Cantami, o Diva, del pelide Achille…parte 1

Anche se di solito le ambientazioni fantasy sono legate all’immaginario medievale, molti elementi tipici dei gdr si originano nella mitologia classica. Ci sono infatti parecchi mostri che sono stati presi direttamente dalle leggende greche: minotauri, chimere, centauri, lamie, sfingi, meduse/gorgoni… In secondo luogo, lo stesso principio dei dungeon può esser fatto risalire al famoso Labirinto di Cnosso con tanto di guardiano/mostro errante, il Minotauro.

Ragionando su questi fatti mi è maturata l’idea di una campagna a tema “antica Grecia“. Ci sono tutti gli elementi necessari, basta solo un po’ di inventiva e immaginazione!

Nota: anche questa volta mi sono fatto prendere la mano, e ho dovuto dividere l’articolo in due per una lettura più comoda. Tra una settimana la seconda parte!


Le Razze

Partiamo dalle basi: se volgiamo ambientare la campagna in un mondo fantastico ma abbastanza attinente alla mitologia di riferimento, non possiamo introdurre liberamente nani, elfi e orchi. Ritengo che limitare classi e razze disponibili sia una buona cosa, quando viene fatta nello spirito dell’ambientazione. In questo caso scegliendo accuratamente le opzioni disponibili possiamo aiutare i giocatori a immedesimarsi e contribuiamo a creare atmosfera.

Gli umani dovrebbero essere la specie più diffusa, e per questo non ci sono problemi: penso sia chiaro che useremo l’omonima razza del Manuale del Giocatore.

Possiamo sfruttare il recente manuale dedicato a Ravnica per avere centauriminotauri, mentre dall’Elemental Evil Player’s Companion possiamo prendere gli aarakocra e usarli come arpie.

Come ho detto prima, non mi sembra il caso di introdurre gli elfi come specie, ma possiamo usarne le caratteristiche meccaniche: gli elfi silvani sono ottimi per le ninfe dei boschi. I mezz’elfi sono a mio avviso buoni satiri, considerata la loro propensione ad essere carismatici e amichevoli.

Allo stesso modo possiamo impiegare una razza forzuta (mezz’orchi o goliath) per aggiungere le amazzoni alla mischia.

 

Le Classi

In linea di massima tutte le classi possono essere adattate per un’avventura nell’Antica Grecia. Alcune sono certamente più pertinenti, mentre altre devono essere reinterpretate non farle cozzare con il tema dell’ambientazione.

Il barbaro si presta molto bene per gli “eroi combattenti” come Ettore e Achille: la loro furia in battaglia li protegge dai colpi dei nemici, e grazie alla classe armatura basata su Destrezza e Costituzione possono impugnare uno scudo e un’arma combattendo seminudi come da tradizione senza incontrare alcun problema.

Invece il bardo è perfetto per rappresentare un aedo, il classico cantastorie. Orfeo e altri eroi mitologici hanno un fortissimo legame con la musica e lo stesso dio Apollo ne è il protettore assieme alle Muse. Altre creature amanti della musica sono i satiri e le ninfe.
Per un bardo più inclinato al combattimento ci sono le Menadi e gli altri partecipanti ai Misteri.
L’importante è scegliere uno strumento musicale adatto, come la lira o il flauto di pan, oppure pensare ad un danzatore o ad un poeta!

Poi abbiamo il chierico, che a prima vista sembra una classe poco legata ai sacerdoti dell’antica Grecia. In realtà le ingerenze divine sul mondo dei mortali sono al centro di moltissime leggende, e se è vero che i sacerdoti non praticano la magia, spesso le divinità benedicono gli eroi con poteri o doni. Patroclo ed Enea sono protetti da Afrodite, mentre Odisseo riceve spesso sostegno da Atena. Il nostro chierico potrebbe non essere un sacerdote ordinato, ma un individuo con forti legami con uno specifico nume.
In alternativa possiamo reinterpretare le divinità greche e renderle simili a quelle classiche di D&D: in questo modo il chierico viene giustificato senza problemi.

