101 Personaggi – Il Drow

Continuiamo la rubrica settimanale con una razza ben nota ai giocatori di D&D (e anche a molti altri): il drow.

Due parole sui drow

Anche se molti pensano che i drow siano stati creati nel 1977 per la prima edizione di Dungeons & Dragons, ciò non è del tutto vero. Gary Gygax trasse ispirazione da un gruppo di folletti malevoli del folklore scozzese, i trow (quasi certamente una deformazione del termine troll). A dirla tutta i trow furono solo uno spunto per Gygax, che invece elaborò i drow caratterizzandoli in modo unico e del tutto slegato dalla mitologia scozzese.

Un drow è prima di ogni altra cosa un elfo. In alcune ambientazione è una vera e propria sottorazza elfica, in altre è il risultato di una punizione divina o un disastro magico. In ogni caso i drow hanno molte caratteristiche in comune con gli elfi: longevità, corpi sottili e agili, orecchie a punta, occhi allungati e una certa competenza nell’uso di spada e magia.

Ci sono però differenze sostanziali già nell’aspetto fisico: innanzitutto il colore della pelle, che varia dal nero al grigio scuro passando a volte per il porpora. I capelli sono bianchi, argentei o color osso e gli occhi appaiono quasi sempre rossi. I drow si sono abituati a vivere sottoterra, dove possono vedere abbastanza bene al buio, ma come molte creature notturne detestano la luce del sole. Spesso hanno la capacità sovrannaturale di creare oscurità e luci magiche.

La società drow esiste solo per servire la Regina Ragno, Lolth: una divinità dichiaratamente malvagia preposta ai veleni, ai tradimenti e al dominio sui più deboli. È anche patrona dei ragni, come si deduce dal nome. Proprio a causa della loro sudditanza verso Lolth i drow hanno un forte legame con gli aracnidi, e i ragni sono riveriti in quanto rappresentazioni della dea. Sono creature sacre, ma anche cavalcature o animali da compagnia.

Una delle caratteristiche più tipiche dei drow è la struttura matriarcale della società: come nei ragni, le femmine sono più forti e aggressive e non si fanno scrupoli ad uccidere i maschi. Sono infatti le sacerdotesse di Lolth a governare sulle comunità drow, escludendo i maschi e gli incantatori arcani dai ruoli più importanti.

 

Il più famoso di tutti: Drizzt

Probabilmente i drow sono diventati famosi anche per una serie di romanzi ambientati nei Reami Dimenticati, scritta da R. A. Salvatore. La figura di Drizzt Do’Urden ha aperto la strada ai drow come razza giocabile, visto che in origine questi elfi erano nati per essere esclusivamente degli antagonisti. Ma se dobbiamo a Drizzt il successo dei drow, egli è anche responsabile per la nascita dell’abusato stereotipo del drow buono. Drizzt infatti nasce senza la malvagità comune al resto della sua specie e nel corso delle sue avventure ripudia la propria gente e fugge in superficie. Armato di due scimitarre magiche e accompagnato da una pantera astrale, è la figura su cui innumerevoli giocatori hanno ritagliato i propri alter-ego al tavolo da gioco.

Come mi ritroverò a dire molte volte in questi articoli, gli stereotipi non sono necessariamente un male da evitare.  A volte sono divertenti, e bisogna tenere a mente che continuano ad esistere perché hanno un fondo di verità che tutti riconosciamo come tale.

Il vero problema con gli stereotipi è che a volte (spesso) i giocatori li ricalcano alla lettera, senza un’interpretazione personale. Ciò porta alla creazione di personaggi scialbi e tutti identici tra loro: un vero peccato, vista la versatilità del genere fantasy!

Per risolvere questo problema (invero più comune tra i neofiti che tra i veterani) esistono due buone soluzioni.

Applicare lo stereotipo

Come per nani ed elfi, i drow sono stati caratterizzati dallo stratificarsi di avventure e ambientazioni, che li hanno fossilizzati in un ruolo ben specifico. In questo caso si tratta della controparte malvagia degli elfi, perciò creature che devono rappresentarne l’opposto: crudeli, sotterranei, scuri laddove gli elfi sono di solito pallidi, dediti alla magia divina invece che a quella arcana. Al posto delle spade lunghe usano gli stocchi e i pugnali, e a distanza prediligono le balestre agli archi.

