101 Personaggi – Lo Gnomo

Continuiamo la rubrica settimanale con una delle razze piccole di D&D: lo gnomo.

Due parole sugli gnomi

L’origine degli gnomi è chiaramente legata al folklore europeo, in particolare quello delle isole britanniche.

Nascono dalle leggende sul piccolo popolo, e in parte condividono con gli elfi il ruolo di creature fatate. Gli gnomi però rappresentano al meglio creature come i brownies, i red cap, i leprecauni e in generale tutti quei folletti dalla taglia ridotta, astuti e abili nell’ingannare i mortali, a volte un po’ schivi e dotati di qualche capacità sovrannaturale.

In genere possiamo dividere questi piccoli umanoidi in due categorie:

  • Gli gnomi di foresta, legati al mondo della natura e a volte un po’ selvaggi. Spesso possono parlare a piccoli animali e vivono sotto le colline o presso vecchi alberi.
  • Gli gnomi di roccia sono “civilizzati” e vivono in città o grandi comunità (di solito umane o elfiche) dove lavorano come artigiani e alchimisti. Sono molto abili nella creazione di oggetti meccanici di precisione.

Esistono anche gli svirfneblin, ovvero gli gnomi delle profondità, che stanno agli gnomi comuni come i drow stanno agli elfi. Al contrario dei drow sono di indole buona.

Uno gnomo tende ad essere rappresentato in due modi distinti: o appare come una specie di scienziato pazzo oppure come una sorta di piccolo druido abbraccia alberi. Sono spesso interpretati in modo eccentrico e sopra le righe, esuberanti e bizzarri. Ne consegue che spesso questa razza viene considerata fastidiosa e insopportabile.

Come mi ritroverò a dire molte volte in questi articoli, gli stereotipi non sono necessariamente un male da evitare.  A volte sono divertenti, e bisogna tenere a mente che continuano ad esistere perché hanno un fondo di verità che tutti riconosciamo come tale.

Il vero problema con gli stereotipi è che a volte (spesso) i giocatori li ricalcano alla lettera, senza un’interpretazione personale. Ciò porta alla creazione di personaggi scialbi e tutti identici tra loro: un vero peccato, vista la versatilità del genere fantasy!

 

Rendere lo gnomo interessante

Lo gnomo ha due problemi. Il primo è che condivide il tema della razza piccola e iperattiva con l’halfling. Il secondo è che rappresenta un concetto fin troppo ampio e dunque non è una razza abbastanza focalizzata da distinguersi dalla massa: non c’è un forte legame tra uno gnomo di foresta e uno di città, eppure dovrebbero condividere qualcosa che permetta di identificarli come membri di un’unica razza.

Trovo dunque che lo gnomo necessiti di un piccolo restyling affinché possa avere un posto tutto suo, una propria dignità. Molto dipende dall’ambientazione che intendiamo usare, ma secondo la mia modesta opinione il ruolo migliore che lo gnomo possa ricoprire è quello originale, quello di creatura fatata. Non tutti i folletti del folklore sono legati alla natura, alcuni sono detti domestici e vivono a strettissimo contatto con l’ambiente urbano.

Il trucco consiste nel legare gli gnomi alla mitologia del nostro mondo, associandoli a questo o quel folletto e attribuendo loro le sue caratteristiche più evidenti. Basta leggere un buon libro sul piccolo popolo per trovare spunti decisamente interessanti!

Alcuni gnomi

Ecco dunque tre esempi di gnomo ispirati ai folletti più comuni.

