101 personaggi – l’halfling

Continuiamo la rubrica settimanale con l’altra grande razza fantasy: l’halfling.

Ammettiamolo: chi non vorrebbe vivere in una casa hobbit?
Due parole sugli halfling

L’origine degli halfling è chiara come la luce del sole: nascono dagli hobbit di Tolkien, sebbene con il tempo abbiano subito delle alterazioni. Ci sono però alcuni elementi che sono imprescindibili e sono rimasti nell’immaginario comune: la piccola taglia, la capacità di camminare furtivi, l’abilità nel ladrocinio, l’aria giocosa e allegra. Per la verità gli halfling in genere sono ispirati più a Bilbo Baggins e ai quattro hobbit del Signore degli Anelli che alla razza in senso più ampio. Gli hobbit della Contea sarebbero nella media pessimi avventurieri, poco interessati ad una vita di pericoli.

Già gli hobbit di Tolkien erano divisi in varie “etnie” basate sull’aspetto fisico e sullo stile di vita, e nei vari mondi fantasy successivi ad Arda sono comparse molte sottospecie di halfling. Alcune varianti hanno perso alcuni tratti tipicamente hobbit, come i piedi pelosi (e l’abitudine a non indossare scarpe), altre hanno una taglia ancora più ridotta rispetto a quella di Bilbo & Co.

Ma è inevitabile trovare costantemente dei collegamenti tra le creature tolkeniane e quelle che popolano i vari manuali di stampo fantasy: gli hobbit hanno colpito con forza l’immaginario collettivo e sono diventati uno dei tanti simboli del fantasy…nonché uno dei suoi stereotipi più conosciuti.

Come mi ritroverò a dire molte volte in questi articoli, gli stereotipi non sono necessariamente un male da evitare.  A volte sono divertenti, e bisogna tenere a mente che continuano ad esistere perché hanno un fondo di verità che tutti riconosciamo come tale.

Il vero problema con gli stereotipi è che a volte (spesso) i giocatori li ricalcano alla lettera, senza un’interpretazione personale. Ciò porta alla creazione di personaggi scialbi e tutti identici tra loro: un vero peccato, vista la versatilità del genere fantasy!

Per risolvere questo problema (invero più comune tra i neofiti che tra i veterani) esistono due buone soluzioni.

 

Applicare lo stereotipo

La prima è la più semplice, poiché è quella più a portata di mano per i giocatori. Consiste nel seguire lo stereotipo/archetipo modificandolo un po’ per rendere il personaggio più realistico e unico.

Nel caso dell’halfling si può pensare di accentuare o modificare qualche aspetto più tipico per dar vita ad un personaggio unico. Prendiamo ad esempio la tipica furtività della gente bassa. Di solito è qualcosa che si da per scontato, ma vediamo come possiamo elaborarla un po’. Ecco tre esempi:

  • Gli halfling sono creature che vivono nell’ombra della “gente alta”, nascondendosi ai margini della società. Creano le loro case tra le stradine più lontane dal via-vai quotidiano, e vivono recuperano tutto ciò che viene gettato via dagli umani. Molti halfling si dedicano al crimine perché non hanno altro modo per tirare avanti, altri campano di elemosina o facendo i lavori meno apprezzati dai cittadini. La gente di solito li chiama “ratti” e li tratta come tali. Secoli di questo stile di vita hanno plasmato gli halfling rendendoli adatti a scivolare non visti per rubare ciò di cui hanno bisogno. Non c’è nulla di sovrannaturale nella furtività dei “ratti”, anche se la gente spesso mormora di maledizioni e fatture operate da questi piccoli umanoidi.
    Questi halfling sono duri e mancano della tipica allegria normalmente associata alla razza. Vivono emarginati in veri e propri ghetti; gli avventurieri halfling non partono in cerca di gloria ma fuggono da condizioni di vita terribili. Questa versione è particolarmente adatta ad ambientazioni cupe e dalle tinte fosche. 
  • Nella Foresta dei Mille Fiumi è possibile viaggiare per un intera settimana senza toccare mai terra. Oltre ai corsi d’acqua che danno il nome alla regione, gli alberi massicci dai forti rami formano complesse vie aeree. Gli hin (altro nome degli halfling) che vivono nella Foresta sono abilissimi nel muoversi tra le fronde, dove costruiscono anche i loro villaggi. Piuttosto amichevoli con i viaggiatori e aperti verso gli stranieri, conducono una vita tranquilla e pacifica. Considerati però i pericoli della Foresta, ciascun hin impara fin da piccolo a nascondersi e scappare: molti dei predatori più aggressivi non possono inseguire un agile hin che corre sui rami o si nasconde nel cavo di un albero.
    Questi halfling sono simili a scoiattoli che vivono in gruppo: accumulano risorse per l’inverno, abitano sugli alberi, si lanciano agilmente da un ramo all’altro o corrono sui tronchi. Preferiscono una fuga rapida verso un posto sicuro ad uno scontro con potenziali aggressori. 
  • Con il procedere delle ere le razze più antiche sono scomparse, una dopo l’altra. Elfi, nani e orchi si sono estinti a causa delle guerre con gli umani e per la graduale scomparsa della magia. Draghi, unicorni, mostri…tutti morti. Restano solo gli halfling, ultimi rappresentanti di un mondo epico e fantastico ormai relegato ai libri di storia. Si dice che quando l’ultimo della loro specie sarà morto anche la magia lascerà questo mondo. Per questo gli halfling vivono lontani dagli umani, che ormai sono troppo gretti per poter praticare o anche solo capire le arti arcane. Negli ultimi secoli i mezz’uomini sono diventati quasi una leggenda. Solo in casi di estrema necessità questi piccoli uomini tornano tra la “gente alta” per aiutarla, per poi sparire di nuovo.
    In questo caso la furtività degli halfling è un tratto quasi sovrannaturale, correlato al loro legame con la magia. In modo simile agli hobbit descritti nell’omonimo romanzo, possono camminare silenziosamente anche sulle foglie secche, dileguandosi quando non vogliono essere disturbati.

Questi sono solo alcuni esempi, ma spiegano bene il concetto di fondo: abbiamo preso un elemento tipico e lo abbiamo accentuato fino a renderlo centrale ne concetto del personaggio.

 

Ribaltare l’archetipo

La seconda soluzione consiste nel prendere l’halfling e cambiarne alcuni tratti. Processi del genere sono stati compiuti da molti autori di successo: Eberron, un’ambientazione della Wizard of the Coast, è ricca di esempi di questo tipo.

Con gli halfling abbiamo molte opzioni interessanti, ecco un paio di spunti:

  • Nelle terre nordiche dove il ghiaccio non si scioglie mai e i mammut vivono a fianco dei giganti, pochi guerrieri possono competere con gli halfling. Temprati da una vita difficile e da vicini pericolosi, questi piccoli umanoidi hanno stretto un forte legame spirituale con il ghiottone: animali di taglia ridotta che con ferocia e coraggio affrontano e scacciano finanche gli orsi. Vestiti di pelli e cotte di maglia, armati con spade, asce e archi, gli halfling cavalcano lupi addomesticati e calano su viaggiatori e villaggi saccheggiando e muovendo guerre di conquista. I wolverskinne sono i loro guerrieri più temibili: combattono a torso nudo, indossando solo pelli di ghiottone mentre impugnano clave e bastoni.
    Di solito non amo associare una singola razza ad una cultura del nostro mondo, ma in questo caso trasformare gli halfling in vichinghi/barbari in stile sword&sorcery è una mossa di sicuro effetto. Non è nulla di nuovo, ma associare ad una razza piccola un animo violento e battagliero offre un contrasto che molti giocatori non potranno che apprezzare! 
  • Grazie alla loro taglia piccola, alle dita agili e alla mente sveglia gli halfling sono diventati figure di spicco nella corsa allo spazio. Quasi tutti gli equipaggi sono composti interamente da halfling, che pesano poco e possono quindi essere portati in orbita con minor spesa e fatica; ma anche molti astrofisici e ingegneri appartengono a questa razza. E ora che il pianeta più vicino ha la sua prima colonia indipendente, questa è composta esclusivamente da mezz’uomini. Tale è l’influenza degli halfling in questo ambito che in madre patria un piccolo movimento indipendentista hin ha cominciato ad accumulare consensi con una nuova politica: fondare una nazione nello spazio libera da umani, nani ed elfi.
    Se inserite nelle vostre ambientazioni degli elementi scientifici, a volte un po’ di realismo torna utile. Un astronauta halfling è molto più economico di un umano: dopo tutto un mezz’uomo è intelligente esattamente come un gambelunghe, ma è alto e pesante la metà e ha bisogno di meno cibo, aria e acqua per sopravvivere. Questo vantaggio è particolarmente importante nelle prime fasi della conquista dello spazio.