Sono ottimi avversari per avventure di livello medio-alto, considerato il fatto che i drow sono molto pericolosi e di solito combattono in un territorio che gli è favorevole, nel buio più totale. Ma sono anche una razza giocabile, e allora: come inserire facilmente un personaggio drow?

Se vogliamo mantenere i tipici tratti della società drow allora dobbiamo dare al nostro personaggio uno scopo. Evitiamo lo stereotipo del drow che nasce buono e caritatevole in una società malvagia, è un concetto abbastanza sciocco e che ignora completamente l’esistenza del libero arbitrio. Troviamo invece delle ragioni diverse e più coerenti con l’ambientazione. Ecco alcuni esempi:

  • In una società matriarcale (e quella dei drow è tra le più integraliste in questo senso) un maschio ha poche possibilità di successo. Se poi non è portato per la magia arcana, è condannato ad una vita di semi-schiavitù come soldato o guardia del corpo. Non è impossibile pensare ad un drow intraprendente che decide di fuggire dalla propria padrona e raggiungere la superficie in cerca di nuove opportunità.
  • Il Sottosuolo è ricco di risorse e i drow prosperano nelle loro ricche città di pietra, ma alcune cose non si possono trovare che in superficie. Anche se di solito i drow si muovono all’aria aperta solo per saccheggiare e rubare, non deve per forza essere sempre così. Alcuni drow potrebbero essere mandati presso le altre razze come mercanti o ambasciatori.
  • Lo stile di vita dei drow può essere molto duro anche per una donna: dopo tutto il potere è spartito solo tra poche sacerdotesse e molte femmine sono destinate a passare tutta la vita come attendenti. Quando non vengono brutalmente eliminate dagli spietati giochi di potere drow. A volte l’unico modo per sopravvivere è cercare un posto dove poter usare la propria influenza su persone più deboli. Alcune drow potrebbero ritenere preferibile governare un villaggio di superficie piuttosto che servire come ancelle di una Matrona crudele.
  • Lolth è la principale divinità drow, ma in realtà vi è un intero (piccolo) pantheon di divinità legate alla Regina Ragno. E in alcune ambientazioni i drow sono seguaci di culti demoniaci o diabolici. Pur mantenendo un personaggio malvagio è possibile staccarsi dal classico concept della sacerdotessa di Lolth e giocare invece su altre entità maligne, con altri scopi e altri piani per i loro servitori.
Ribaltare l’archetipo

Lo scopo di questi articoli è semplice: aiutare i giocatori a sviluppare i propri personaggi. A volte pensare fuori dagli schemi è la soluzione migliore. In questo caso, perché non rendere unici i drow sviluppandoli come una razza completamente nuova?  Ecco qualche esempio facile facile.

  • I drow popolano il lato notturno del mondo, quella zona fredda e buia dove il sole non sorge mai. Mentre il lato diurno è un inospitale deserto in fiamme (e la maggior parte della popolazione vive nell’eterno crepuscolo), l’emisfero oscuro è molto più vivo di quanto non si possa credere. Per poter sopravvivere in quel luogo gli elfi si sono adattati a vedere al buio, mentre la magia innata della loro specie si è evoluta per favorire brevi esplosioni di luce e oscurità: ottime per sfuggire ai pericoli della notte o per confondere le vittime.
    Normalmente i drow non avrebbero molti contatti con gli altri abitanti del mondo, ma nelle Terre della Notte si trovano molti metalli preziosi: non è raro per gli elfi notturni lavorare come guide…o vivere come banditi depredando gli esploratori!
    Invece che essere abitanti del sottosuolo, i drow vivono in una notte eterna che comporta le medesime sfide: assenza di luce e calore, creature pericolose e difficoltà nel trovare certe risorse. Non per questo però gli “elfi notturni” devono per forza essere malvagi. 
  • Nel mondo di Bahara non esistono terre emerse. Quando millenni fa i mari coprirono ogni cosa i discendenti delle razze di terraferma impiegarono la magia per sopravvivere nel nuovo ambiente, adattandosi ad una vita acquatica. Oggi quasi tutti abitano vicini alla superficie, dove la luce del sole filtra a sufficienza per garantire una buona visibilità e dove il cibo è facile da trovare. Alcuni elfi però si sono spinti nelle profondità più buie e misteriose, dove poche creature usano la vista e mostri spaventosi attendono le loro prede nell’oscurità. Nei fondali senza luce gli elfi si sono adattati a sopravvivere utilizzando flash luminosi e creando macchie d’inchiostro magico per confondere i predatori.
    I drow sono i perfetti abitanti degli abissi marini per un’ambientazione a tema subacqueo. Dopo tutto vivono in un luogo decisamente oscuro e inquietante che non ha nulla da invidiare al Sottosuolo!
  • Nonostante le apparenze i drow non sono veri elfi. Infatti si tratta di una varietà di mimic che, giunta in superficie da qualche secolo, ha imparato ad imitare gli esseri viventi. Con il passare del tempo queste aberrazioni si sono stabilizzate in una forma più o meno definitiva, simile per certi versi agli elfi, ma hanno perso la capacità di cambiare aspetto a volontà.
    Se però appaiono umanoidi alla vista, gli elfi oscuri restano aberrazioni completamente aliene: oltre ad avere una struttura fisica particolare hanno una mente bizzarra e crudele, nonché una dieta puramente carnivora. Invece che formare una società a sé state preferiscono infiltrarsi nelle civiltà elfiche e vivere come parassiti predando gli indifesi. In certi luoghi la presenza di questi mimic ha dato vita a vere e proprie isterie di massa, perché è praticamente impossibile distinguere un elfo vero da una copia: l’unico elemento distintivo è una certa avversione per la luce del sole, che ancora infastidisce questi esseri originari delle profondità della terra.
    Ecco una versione davvero differente dai drow originali. Il loro aspetto esteriore non è diverso da quello di qualsiasi elfo, ma in realtà sono orrori aberranti che imitano gli umanoidi come forma estrema di mimetismo. Una razza del genere è molto indicata per inserire un tono horror alle vostre avventure, nonché quel pizzico di paranoia che tutti i mutaforma si portano appresso. Inoltre permette ai vostri giocatori di interpretare un mostro!
Alcuni esempi di personaggio