  • Gli abitanti della regione temono gli gnomi e difficilmente si addentrano nel loro territorio, la brughiera. Questo perché gli gnomi sono sostanzialmente dei pazzi sanguinari che amano combattere e lottare e uccidersi e farsi la guerra a vicenda. Una settimana senza spargimenti di sangue è una settimana sprecata, per loro. Non si vedono mai in giro senza le loro pesanti spade e indossano sempre armature di bronzo, ma soprattutto non si separano mai dai loro berretti flosci tinti nel sangue dei nemici.
    Sono divisi in clan fortemente tradizionalisti, ciascuno con una propria rocca che difende dai regolari assalti degli altri gnomi. Questi “castelli” sono in rovina da secoli, ma fanno intravedere un tempo in cui gli gnomi non erano dei guerrieri degenerati, bensì un popolo ricco e potente.
    A volte uno gnomo rimane l’unico sopravvissuto del proprio clan e riesce a estorcere una sanguinosa vendetta dai suoi avversari: a questo punto non gli resta molto da fare se non avventurarsi tra gli uomini come mercenario.
    Ispirati ai Red Cap, questi gnomi sono combattenti che prestano poca attenzione a tutto il resto. Consiglio di utilizzare la sottospecie di foresta, o ancora meglio la mia sottorazza che si trova in fondo all’articolo. Per quanto appaiano sanguinari non devono per forza essere malvagi: se i Red Cap del folklore sono tutti assassini maligni, questi possono essere più simili a scozzesi stereotipati. 
  • In città gli gnomi vivono spesso in apposite dimore costruite appena sotto il livello della strada, vicino alle botteghe degli artigiani. Questi piccoli umanoidi si sono adattati bene alla vita urbana e sono considerati cittadini modello sia per il loro comportamento educato che per la loro utilità. Gli gnomi sono noti per essere i migliori nella riparazione delle cose rotte. Dovete far risuolare delle scarpe? Lo fanno loro. Una strada dissestata deve essere pavimentata? Lasciatelo fare agli gnomi. Qualcuno ha strappato il tessuto dello spazio tempo? Ecco, chiamate gli gnomi!
    La cosa migliore è che questi folletti lavorano per conto degli umani e non al loro posto, e come pagamento richiedono solo un po’ di cibo e qualche piccolo regalo (stoffa per i vestiti e legno per i mobili, di solito). Il vero pagamento che ricevono, infatti, è la soddisfazione di aver aggiustato qualcosa: li nutre spiritualmente e non possono farne a meno troppo a lungo.
    Ma guai a offendere uno gnomo pagandolo troppo o non pagandolo affatto: chi è bravo a riparare è ancora più bravo a distruggere!
    Brownies e Leprecauni sono noti per aggiustare scarpe e svolgere le faccende di casa in cambio di ospitalità e qualche piccolo regalo. Sono folletti amichevoli e gioviali, e gli gnomi di roccia sono perfetti per rappresentarli. Ma sono anche individui molto pericolosi nei rari casi in cui vengono fatti arrabbiare!
    Se volete potete sostituire la capacità dello gnomo di roccia di creare piccoli oggetti meccanici concedendogli invece il trucchetto Riparare.
  • Nelle foreste più vicine alla civiltà la presenza umana è forte: cacciatori, boscaioli, contadini in cerca di castagne e radici, animali semi-addomesticati…ci si trova nella natura, ma non si può parlare di “natura incontaminata”. Ed è proprio qui che gli gnomi vivono: il loro compito è fare la guardia agli alberi, tenere lontana la civiltà e mantenere gli equilibri della foresta. Girano per il sottobosco distruggendo le trappole, liberando le api dalle arnie, cancellando i sentieri dei taglialegna e facendo perdere i viaggiatori. In particolare sono molto abili nell’arte di spaventare gli umani creando suoni terrificanti e sbattendo con forza i loro bastoni contro gli alberi…e a volte contro gli umani stessi, se questi sono troppo testardi per fuggire!
    Ma gli gnomi non sono tutti druidi integralisti e alcuni aiutano quelle persone che vivono un rapporto sano con la natura. A volte le famiglie di contadini o pastori che vivono vicino alla foresta ricevono piccoli regali inaspettati.
    Anche il folklore nostrano ha degli esempi interessanti: il Mazzarot de Bosc (o di Bosc) è un folletto italiano che vive nella foresta e usa il bastone per picchiare gli alberi e le pietre. È un burlone ma a volte è dipinto come un difensore della natura. Lo gnomo di foresta è ottimo per rappresentarne uno, e se volete potete sostituire l’incantesimo “Illusione Minore” con “Shillelagh”, un trucchetto molto tematico!