 

Alcuni esempi di personaggio

Infine, ecco alcuni spunti per chi fosse interessato a giocare un halfling un po’ diverso dal solito nella 5a edizione di D&D.

  • Sammyknok è un imbroglione e un impostore, che ha trovato il modo per guadagnarsi da vivere con il minimo indispensabile. Grazie ai poteri che ha ricevuto stringendo un piccolo e insignificante patto con l’arcidiavolo Calcabrina, Sammy è in grado di spacciarsi per un sacerdote benedetto dagli dei. Si è insediato in un piccolo villaggio hin dove è diventato una figura di spicco…ma ora Calcabrina vuole che compia una missione per lui, e insiste affinché continui a tenere in piedi la farsa del sacerdozio. Una finzione che può funzionare in una comunità isolata di contadini, ma come farà Sammy a mantenere il segreto in mezzo ad altri avventurieri?
    Sammyknok è un Halfling Piè Leggero Warlock con Patrono Celestiale e Background Ciarlatano. Con un’astuta scelta di incantesimi e suppliche occulte può davvero apparire ai più come un vero chierico: può utilizzare la magia per curare le ferite, e il suo focus arcano è un ottima riproduzione di un simbolo sacro. Più diventerà forte, però, più visibile sarà l’influenza del suo patrono infernale…
  • Per tre secoli gli halfling di Val Fiorita hanno vissuto in pace, isolati dai veri problemi del mondo. Per tener fede ai dettami della loro dea, Madre Terra, non una singola arma è stata portata, forgiata o usata nelle terre della piccola città. Ma ora gli invasori goblin sono arrivati, e gli halfling devono difendersi. Alvin Silverfork, il sacerdote della comunità, ha preso il comando delle forze militari, composte da uno sparuto gruppo di volontari. Per aggirare il tabù delle armi Alvin ha deciso di insegnare agli hin ad usare strumenti agricoli, oggetti di uso comune e finanche i pugni e i calci.
    Alvin Silverfork è un Halfling Tozzo Monaco della Mano Aperta con Background Accolito. Utilizza la piccola taglia per schizzare agilmente tra i nemici, e anche se i suoi pugni non sono devastanti quanto quelli di un orco o un nano, è in grado di abbattere avversari ben più alti e grossi di lui. 
  • Come il regno di halfling di Halcyon ha ormai il totale controllo del continente, allo stesso modo Re Demetrius ha il totale controllo della sua corte. Qualunque cosa venga detta o scritta viene immediatamente riferita al sovrano dalle sue numerose spie, e i dissidenti di solito vengono eliminati con l’accusa di tradimento e congiura. C’è solo uno spazio che ancora non può essere violato, ed è la mente. Alcuni halfling hanno sviluppato una capacità latente nella loro specie, la telepatia, e grazie ad essa hanno creato una rete clandestina di resistenza. A capo di questa rete c’è proprio Altea, primogenita del monarca. La giovane halfling detesta la tirannia del padre ed è disposta a qualunque cosa pur di abbatterne il regime di terrore.
    La Principessa Altea è un Halfling Ghostwise (preso dallo Sword Coast Adventurer’s Guide) Paladino con Background Nobile. Utilizza la telepatia per coordinare le forze ribelli, mentre mantiene una facciata di rispettabilità come capitano delle guardie reali. Può essere una vera forza della natura contro creature e individui malvagi ed è particolarmente brava a scivolare oltre le guardie del corpo per attaccare incantatori e leader…come suo padre. 

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