101 Personaggi – Il Tiefling, parte 2

Concludiamo il precedente articolo sui tiefling, dedicandoci agli altri immondi presenti nel Manuale dei Mostri e soffermandoci poi sulle creature della nostra mitologia.

Yugoloth

Gli Yugoloth sono mercenari malvagi che abitano il piano oscuro della Gehenna. Secondo alcune leggende furono creati dal signore dei diavoli affinché potessero servirlo come soldati perfettamente obbedienti. Negli eoni trascorsi dall’alba dei tempi sono riusciti a liberarsi da questo giogo e ora sono al servizio del miglior offerente. Sono più rari di altri immondi, ma la loro influenza sui mortali non è per questo meno nefasta.

• Gli Arcanaloth, come si intuisce dal nome, sono incantatori potenti. Un tiefling che discende da uno di questi yugoloth dalla testa di sciacallo sarà probabilmente molto astuto e decisamente propenso a studiare e imparare cose nuove, in particolare segreti con cui ricattare il prossimo. A prima vista potrebbe quasi sembrare un licantropo, o una creatura ferale, ma i suoi occhi brillano di una strana malignità.
• I Mezzoloth compongono la fanteria yugoloth. Sono i loro combattenti più numerosi, ma non sono debole carne da macello: superano in forza molti demoni e diavoli. Un tiefling-mezzoloth ha tratti da insetto, quanto meno una pelle chitinosa e nera e occhi compositi rossastri e minacciosi. Anche se non è in grado di uccidere i propri nemici con il famoso miasma dei mezzoloth, un tiefling di questa ascendenza è probabilmente circondato da una nube maleodorante.
  Anche se è un po’ penalizzante per il tiefling, si può concedere al giocatore di sostituire il fuoco con il veleno nelle resistenze e per i danni delle magie razziali. 
• Letali guardie del corpo e campioni degli yugoloth, i Nycaloth sono simili a gargoyles verdastri e massicci. Piuttosto leali verso i loro padroni, sono tra gli yugoloth che restano più tempo sul piano materiale, e quindi è più facile che riescano ad influenzarne gli abitanti. Un tiefling che discende da un nycaloth ha corna, piccole ali membranose e artigli affilati, oltre che una pellaccia verde e robusta.
• Forse i più bizzarri tra questi immondi, gli Ultroloth sono i generali della Gehenna. Hanno un aspetto peculiare, un volto senza altri tratti oltre agli occhi, e un cranio allungato. Un loro discendente potrebbe essere glabro e avere occhi penetranti, pelle grigiastra e un’aria di astuta malignità che lo rende inquietante.

Miscellanea

Gli immondi non si dividono solo in demoni, diavoli e yugoloth: ci sono anche altri esseri maligni che potrebbero dare vita a dei tiefling.

• Le Megere Notturne vendono e comprano anime, tormentano i sogni dei mortali e cercano di corrompere tutto ciò che è bello e buono. Dotate di grandi poteri arcani e in grado di potenziare la propria magia formando una congrega, sono più che capaci di corrompere un nascituro rendendolo un tiefling. In questo caso il neonato potrebbe avere tratti molto riconoscibili, come pelle blu scuro o nera e corna ritorte, oppure covare un’anima maligna in un corpo splendido.
• Se fino alle scorse edizioni la Succube/Incubus era un tipo di demone, adesso non è più strettamente legata all’Abisso. In ogni caso, visto che si tratta della seduzione personificata, è piuttosto facile che un tiefling nasca con tratti da succube. Sicuramente sarà estremamente bello, con corna piuttosto piccole e pochi tratti che possano identificarlo come immondo. Se volete un tiefling attraente e carismatico, questa è la scelta migliore.
• I Rakshasa sono esseri simili a uomini tigre, con la prodigiosa capacità di reincarnarsi ogni volta che vengono uccisi. Sono ingannatori, illusionisti, signori del male che corrompono ogni cosa. Poiché sono tra gli immondi più legati alla vita terrena è probabile che abbiano una numerosa discendenza tra i mortali. Un tiefling-rakshasa ha un tratto che lo rende facilmente individuabile: le mani girate al contrario, con i palmi verso l’esterno. Potrebbe poi avere occhi da felino, capelli rossicci o una vera e propria pelliccia da tigre.

Mitologia

Il nostro mondo offre un sacco di spunti, spesso più interessanti di quanto non possa fare un’ambientazione fantasy.

• Per le religioni amerinde e in particolare quella azteca le creature del male sono intrinsecamente legate alla morte e alla notte, al fumo, all’oscurità e a certe stelle. Tra gli esseri più temuti ci sono le tzitzimimeh, entità legate alle stelle che predano gli uomini nei giorni nefasti e durante le eclissi (quando cercano di uccidere il sole). Come capita spesso nella religione azteca, le tzitzimimeh sono sia protettrici dell’umanità che pericolosi mostri distruttori. Hanno l’aspetto di donne scheletriche e macchiate di sangue, con collane fatte di mani mozzate e cuori umani. Poiché sono legate alla fertilità femminile possono avere a che fare con la nascita dei tiefling, umani benedetti (o maledetti) dal loro influsso.
  Questi tiefling sono ossuti, sanguinari e intrinsecamente magici, temuti dalla gente comune ma anche rispettati per il loro legame con gli dei e le stelle: quasi di sicuro diventerebbero chierici o druidi.
• In Giappone buddhismo e shintoismo hanno preso alcuni elementi del folklore indiano e li hanno riadattati fino a dare vita agli oni, veri e propri guardiani dell’inferno. Sono piuttosto caratteristici: indossano pelli di tigre, sono rossi o blu, hanno uno o due corna e impugnano tridenti o grosse clave. In genere sono bestiali, ubriaconi, violenti e hanno tutte quelle caratteristiche che associamo più a orchi e ogre che a diavoli e demoni. I loro discendenti hanno di certo un aspetto molto riconoscibile, e potrebbero abitare in zone rurali e selvagge. Dopo tutto una teoria sostiene che gli oni rappresentino una deformazione del popolo degli Ainu, visto come bestiale e incivile dai giapponesi.
• Nell’induismo esistono varie creature malevole,come gli asura e i già citati rakshasa. La religione induista è particolarmente complicata e non divide mai il bene dal male in modo netto, ma gli asura sono spesso associati alla malvagità. In un’ipotetica ambientazione a tema indiano i tiefling potrebbero avere alcune delle tipiche caratteristiche che compaiono nell’iconografia: un gran numero di braccia, zanne animalesche, pelle rossiccia e occhi da predatore. Probabilmente discendono da una razza di creature semidivine, gli asura stessi, che non sono però necessariamente votati al male.
• Una cultura mesopotamica potrebbe dare ai diavoli/demoni quel sentore mediorientale che si sposa bene con certe tematiche. Il famoso diavolo possessore che compare nel film L’esorcista è nientemeno che Pazuzu, un essere malvagio babilonese. Altre entità simili sono Dagon, Moloch e Nergal. Questi demoni sono legati alla natura elementale, al vento e al deserto, al sole che uccide con il suo calore, alla pestilenza e alla fertilità. Anche se portano male e dolore, possono essere tenuti a bada con riti e sacrifici e in tal caso possono addirittura portare dei benefici alla comunità. Un discorso simile si può fare anche con il dio egizio Seth, non sempre necessariamente malvagio. Forse i tiefling sono posti a mediare tra queste capricciose divinità malvagie e i mortali, formando una casta sacerdotale? Uno spunto sicuramente interessante!