Questi sono solo alcuni esempi, ma spiegano bene il concetto di fondo: abbiamo preso un elemento tipico e lo abbiamo accentuato fino a renderlo centrale ne concetto del personaggio.

 

Ribaltare l’archetipo

Un’altra soluzione consiste nel prendere lo gnomo e cambiarne alcuni tratti. Processi del genere sono stati compiuti da molti autori di successo: Eberron, un’ambientazione della Wizard of the Coast, è ricca di esempi di questo tipo.

Con gli gnomi abbiamo molte opzioni interessanti, ecco un paio di spunti:

  • Gli gnomi sono creature di pura immaginazione e fantasia. Il loro corpo fisico è solo un canale che i loro spiriti utilizzano per interagire con il mondo. Sono, a tutti gli effetti, sogni incarnati. La loro visione della realtà è piuttosto fluida e per un semplice mortale uno gnomo è almeno strambo e bizzarro. Ma siccome vivono nel mondo terreno, gli gnomi devono trovare un modo per evitare di dissolversi come accade nei sogni: per questo utilizzano delle cosiddette ancore, ossessioni e manie che li tengono con i piedi per terra. Così uno gnomo si affaccenda nel collezionare insetti, mentre un altro raccoglie ogni più piccolo segreto e pettegolezzo e un’altro ancora è un melomane che vaga per il mondo deciso ad ascoltare tutte le canzoni e le ballate mai create.
    Rapportarsi con queste creature è molto difficile ma la loro strana visione del mondo, legata all’origine onirica, è in grado di offrire un punto di vista interessante a molti problemi difficili.
  • Tanto tempo fa i giganti dominavano la terra. Oltre ad essere incredibilmente forti possedevano un talento impareggiabile per l’arcano e per la costruzione. Edificarono palazzi dalla bellezza impossibile e crearono le basi per la magia moderna. Ma mano a mano che altre razze popolavano il mondo, i giganti perdevano potere e con esso persero la loro considerevole stazza. Secolo dopo secolo i giganti si rimpicciolirono. Alcuni viaggiarono in terre lontane oltre le stelle.
    Altri preferirono morire in epiche battaglie contro i mortali.
    I pochi che rimasero divennero sempre più piccoli fino a raggiungere la taglia umana e poi divennero ancora più bassi.
    Oggi non sono che un pallido ricordo della potente razza che erano all’alba dei tempi. Vivono sotto le colline serbando i tesori dei loro antenati e beandosi della gloria perduta. Ma anche in queste condizioni sono potenti incantatori e guerrieri orgogliosi: non è consigliabile sottovalutarli.

 

Una nuova sottorazza

Infine, ecco una sottorazza nuova per lo gnomo. La utilizzo nella mia ambientazione fantasy, dove gli gnomi sono selvaggi abitanti della Selva Fatata e non hanno grandi contatti con la “civiltà”. Sono guerrieri estremamente valorosi e cacciatori impareggiabili e la loro piccola taglia è compensata da una grande ferocia.

Incremento di Caratteristica. I l tuo punteggio di Forza aumenta di 1.
Velocità. La tua velocità sul terreno è di 7,5m.
Resistenza Selvaggia. Quando sei ridotto a 0 punti ferita ma non vieni ucciso sul colpo, puoi scegliere di restare con 1 punto ferita. Non puoi riutilizzare questa capacità finché non completi un riposo esteso.
Piccola Furia. Hai vantaggio ai tiri salvezza contro gli effetti di paura. Inoltre non hai svantaggio nell’uso delle armi pesanti nonostante la tua taglia.

 

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