Infine, ecco alcuni spunti per chi fosse interessato a giocare un drow un po’ diverso dal solito nella 5a edizione di D&D.

  • Zarae Do’ett è una sacerdotessa di Lolth…o questo è quello che vuole dare ad intendere. In realtà i suoi poteri derivano da tutt’altra fonte: Fraz-Urb’luu, Principe degli Inganni. Con astuzia, magia e una certa dose di fortuna è riuscita a celare il proprio segreto e ritagliarsi un posto nella gerarchia di un grande casato. Sta lentamente erodendo l’influenza delle sacerdotesse più potenti, utilizzando la magia concessa dal suo padrone per creare piccole sette di cultisti, ribelli e sicari: ciascun gruppo è slegato dagli altri e non è riconducibile a lei. Quando verrà il momento giusto queste cellule dissidenti si attiveranno e distruggeranno il culto di Lolth dall’interno.
    Zarae è una Drow Warlock con Patrono Immondo e Background Accolita. Utilizza alcuni incantesimi per ammaliare le vittime, ma in caso di necessità può essere molto pericolosa in corpo a corpo. Potete scegliere per lei il Patto della Lama per renderla più efficiente in mischia, oppure il Patto del Tomo per darle alcuni incantesimi clericali. Ancora, non è una cattiva idea sfruttare il Patto della Catena per un tematico servitore quasit. 
  • “Lord” Xatrag Luelthar è l’ambasciatore drow nel Regno di Tibard da ormai vent’anni. Nell’alta società molti si sono abituati alla sua presenza e alcuni hanno addirittura stretto amicizia con lui. In effetti Xatrag è un individuo piacevole ed è molto abile a mettere gli altri a loro agio: una dote importante per qualsiasi diplomatico, doppiamente utile se si è un odiato drow.
    In teoria è stato mandato in superficie dalla sua Matrona con l’incarico di spiarne gli abitanti e prima o poi riceverà l’ordine di compiere qualche atto di sabotaggio o omicidio ai danni dei suoi ospiti. Ovviamente gli abitanti del regno non sono sciocchi e hanno sospettato di lui fin dall’inizio. Quello che nessuna delle due fazione ha compreso, però, è che Xatrag si è sinceramente affezionato alla sua nuova casa ed è deciso a tradire la propria regina in cambio i protezione e ospitalità.
    Xatrag è un Drow Ladro Assassino con Background Nobile. Ha la Maestria in Ingannare e Persuadere, e potenzialmente è un combattente letale. Non è mai stato davvero malvagio, però, e gli anni in superficie hanno ammorbidito la sua personalità. La sua defezione può essere un ottimo spunto per un’avventura o un’intera campagna, e permette ad un giocatore di utilizzare un drow anche quando questi sono i nemici principali della storia. 

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