D’altro canto il druido pare fatto su misura per le sacerdotesse della Vergine Diana. Si può anche utilizzare per giocare creature come le ninfe (e in particolari le naiadi) che in certe leggende possiedono capacità magiche e curative, oltre ad avere un fortissimo legame con la natura.
Con un po’ di immaginazione si possono immaginare altri “druidi”, come il centauro Chirone, oppure i seguaci di Dioniso: al dio erano sacri molti animali, tra i quali asini, serpenti e grossi felini.

Quella del guerriero è forse la classe più facile da adattare. Anche se siamo abituati a vederli guerreggiare con lancia e scudo, gli eroi greci usavano spesso anche spada, ascia e arco. Odisseo, sebbene venga rappresentato spesso come l’eroe che usa l’astuzia al posto della forza, è un eccelso arciere che impugna un’arma incredibilmente letale e potrebbe avere dei livelli da guerriero.

Anche il ladro si può adattare con facilità. Prendiamo come esempi Odisseo, abile ingannatore, e il pavido Paride. Le leggende sono piene di ladroni, banditi e pirati, ma possiamo anche spingerci oltre. Un personaggio può avere la classe del ladro senza essere un criminale, e in questo caso ha forti legami con il dio Ermes, che spesso compie inganni ed è in genere un dio ingannatore e burlone, furtivo e facile alla menzogna.

Un’altra classe particolare è quella del mago, perché nelle fonti classiche la magia non è né codificata né pirotecnica. In questo caso dobbiamo fare una piccola concessione al gioco: D&D prevede molta magia e anche se è possibile giocare senza maghi e stregoni non tutti i giocatori vorranno farlo. Per fortuna la 5a edizione riduce la disparità tra incantatori e altre classi.
Alcuni tipi di maghi sono più adatti di altri: Cassandra potrebbe essere una divinatrice, mentre Circe un’ammaliatrice con una certa competenza nella trasmutazione!

Il monaco a prima vista sembra una classe troppo orientaleggiante, ma invece è perfetta: nessun personaggio è più adatto a rappresentare un atleta olimpionico! Se ignoriamo la lore del monaco abbiamo una classe molto fisica, con capacità degne di un eroe greco. Anche lo stesso Eracle potrebbe essere sia un monaco che un barbaro, visto che combatte per lo più con una clava (un’arma semplice) e indossando una pelle d’orso.

Il paladino può funzionare bene come eroe classico, oppure come semidio vero e proprio. Ha la possibilità di combattere molto bene in mischia, ma può anche lenire le ferite e possiede varie capacità sovrannaturali. Tutto sommato può ricoprire lo stesso ruolo del guerriero.

Anche il ranger offre ottimi spunti: una cacciatrice devota a Diana, oppure un seguace di Dioniso. Molte amazzoni potrebbero avere livelli da ranger, così come centauri e satiri. Eroi come Perseo e Bellerofonte offrono ulteriori esempi di un combattente abile nell’abbattere mostri.

Come il mago, anche lo stregone potrebbe sembrare un po’ fuori posto in un’ambientazione greca: però considerata la sua magia innata è più facile inserirlo gestendolo come una sorta di semidio. E uno stregone della Magia Selvaggia è chiaramente un uomo maledetto dall’Olimpo!

Il warlock si presta a tantissime interpretazioni, e forse è la classe incantatrice più adatta per questo tipo di avventure. È molto semplice re immaginare i vari patti in modo che siano più coerenti con la mitologia greca.

 

E adesso?

Ora che abbiamo affrontato il primo scoglio (i personaggi), nel prossimo articolo ci dedicheremo alla costruzione di un’avventura. Che temi sviluppare? Che tipo di campagna è possibile giocare nella Grecia mitologica? Lo scopriremo la prossima settimana!

 

 

 

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