato a lavorare, e questa prima settimana è stata entusiasmante… ma anche molto stancante. Non ero più abituato alle levatacce e alla vita del pendolare. Perciò direi che il tema l’ho sentito molto vicino: tra pennichelle in treno e serate concluse in fretta per andare a coricarmi, non sono certo andato off-topic.

Ho deciso di dare ad En’e’tue-Ti un’aria un po’ insolita. La tentazione era di provare qualcosa di semplice ed efficace, come la maledizione della bella addormentata nel bosco. Invece ho optato per qualcosa di diverso: gli abitanti di En’e’tue-Ti, o almeno alcuni, hanno ottenuto una vita molto più lunga della norma, ma al costo di una sostanziale parte della loro esistenza trascorsa dormendo. Ci hanno perso o guadagnato? Chi può dirlo!

En’e’tue-Ti ha diversi luoghi interessanti. Pietre che dormono e sognano (o così si dice), attirano qui creature e spiriti. Anche gli animali marini ne sono colpiti, ma c’è chi dice che in realtà siano animali dove albergano gli spiriti dei dormienti. Sembra che sia la roccia ad avere proprietà oniriche e ipnotiche (intese come legate al sonno, non all’ipnosi), perché anche le caverne e le colline presentano strani fenomeni.

Rispetto ad altre isole, questa è molto più tranquilla e appunto “sonnolenta”, e può essere una buona base di partenza per avventure di piccoli calibro… ma non solo. C’è del potenziale nel villaggio di En, con i suoi abitanti che dormono a lungo e si svegliano solo di tanto in tanto. Anzi, io ci vedo due possibili cammini da intraprendere.

  • Potrebbe essere una base di partenza per una campagna West Marches ambientata nel mondo dei sogni. Eos di per sé non ha una Dreamland, principalmente perché nel suo concept i piani sono semplicemente luoghi fisici distanti, altri pianeti che orbitano nel vuoto. Non è impossibile però ipotizzare un luogo onirico dove i dormienti si recano in certe occasioni, e dove regnano strani spiriti. O forse, è lì che vivono persone mai nate, individui le cui anime si sono in qualche modo allontanate dal ciclo delle reincarnazioni. I personaggi compiono lunghe avventure oniriche, e ogni tanto si svegliano.
  • En potrebbe offrire la possibilità di avventure che si diramano in secoli di tempo, pur giocando personaggi umani. I protagonisti sono eroi dormienti, e si svegliano solo quando la necessità o il caso (o lo stesso En’e’tue?) lo richiedono. Compiono le loro avventure, e poi tornano a dormire… per svegliarsi magari trent’anni dopo senza essere invecchiati. Ma l’isola è cambiata, il mondo è diverso, i PNG sono diventati vecchi o sono morti. Potrebbe essere un’ottima campagna malinconica, nello stile di certe storie di Sword&Sorcery dove i protagonisti percepiscono il declino del mondo o del loro regno.

Di seguito le foto (davvero sfocate!) dell’isola. Questa è stata la mia prima settimana a tempo pieno, e ho potuto ritagliare un po’ meno tempo del solito alla faccenda. Peccato, ma credo di potermi regolare meglio per le prossime settimane!

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